Le ragioni per cui non bisogna mai cacciare i gechi di casa: questi piccoli animali sono degli alleati incredibili per gli esseri umani.
Non sempre sono le dimensioni a mettere in soggezione chi ha paura di un animale. Un numero molto elevato di persone, infatti, nutre timore nei confronti di piccoli animaletti e di minuscoli insetti. Soprattutto con la primavera e con l’arrivo dell’estate, le probabilità che in casa entrino questi animali aumentano notevolmente. Non tutti gli animali, però, hanno un impatto negativo sulle vite delle persone. Alcuni di essi, come i gechi ad esempio, svolgono un ruolo fondamentale per l’ecosistema che li rende dei vari e propri alleati degli esseri umani. Se si vede un geco in casa, quindi, non lo si deve assolutamente cacciare.
I gechi sono dei piccoli rettili molto diffusi in Italia. Spesso è possibile osservarli sui muri e sul soffitto, mentre riposano silenziosi o attendono il momento opportuno per cacciare le loro prede. Nonostante molte persone possano temerli e volerli allontanare, in realtà questi piccoli animali rivestono un ruolo davvero importante per gli esseri umani.
I gechi (noti con il nome scientifico di Gekkonidae secondo la classificazione tassonomica di Oppel del 1811) appartengono alla famiglia dei rettili e al sottordine dei sauri. La maggior parte dei gechi ha un colore grigio o beige, anche se a volte può essere maculato. Il loro habitat naturale è la zona del Mediterraneo, soprattutto lungo le fasce costiere dove il clima è caldo ma temperato. Questi piccoli rettili sono del tutto innocui per l’essere umano e svolgono un ruolo fondamentale nell’ecosistema. Dal momento che sono insettivori (si nutrono quindi di insetti, ma mangiano anche frutta e nettare), sono degli ottimi alleati per gli esseri umani dal momento che riducono la presenza di mosche, ragni, scarafaggi e zanzare.
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Proprio per la loro alimentazione, è comune trovarli di sera vicino alle luci artificiali, dove trovano abbondanti quantità di insetti. Per cacciare, i gechi rimangono completamente fermi fissando la preda diversi secondi o addirittura per minuti prima di scattare rapidi e catturare gli insetti. Proprio per l’aiuto che danno nel cacciare mosche e zanzare, i gechi non dovrebbero mai essere allontanati quando si trovano in casa.
I gechi hanno una capacità ingegneristica davvero unica: sono in grado di camminare anche a testa in giù rimanendo attaccati al soffitto grazie alle loro zampe speciali. I gechi, attraverso una secrezione adesiva, sono infatti in grado di creare un legame elettrostatico chiamato “forza di Van der Waals“. Ogni polpastrello della zampa di un geco è composto da una complessa gerarchia di strutture note come lamellae, setae, rami e spatulae.
L’area di appoggio totale delle zampe di un geco è molto ridotta. I polpastrelli sono ricoperti da circa tre milioni di setae che producono una forza di adesione che è il risultato della sommatoria delle forze di interazione debole superficiale tra ciascuna spatula e la superficie. Queste strutture permettono ai gechi di aderire al vetro, alle superficie lisce, su sostanze idrofile e idrofobe, ma anche nel vuoto o sott’acqua. Sono in grado di adattarsi a qualsiasi superficie moltiplicando le forze elettrostatiche. Da decenni questo sistema di ventosa proprio dei gechi viene studiato da scienziati e ricercatori. (di Elisabetta Guglielmi)
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