Fin dalle prime ore dopo il terremoto da tutte le Regioni è stata data la disponibilità delle unità cinofile di protezione civile, vigili del fuoco, soccorso speleologico, polizia di Stato e di vari enti e associazioni pubblici e privati, per dare un contributo ai soccorsi.
Come sempre in questi casi i nostri compagni a 4zampe, “quei cani da macerie”, si rivelano fondamentali per ritrovare persone intrappolate sotto alle macerie. E anche in questa tragedia, grazie ai cani da soccorso sono state salvate decine di vite come a Pescara del Tronto: “La bambina è stata fiutata da un “cane da ricerca della Polizia ed è in buone condizioni”, ha detto il sindaco di Ascoli Piceno, Guido Castelli.
“In questi casi i cani sono fondamentali con il loro fiuto arrivano dove noi non arriviamo. I nostri labrador sono stati bravissimi, noi abbiamo scavato tutti con le mani”, ha ricordato un esperto della protezione civile, spiegando che il numero dei cani è importante per poter dare il cambio e far riposare gli esemplari impegnati nelle ricerche.
“I cani servono per cercare i vivi”, sottolineano i volontari sul campo.
Tra le unità presenti sui luoghi della tragedia, si annoverano sei unità del corpo nazionale soccorso alpino e speleologi operative ad Accumuli ed Amatrice, unità cinofile della Lombardia, della Misericordia di Firenze, della protezione civile della Regione Calabria, anche con cani molecolari. Dieci le unità dalla Regione Abruzzo.
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