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Curiosità

Hai mai visitato un canile? Ecco perché dovresti farlo almeno una volta nella vita

In quanti hanno visitato un canile almeno una volta nella vita? Ecco perché è importante fare un’esperienza di questo genere.

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Tutte le ragioni per cui bisognerebbe visitare un canile almeno una volta nella vita (Foto Canva – amoreaquattrozampe.it)

Un richiamo irresistibile che invita a fermarsi continuamente, in un viaggio emozionale che potrebbe cambiare la vita propria e di altri esseri viventi. Così possono essere descritte le visite presso i canili. Ma quali sono le ragioni per cui ogni amante degli animali dovrebbe recarsi almeno una volta nella propria vita in un canile? Quanti non hanno mai visitato un rifugio per animali non potranno mai capire quanto è importante per i quattro zampe lì ospitati trovare una famiglia che possa adottarli.

Visitare un canile almeno una volta nella vita: un’esperienza capace di cambiare l’esistenza propria e di altri esseri viventi

Negli ultimi anni sono cambiate le modalità con cui gli animali vengono abbandonati. I proprietari telefonano, scrivono, si informano per accettarsi che la cessione del cane sia possibile. E così, queste persone si “liberano” di un problema, come fanno quando restituiscono un qualsiasi altro oggetto acquistato. Da qui deriva un appello alla cittadinanza perché si impegni in adozioni consapevoli, adozioni che possono essere facilitate tramite il nuovo database del Corriere della Sera.

Se vuoi saperne di più, leggi un nostro approfondimento sul tema >>> Nasce la prima piattaforma italiana per adottare cani e gatti: ecco come funziona

Visitare un canile è un’esperienza che coinvolge tutti e i cinque sensi. Appena si scende dall’auto, ci si trova immersi in una realtà completamente diversa, fatta di suoni, odori e sguardi. Un concerto di ululati e di abbaiare dei cani ospitati, che racconta storie di speranza e desiderio di affetto. Bastano pochi minuti perché il visitatore si abitua e si inizia a percepire la vita che pulsa in ogni angolo del canile. Passeggiando tra le gabbie, non si può non rimanere emozionati di fronte a sguardi imploranti e code scodinzolanti,

Adottare i cani dei canili è la scelta più giusta da prendere (Foto Canva – amoreaquattrozampe.it)

Ogni cane si comporterà in modo diversi. Alla vista di ospiti umani, alcuni quattro zampe salteranno felici, altri allungheranno la zampa tra le sbarre speranzosi di ricevere coccole e attenzioni, altri spaventati si nasconderanno intimoriti. I visitatori non dovrebbero tralasciare nessuno di questi poveri animali, che meritano abbracci speciali per restituire loro la speranza perduta.

Se vuoi saperne di più, leggi un nostro approfondimento sul tema >>> Tutti hanno diritto a un’identità: l’iniziativa del rifugio per far adottare i cani

Ogni incontro è un’opportunità per cambiare la vita di un animale e, in molti casi, anche la propria. Un viaggio in un canile permetterà di comprendere l’importanza di sostenere i canili e i volontari che dedicano il loro tempo e le loro energie per prendersi cura di questi animali. Ogni visita è un passo verso la sensibilizzazione e l’adozione.

La tristezza dei quattro zampe abbandonati in canile (Foto Canva – amoreaquattrozampe.it)

Non mancano le iniziative dei rifugi per far conoscere i quattro zampe ai possibili futuri pet mate. I volontari del canile Enpa di Pistoia, ad esempio, sono stati di recente protagonisti di un servizio fotografico per promuovere nuovi giochi. Gli ospiti canini hanno mostrato tutta la loro gioia e il loro bisogno di affetto, in video emozionanti e commoventi.

Se vuoi saperne di più, leggi un nostro approfondimento sul tema >>> «Portami via con te»: la campagna di sensibilizzazione per adottare i cani

L’Ente Nazionale Protezione Animali ha dichiarato che nel 2023 sono stati abbandonati o ceduti in media 384 animali domestici al giorno. Per fare fronte dell’aumento del numero di animali randagi, anche su base legislativa sono state introdotte diverse leggi. La normativa di riferimento in materia di animali di affezione e prevenzione del randagismo è la Legge quadro n. 281 del 1991. Secondo la legge, l’iscrizione in Anagrafe canina regionale o in quella nazionale non determina l’acquisizione della proprietà del cane registrato. L’iscrizione è solo un adempimento di natura amministrativa, obbligatorio in tutta Italia per i cani.

I cani abbandonati trascorrono l’intera vita dietro alle sbarre di un canile (Foto Canva – amoreaquattrozampe.it)

Per far fronte ai sempre più diffusi abbandoni di cani e gatti e al conseguente aumento di ospiti nei rifugi e di randagi in strada, le associazioni animaliste stanno promuovendo campagne per sensibilizzare l’opinione pubblica. Il randagismo sta diventando infatti un fenomeno sempre più diffuso in tutta Italia.

Se vuoi saperne di più, leggi un nostro approfondimento sul tema >>> Non lasciarli: in tantissime piazze italiane manifestazioni contro gli abbandoni

Dopo un decennio in cui la situazione sembrava stesse migliorando, negli ultimi anni è stato registrato un notevole incremento di cani randagi, tanto che secondo alcune stime il numero degli animali che vivono in strada ammonterebbe in media a circa seicento mila esemplari, secondo i dati ricavati dai rapporti sul randagismo stilati dalle associazioni animaliste come la Lega anti vivisezione (LAV) e dall’ENPA. E proprio queste associazioni consigliano di dedicare qualche ora della propria vita a visitare un canile. Solo in questo modo si prenderà contezza con i propri occhi della situazione dei cani abbandonati, nella speranza che qualcuno tra i visitatori possa decidere di regalare un futuro pieno di affetto a uno degli ospiti dei rifugi. (di Elisabetta Guglielmi)

Elisabetta Guglielmi

Conseguita a pieni voti la maturità scientifica, ho intrapreso una carriera umanistica, laureandomi in Lettere moderne e poi in Filologia moderna; ho un master di Editoria, giornalismo e management culturale. Sono appassionata di scrittura, lettura, disegno e viaggi, e naturalmente di natura e animali.

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Elisabetta Guglielmi

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