Vi siete mai chiesti se il vostro amato animale acquatico quando lo salutate la mattina vi riconosce davvero? Vediamo insieme se i pesci riconoscono il loro acquariofilo oppure no.
Chi ha un pesce come animale domestico potrebbe avere l’abitudine di salutarlo ogni mattina o parlargli proprio come si fa con un gatto o un cane.
Per questo motivo molto spesso l’essere umano si domanda se il proprio pesce lo riconosce oppure no, magari anche quando gli offre il cibo. A questo quesito risponde la scienza. Vediamo insieme se i pesci riconoscono il loro acquariofilo.
Molte persone credono che i pesci non abbiano la capacità di consolidare i ricordi duraturi. Sebbene non abbiano una grande capacità cerebrale, gli studi hanno scoperto che questi animali acquatici possono rapidamente distinguere nuovi terreni quando l’ambiente circostante nei loro acquari viene cambiato. Tali studi dimostrano che i pesci hanno la capacità mentale di riconoscere oggetti specifici che incontrano quotidianamente.
Insieme allo studio relativo all’ambiente circostante di un pesce, sono stati condotti altri studi riguardanti le capacità di riconoscimento di altre specie. In questi studi, i pesci sono stati in grado di riconoscere altri esemplari attraverso i loro tratti facciali ad ultravioletti. Tali schemi non possono essere visti dall’occhio umano. Queste qualità agiscono essenzialmente come un’etichetta per il pesce, quindi un altro pesce riconoscerà facilmente i suoi coetanei dai loro diversi tratti facciali.
Ma se i pesci sono in grado di memorizzare il loro terreno e le caratteristiche facciali dei loro simili, sono in grado anche di riconoscere i volti dei loro proprietari? Un nuovo studio dichiara che nonostante i pesci presentino un cervello minuscolo, e non grande e complesso come i primati, che riescono a vedere le differenze tra un essere umano e un altro, possono riconoscere anche i volti dei loro umani.
Tutto ciò è stato dimostrato con un esperimento svoltisi su un pesce arciere. È stato scelto quest’ultimo in quanto la sua caratteristica è quella di ”sputare” e colpire gli insetti circostanti con molta precisione. Quindi può indicare una ‘’scelta’’ mentre gli altri esemplari no.
Gli scienziati mostrato al pesce due immagini di volti umani e lo hanno addestrato a sceglierne uno, ovviamente facendolo ‘’sputare’’ sulla foto. Nel momento in cui il pesce colpiva l’immagine che gli scienziati volevano, questi ultimi ricompensavano il pesce con una palla di cibo.
Dopo qualche giorno che il pesce arciere ha identificato il volto del suo umano, i ricercatori hanno posizionato dinnanzi all’animale acquatico l’immagine scelta più altre 44 foto di volti. Il pesce è stato in grado di riconoscere il volto familiare correttamente l’81% delle volte.
Gli scienziati per esseri sicuri della scoperta, hanno deciso di scattare le foto e di farle in bianco e nero e di rendere uniforme la forma della teste delle immagini. Scoprendo così, che il pesce riusciva ad identificare il volto familiare, persino con più precisione, esattamente l’86% delle volte.
Nonostante questa scoperta, non è ancora accertato scientificamente che anche i pesci rossi o altri esemplari, possano riconoscere il loro proprietario. Se vi capita che il vostro amico acquatico si muove continuamente in vostra presenza e vi guarda quando vi avvicinate, magari vi ha davvero riconosciuto!
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M.D.
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