Il più grande cervo mai esistito in Europa: cosa hanno scoperto gli scienziati

Il più grande cervo mai esistito in Europa: cosa hanno scoperto gli scienziati

Gli scienziati hanno scoperto il più grande cervo mai esistito in Europa con delle corna lunghissime, ma ecco tutti i dettagli.

Esemplare di cervo
Cervo (Pixabay-amoreaquattrozampe.it)

Uno degli animali più maestosi ed affascinanti che esistano sul nostro pianeta è di sicuro il cervo. Le sue dimensioni, i suoi colori e le sue grandi corna lo rendono un animale curioso che incute un po’ di timore e di mistero.

Gli scienziati hanno scoperto qualcosa in più sul più grande cervo che è esistito in Europa e che si è estinto migliaia di anni fa. La sua particolarità era quella di avere delle dimensioni fuori da ogni immaginazione e delle corna altrettanto grandi.

Adesso c’è una teoria che va contro quello che si è sempre pensato, quindi, cerchiamo di capire meglio di che esemplare si tratta in particolare e che cosa hanno scoperto gli studiosi.

Il più grande cervo vissuto in Europa: tutti i dettagli

Durante il Pleistocene c’era una creatura di dimensioni mitiche che vagava per Europa e Asia. Era un cervo enorme indicato con il nome scientifico Megaloceros giganteus. Le dimensioni del corpo erano grandissime, ma anche quelle delle sue corna che raggiungevano oltre tre metri e mezzo da un’estremità all’altra.

Esemplare di cervo adulto
Cervo (Pixabay-amoreaquattrozampe.it)

Le straordinarie dimensioni di questo animale hanno sempre incuriosito gli studiosi. Di sicuro, non erano sorpresi delle dimensioni del suo corpo, anche perché ci sono molti altri esempi di antenati molto più grandi rispetto agli esemplari di oggi. Possiamo pensare allo squalo, il famoso Megalodonte.

Se vuoi saperne di più, leggi il nostro approfondimento sul tema >>> Una tranquilla passeggiata serale: le immagini del cervo a spasso per il centro città

L’aspetto che li ha portati, invece, ad interrogarsi a lungo è la grandezza delle corna. Come mai il cervo aveva delle corna tanto grandi? Quale era la loro funzione e la loro utilità per la sopravvivenza?

Fino a questo momento la teoria più accreditata è stata quella di Stephen Jay Gould che ha parlato di allometria positiva. Le dimensioni delle corna dipendono dalla mole del corpo dell’animale. Quindi, tanto più grande è il cervo e tanto più grandi erano le sue corna.

Un nuovo punto di vista

Questo mastodontico esemplare di cervo europeo era presente dall’Irlanda fino alla Siberia e si è estinto circa 8.000 anni fa. Nonostante questo le ricerche su di lui continuano.

Cervo nella foresta
Cervo (Pixabay-amoreaquattrozampe.it)

Ad oggi ci sono altri fattori presi in considerazione per spiegare la dimensione delle sue corna. Anche perché ulteriori approfondimenti hanno dimostrato che la teoria dell’allometria positiva non regge. Le dimensioni delle corna erano molto più grandi di quello che dovevano essere in base ai calcoli di Gould.

Al momento, quindi, si pensa che la teoria più verosimile sia quella legata alla riproduzione e alla sopravvivenza della specie. Corna tanto grandi servivano per intimidire i rivali in amore e per attirare le femmine durante la stagione della riproduzione.

Tuttavia, anche questa ipotesi cigola un po’ dal momento che non si conoscono le abitudini specifiche di questo animale, soprattutto nella stagione degli amori. Essendosi estinto moltissimo tempo fa, è molto difficile arrivare con sicurezza ad una conclusione sul reale motivo delle corna così grandi.

Gestione cookie