Vi siete mai chiesti se i gatti ci capiscono quando parliamo? Scopriamo insieme se micio recepisce le nostre parole oppure no.
Se da una parte è risaputo che i cani capiscono, anche se poco, la nostra lingua, infatti possiamo usare le parole per comunicare con Fido anche durante l’addestramento.
Dall’altra parte non è noto che i gatti riconoscano il linguaggio umano e il comportamento freddo dei felini non aiuta a farcelo capire.
Tuttavia è stato dimostrato che i gatti comprendono le persone, ma capiscono davvero ciò che gli uomini dicono? Scopriamolo insieme.
È stato dimostrato grazie ad uno specifico studio, che i felini sono capaci di distinguere la voce del proprio umano tra le voci di estranei.
Infatti alcuni ricercatori hanno effettuato una ricerca su 20 gatti domestici.
Questi ultimi venivano messi in una stanza lontani dalla vista dei loro genitori umani e venivano chiamati sia da estranei che dai loro proprietari.
Gli studiosi hanno notato che nel momento in cui i felini venivano chiamati dai proprio umani, non solo giravano la testa e le orecchie verso la provenienza del suono, ma dilatavano anche le pupille degli occhi.
Ciò dimostra che i gatti riconoscevano la voce delle persone familiari, ma che non capivano le parole pronunciate.
Tuttavia alcuni comportamentalisti, dichiarano che ci sono felini che possono sicuramente imparare alcune parole, come per esempio il loro nome.
Ma la maggior parte dei gatti, non si concentra sulla parola dell’essere umano ma bensì sul suo tono di voce.
Infatti i gatti percepiscono una minaccia nel momento in cui gli viene detto qualcosa con un tono forte, qualsiasi parola essa sia.
Mentre possono risultare più affettuosi nel caso in cui gli venga detta una parola con un tono dolce.
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Uno studio ha dimostrato che i gatti nonostante non capiscano ciò che diciamo, cercano attraverso il tono della nostra voce e attraverso le espressioni del nostro viso, di capire ciò che gli vogliamo comunicare.
Ciò è stato dimostrato grazie ad uno studio che ha coinvolto due gruppi di coppie gatti-umano e un ventilatore con i festoni. Quest’ultimo aveva lo scopo di mettere ansia nel micio.
Mentre la metà dei proprietari ha parlato con tono dolce al proprio micio, per comunicargli che il ventilatore non era un oggetto pericoloso per loro, l’altra metà ha comunicato al proprio felino, con un tono più forte, che dovevano avere paura del ventilatore.
In ogni caso i ricercatori hanno notato che la maggior parte dei gatti ha guardato l’espressione visiva dei propri umani per capire se l’oggetto in questione fosse stato un pericolo per loro oppure no.
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In conclusione ci sono gatti che possono facilmente imparare varie parole, come per esempio il loro nome.
Tuttavia grazie ai vari studi, possiamo dichiarare che la maggior parte dei felini per capire le cose non fanno riferimento alle parole dette dall’uomo ma bensì al tono che quest’ultimo utilizza.
Inoltre, secondo altri studi, i gatti oltre ai toni di voce, fanno riferimento anche alle espressioni facciali.
Infatti micio ha imparato con il tempo, ad associare cose positive ad espressioni facciali felici, mentre cose negative a mimiche facciali tristi, come il pianto.
Marianna Durante
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