Come alcuni animali possano rigenerare parti del corpo perse è quasi un mistero, alcuni di questi li osserviamo ogni giorno
Quando si parla di rigenerazione di alcune parti del corpo uno degli esempi che per primo ci viene in mente è quello della classica lucertola, questo animale ha sviluppato una fenomenale strategia di difesa in grado di regalare un “bonus” qualora fosse attaccata da un predatore. Lasciare indietro una parte del corpo può infatti significare aver salva la vita, ma sono tantissimi gli altri animali in grado di operare questa spettacolare rigenerazione.
I mezzi per far sì che un arto venga rigenerato sono diversi, animali come il tritone axolotl, ad esempio, lo fanno per mezzo dell’utilizzo di cellule totipotenti, mentre nel regno degni artropodi la rigenerazione avviene durante l’ecdisi, ad ogni modo questo meccanismo non può che risultare sempre spettacolare, andiamo a scoprire dunque quali sono gli animali comuni in grado di metterlo in pratica.
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Per quanto siano diverse le specie in grado di rigenerare un arto o comunque una parte del corpo, questa peculiarità resta rara nel regno animale, a mettere in pratica la rigenerazione possono però essere specie ben differenti tra loro. Nel mondo dei vertebrati sono solo alcune specie di pesci e anfibi a poter vantare questa caratteristica e tra questi la capacità del tritone Axolotl è sicuramente la più spettacolare.
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Nel caso del tritone, infatti, la rigenerazione avviene per via di cellule staminali totipotenti, Queste cellule sono in grado di differenziarsi in qualsiasi altro tipo di cellula ed è proprio per queste caratteristiche straordinarie che gli studi su di esse continuano a ritmi forsennato. La rigenerazione è invece molto più comune negli invertebrati, echinodermi come stelle marine ma anche molluschi come i polpi sono in grado di rigenerare un arto perso, così come sono in grado di farlo anche tutti gli artropodi, seppur in questo caso in maniera differente.
Gli artropodi appartengono ad un gruppo chiamato Ecdisozoi, ovvero animali che per crescere hanno bisogno di fare la muta, ed è proprio in questo momento che questi animali sono in grado di ripristinare il loro corpo così com’era, anche se avesse subito diverse mutilazioni.
Tutti questi animali e le loro capacità hanno destato e continuano a destare molto interesse nel campo della medicina rigenerativa, la missione futuristica ma non del tutto impossibile è quella di scoprire modi di utilizzare cellule ancora non differenziate per spingerle a diventare ciò che noi vogliamo, sfruttando questo sistema si potrebbero creare organi umani perfetti o addirittura far ricrescere arti mancanti così come fanno le salamandre.
Senza dubbio tali obiettivi possono sembrare impossibili da raggiungere ma, come abbiamo spesso imparato dalla storia, il confine tra realtà e fantasia spesso non è ampio come immaginiamo e, studiando queste formidabili forme di vita, forse un giorno potremo applicare anche su di noi gli insegnamenti appresi da madre natura.
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