Le fusa dei gatti hanno un potere unico sugli esseri umani: i felini sono in grado di donare gioia e di far sentire meglio le persone.
Studi scientifici hanno dimostrato i benefici che gli animali domestici hanno sui loro umani. Accarezzare un animale favorisce un rilascio di endorfine e diminuisce i livelli di cortisolo, abbassando la pressione sanguigna, migliorando l’umore e riducendo lo stress. In un articolo del mensile Le Scienze di recente pubblicazione, ripreso dal Notiziario Sisca Società italiana scienze comportamentali animale, è stato approfondito ad esempio il potere che le fusa hanno sugli esseri umani. I gatti, facendo le fusa, non solo comunicano con i loro simili e con le persone, ma riescono anche ad attenuare il dolore di ferite e fratture nei gatti e ad abbassare la pressione negli umani, riducendo di un terzo il rischio di infarto e di malattie cardiovascolari.
Quando un gatto emette dei suoni sordi e prolungati, simili a quelli di un fuso di un macchinario in funzione (di qui il nome di “fusa”), sta facendo le fusa. Ma quale è il motivo di questo particolare comportamento? Cosa esprimono i quattro zampe con le fusa e, soprattutto, come fanno le fusa a fare stare bene chi le ascolta?
Negli anni sono state moltissime le ricerche che gli etologi hanno svolto sui gatti. Gli studiosi, analizzando i comportamenti dei felini, hanno spiegato come gli animali facciano le fusa per stabilire delle relazioni sociali e per esprimere stati d’animo ed emozioni. Attraverso le fusa i gatti dimostrano affetto o sottomissione e soprattutto sono alla base della comunicazione tra madri e cuccioli. I felini domestici non fanno le fusa solo con gli esseri umani, ma anche tra di loro per comunicare tra simili.
Se vuoi saperne di più sul perché i gatti facciano le fusa tra loro, leggi un nostro approfondimento sul tema >>> I gatti fanno le fusa tra loro: ecco spiegato il motivo di questo comportamento
Le fusa sono dei suoni sordi e prolungati provenienti dalle corde vocali. Queste, quando sono in funzione, già vibrano ma lo fanno a basse frequenze (di 20 o 30 hertz), grazie alla presenza di cuscinetti adiposi in esse incorporate. Secondo quanto riportato dalla rivista “Current Biology”, il fenomeno delle fusa è involontario. Il cervello, infatti, non dà l’input per produrre le fusa, ma “comanda” solo il miagolio e il sibilo facendo premere le corde vocali l’una contro l’altra. Nel caso delle fusa, una volta in vibrazione, le corde le producono senza bisogno di altre stimolazioni cerebrali.
Da sempre gli scienziati si sono interrogati sulla natura delle fusa e sulla capacità di animali piccoli come i gatti di produrre questi suoni così bassi. I suoni bassi (con una frequenza di venti o trenta hertz appunto) richiedono corde vocali lunghe. A rendere possibile le fusa nei felini domestici sono proprio i cuscinetti adiposi che aumentano la densità delle corde vocali, favorendo la vibrazione a bassa frequenza.
Le fusa, in realtà, sono comuni anche in altre specie di animali appartenenti alla famiglia dei Felidi e in particolare alla sottofamiglia dei felini. Tra gatti domestici le fusa possono avere molti più significati. Si manifestano infatti nella comunicazione tra madre e cuccioli, in situazioni piacevoli e di benessere, ma anche in condizioni di stress. Con le fusa i gatti possono esprimere la loro gioia o il loro rilassamento. A volte, però, le fusa sono anche un modo per esprimere il proprio malessere e disagio, o uno sfogo per liberarsi da queste sensazioni.
Le fusa hanno inoltre una funzione quasi di training autogeno: attraverso le vibrazioni, i gatti quando sono feriti attuano una sorta di automedicazione, favorendo la guarigione, aiutando la respirazione e attenuando il dolore.
Attraverso le fusa i gatti favoriscono l’interazione con gli esseri umani. Secondo alcuni studi, queste vibrazioni sarebbero in grado di abbassare la pressione sanguigna, riducendo di un terzo il rischio di infarto e di malattie cardiovascolari. Migliorano inoltre la psiche e favoriscono il benessere delle persone, facendole rilassare. Come è dimostrato da diverse ricerche, i proprietari di gatti riescono a mantenersi più calmi e rilassati in contesti stressanti rispetto alle persone che non ne possiedono uno. Il cuore, in particolare, è il primo organo a ricevere benefici dovuti alla presenza costante di un felino domestico.
Secondo uno studio condotto dai ricercatori dell’Università del Michigan presentato al congresso annuale dell’American Academy of Neurology, la compagnia di cani e gatti può ridurre il declino cognitivo negli anziani. La ricerca ha analizzato nel corso di sei anni le capacità cognitive di oltre mille e trecento anziani, ai quali sono stati somministrati diversi test sull’utilizzo delle parole e sull’abilità numerica. Dagli studi è risultato che i soggetti che vivevano accanto a un quattro zampe riportavano i risultati migliori. Le fusa sono alla base di questi ottimi risultati sul miglioramento psichico, fisico e cognitivo nelle persone. (di Elisabetta Guglielmi)
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