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Curiosità

Il business delle zanne di giaguaro che alimenta il mercato della droga

Il business delle zanne di giaguaro che alimenta il mercato della droga: la terribile pratica purtroppo non ancora scomparsa. 

Il business delle zanne di giaguaro che alimenta il mercato della droga, stop al bracconaggio (Foto Canva – amoreaquattrozampe.it)

Quale è una delle fonti di reddito più diffuse per i gruppi criminali transnazionali? Il commercio di zanne di giaguaro. I dati allarmanti sono stati denunciati dall’associazione ambientalista Earth League International (ELI). Il traffico di felini si posi al quarto posto dopo la droga, il traffico di esseri umani e il commercio di beni contraffatti. Una parte importante di questo business è rappresentato dal mercato dai trofei e dei preparati della medicina tradizionale cinese, che vedono nel giaguaro il felino più minacciato.

Mercato della droga e traffico di animali, il business criminale più redditizio a danno dei giaguari

Con un giro d’affari tra i 7 e i 23 miliardi di dollari all’anno il traffico di animali selvatici sta finanziando il traffico di droga nel mondo. Il giaguaro, specie a rischio, è cacciato per le sue zanne, richieste in Asia come sostituto di quelle di tigre.

Il giaguaro (nome scientifico di Panthera onca secondo la classificazione tassonomica di Linneo del 1758) è il più grande felino del Sudamerica e il terzo per dimensioni e peso del mondo dopo la tigre e il leone. Con una lunghezza (coda esclusa) che può raggiungere i 185 cm e un peso che può toccare i 158 kg, il giaguaro possiede il morso più forte di qualsiasi altro grande felino grazie alle dimensioni della mascella tanto che le sue zanne sono molto simili a quelle della tigre.

Il bracconaggio e l’uccisione dei giaguari (Foto Canva – amoreaquattrozampe.it)

Secondo gli attivisti su oltre 1.945 casi di bracconaggio e traffico di animali selvatici in 18 paesi dell’America Latina avvenuti tra il 2017 e il 2022, ben 188 riguardavano il giaguaro, una specie in via d’estinzione. Secondo le autorità coinvolte nell’operazione Jaguar, nel 2019 sono state identificate 75 persone coinvolte nel traffico di giaguari in Sudamerica, in particolare Bolivia, Perù, Ecuador e Suriname.

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Negli ultimi anni è purtroppo cresciuta la domanda di zanne di giaguaro. Talismani e gioielli realizzati con queste zanne sono parte di un vergognoso e terribile commercio che alimenta il mercato della droga. Gli attivisti dell’Earth League International hanno dichiarato che “Grazie al boom dei progetti infrastrutturali, le comunità asiatiche sono molto più numerose in Sudamerica e il commercio di denti di giaguaro, zampe e teschi è in aumento”.

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Grazie al rafforzamento delle relazioni commerciali tra i paesi del Sudamerica e la Cina per i trafficanti di specie selvatiche è sempre più facile vendere zanne di giaguaro. Il presidente Xi Jinping aveva già annunciato l’investimento di 250 miliardi di dollari per la costruzione di infrastrutture, estrazione di materie prime, minerari e dighe. I soldi che i gruppi criminali guadagnano dal traffico di animali selvatici, giaguari compresi, viene reinvestito in altri interessi criminali.

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Secondo il Global Peace Index (GPI), che ogni anno classifica 163 Stati e territori indipendenti in base al loro livello di pace, 7 degli 11 Stati del Sudamerica hanno registrato un peggioramento delle condizioni. In Ecuador, i gruppi armati trovano da sempre ampio spazio ai margini della Foresta Amazzonica e in altre aree verdi dove organizzarsi. Traffico di animali esotici, attività illegali, riciclaggio di denaro, e il narcotraffico sono diventati tasselli di una delle economie criminali più redditizie in Sudamerica.

La triste realtà del bracconaggio ai danni dei giaguari (Foto Canva – amoreaquattrozampe.it)

Jorge Eduardo Rios, capo per l’America Latina dell’Ufficio Onu contro la droga e il crimine, ha sottolineato che “Il rapporto offre preziose informazioni sul modus operandi delle reti criminali transnazionali transnazionali coinvolte nel traffico di giaguari in Bolivia e su come il commercio illegale di animali selvatici converga con altri crimini come il traffico di droga e riciclaggio di denaro”. Numerosi e in numero crescente sono i crimini contro la fauna selvatica. Non solo i giaguari sono vittime dei bracconieri, ma anche le tigri e gli altri animali esotici. .

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I cacciatori di frodo catturano le tigri per venderne, in un giro d’affari milionario del commercio illegale, pelle, ossa, denti e carne purtroppo richiestissimi in tutto il mondo, dalla medicina tradizionale cinese all’arredamento. Per intrappolarle e ucciderle, i bracconieri posizionano tra le foglie e nel fitto sottobosco dell’Asia milioni di trappole costituite principalmente da lacci di acciaio che imprigionano chiunque vi passi sopra. Le tigri sono infatti una delle specie più minacciate al mondo: si stima che degli oltre centomila individui presenti agli inizi del secolo scorso siano rimasti oggi in natura solo circa quattromila e novecento esemplari liberi. Queste trappole letali rappresentano la causa di morte per il 59% delle tigri uccise ogni anno e per il 73% dei leopardi uccisi: «L’ultimo rapporto TRAFFIC “Snaring of Big Cats in Mainland Asia” pubblicato dal WWF, infatti, stima che in Bangladesh, Cina, India, Malesia, Nepal, Pakistan e Sri Lanka, fra il 2012 e il 2021 le trappole abbiano ucciso almeno 387 grandi felini, fra cui tigri, leopardi, leopardi delle nevi e leoni asiatici».

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Questi animali sono considerati ad alto rischio di estinzione a causa della caccia di frodo, nonché dei cambiamenti climatici. La caccia di frodo, l’uccisione dei rinoceronti e il traffico dei loro corni sono un problema presente da sempre: il bracconaggio di questi animali ha afflitto l’Africa e l’India per decenni, portando a un’estinzione quasi totale della specie. A rischio anche le pantere.

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Il termine “Pantera nera” è il nome comune con cui vengono indicati gli esemplari dal manto nero di alcune specie di felidi. Il genere “Panthera” è in realtà una unità tassonomica che comprende tutte le specie di un particolare gruppo di felidi: in Nord America il termine indica il puma, mentre in America Latina indica il giaguaro. La pantera è un esemplare di giaguaro o di leopardo con una mutazione genetica, una condizione rara definita melanismo dove l’eccesso del pigmento determina un colore più scuro nel mantello, fino al nero. Nella maggior parte dei casi le macchie dei leopardi e dei giaguari possono comunque essere distinte.

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La salvaguardia dei grandi felini a rischio estinzione (Foto Canva – amoreaquattrozampe.it)

Da un lato per alcune specie in pericolo di estinzione soprattutto a causa del bracconaggio e della caccia di frodo sono stati fatti notevoli passi avanti negli ultimi anni (esemplare il caso dei rinoceronti: in India nel 2022 nessun esemplare di questa specie è stato ucciso dai bracconieri per la prima volta in quarantacinque anni).

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Dall’altro lato invece il numero di animali maltrattati e di specie in pericolo di estinzione uccise continua ad aumentare, soprattutto per la caccia di frodo. (di Elisabetta Guglielmi)

Elisabetta Guglielmi

Conseguita a pieni voti la maturità scientifica, ho intrapreso una carriera umanistica. Ho una laurea triennale in Lettere moderne e due lauree magistrali in Filologia moderna e in Editoria e scrittura; ho un master di Editoria, giornalismo e management culturale. Sono appassionata di scrittura, lettura, disegno e viaggi, e naturalmente di natura e animali. Sono giornalista pubblicista.

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