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Curiosità

Il tuo gatto ti vuole bene? Ecco alcuni segnali che lo dimostrano

Se vuoi scoprire se il gatto ti vuole bene fai attenzione a questi segnali: dimostrano se il felino si fida di te o se ricambia il tuo affetto.

Abbraccio al gatto (Pixabay 4678112 – Amoreaquattrozampe.it)

Basta osservare i comportamenti del gatto per comprendere se sia ben disposto o meno nei nostri confronti. Per un gatto è fondamentale avere fiducia nei suoi umani di riferimento. È infatti anche per questo motivo che il gatto viene più facilmente considerato come un animale più diffidente rispetto al cane. Ma – in realtà – non le cose sarebbero diversamente. Scopriamo insieme usali sono i segnali che ci aiutano a capire se il gatto si fida di noi e se “ci vuole bene”.

Quali sono i segnali per capire se il tuo gatto ti vuole bene

Il primo segnale – e anche il più noto – è rappresentato dall’attitudine del gatto a fare le fusa. Un gatto avrà sempre bisogno dei suoi spazi, dovrà sentirsi libero in qualunque momento. Se, dunque, non vedrà in noi una minaccia alla sua libertà dimostrerà il desiderio di ricevere le nostre attenzioni e, perché no, anche una dose di coccole anche senza un reale motivo.

Gatto sdraiato (Pixabay ykaiavu – Amoreaquattrozampe.it)

Se le fusa sono un comportamento istintivo che i gatti adottano sin da cuccioli nei confronti della loro mamma, divenendo – col tempo – il primo segnale del loro desiderio di socializzazione anche con gli altri esseri viventi, il gatto può avvicinarsi in modo più esplicito a noi per chiedere la nostra attenzione. In questo frangente il gatto tenderà a strusciarsi contro di noi, mettendo – così – da parte quella che comunemente viene definita la sua introversa natura.

Quando il gatto si struscia contro le nostre gambe desidera confermare – di sua spontanea volontà – la nostra appartenenza alla sua routine quotidiana. Dunque nonostante questo suo comportamento non possa essere ufficialmente tradotto in una dimostrazione d’amore, in realtà il suo desiderio di “unirci” al lui, lasciandoci addosso il suo odore, può esser accostato quantomeno a un gesto che rispecchi una simile intenzione.

Se vuoi saperne di più, leggi il nostro approfondimento sul tema>>> Anche i gatti hanno bisogno del nostro affetto?

Un altro comune modo di dialogare con noi mostrandoci il suo essere “disarmato” in nostra presenza è quello di “impastare” in nostra presenza. Se già conoscete l’espressione “il gatto fai i biscotti” non avrete bisogno di spiegazioni e potrete proseguire con gli ulteriori o atipici gesti di affetto dei gatti.

Se invece è la prima volta che sentire parlare di quest’abitudine dei felini, dovete sapere che si tratta di un comportamento che il gatto adotta sin da quanto è molto piccolo. Se grazie a questo gesto un gattino riesce a ricevere più latte dalla sua mamma, quando diventa adulto continuerà inconsciamente a ripeterlo su di noi o su altri oggetti mostrando il suo sentirsi protetto in nostra compagnia.

Comunicazione e affetto del gatto

Se fiducia e dimostrazione d’amore sono imprescindibilmente legate tra loro per i nostri amici felini, questo vale anche per il legame tra la loro capacità di comunicazione con noi e l’affetto che nutrono nei nostri confronti. Sapevate – ad esempio – che le testate dei gatti rappresentano anche una dimostrazione d’affetto?

Gatto che si sporge (Pixabay JACLOU-DL – Amoreaquattrozampe.it)

Infine un ultimo modo del gatto di comunicare amichevolmente con i suoi umani di riferimento è quello di mostrare la sua parte più vulnerabile. Se il gatto si sdrai a pancia in giù, si rotola a terra, oppure resta a lungo in questa posizione, vuol dire che non ha paura di noi e dunque che “ci vuole bene”.

Giada Ciliberto

Laureata in Lingue, Culture, Letterature e Traduzione e laureanda in Scritture e Produzioni dello Spettacolo e dei Media (cinema) presso "La Sapienza" di Roma. La scrittura rappresenta per me un imprescindibile flusso vitale.  Il mio percorso nella Comunicazione inizia con BEJOUR (Become a journalist in Europe) conclusosi nel 2020, presso il Dipartimento CORIS dell'Università La Sapienza e con la successiva collaborazione con alcune riviste on-line. Tra i miei ulteriori interessi ed esperienze rientrano laboratori di scrittura creativa, di teatro, e altre attività legate alla scrittura per immagini.  Sono dell’idea che le creature del mondo animale sappiano ascoltarci anche quando restiamo in silenzio. In ognuna di loro abita un’anima sensibile, per tal ragione tangibile e meritevole di rispetto. Amo osservare e analizzare ciò che mi circonda, viaggiare senza una meta precisa. Credo nel potere anti-anestetico dell’arte e nell’energia potente e costruttiva che deriva dal lavorare a contatto con la natura e con tutte le persone che non hanno mai smesso di dialogare con il loro bambino interiore. 

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