Ha effetto anche su Fido! Con questo incredibile metodo potrai trasformare il comportamento del tuo pet domestico, tutto in positivo. Scopriamo, insieme, di cosa si tratta e come usarlo.
Nella psicologia canina, sono sempre nuovi i metodi da utilizzare per modificare in meglio il comportamento del proprio animale. Esiste, infatti, una tecnica importante che ha effetto anche su Fido, chiamata controcondizionamento. Leggiamo, nello specifico, che cos’è e come va usato.
Si tratta di una tecnica che va a lavorare sul comportamento del nostro cane, trasformando quelle che sono le reazioni negative in positive, a causa degli stimoli esterni. Approfondiamo qui di seguito.
Ci sono comportamenti del tuo bau che non apprezzi e che tolleri con fatica? Allora puoi iniziare a tranquillizzarti, perché devi sapere che puoi mettere in atto un metodo che ha il potere di invertire una reazione negativa di Fido in una positiva.
Trasformare il comportamento del cane, eliminando una paura o una eccessiva reazione a qualunque cosa che turba la sua vita quotidiana è possibile, grazie alla tecnica conosciuta come controcondizionamento. Ma cosa significa questo termine?
Parliamo di un condizionamento del comportamento inadatto nel cane. Si intende dire il condizionamento di una risposta ad uno stimolo esterno, ovvero l’associazione dello stimolo alla reazione positiva.
Per esempio, se il cane ringhia alle persone o diventa aggressivo ogni volta che incrocia sui suoi passi altri cani, bisogna imparare a lavorare per associare quello stimolo ad una reazione positiva. É una tecnica semplice, immediata e che dura nel tempo, che può trasformare il tuo peloso in una creatura più serena e pacifica.
Quando Fido si comporta male e assume atteggiamenti inappropriati nei confronti del padrone o di altri cani, ciò è conseguenza di uno stato emotivo negativo che lo condiziona. Perciò, non bisogna affrontare il fatto in sé che si verifica, ma lavorare sulla causa del problema comportamentale.
Quello che bau manifesta in reazioni dannose e, a volte, pericolose per sé e per gli altri intorno, sono il segnale che c’è un problema in lui, un disagio su cui si deve indagare e che va eliminato.
In cosa consiste, allora, il controcondizionamento del cane? Si prende una paura o un’ansia presente nel pet che è la causa della sua reazione negativa e la si modifica in una reazione positiva. Vediamo come procedere più avanti.
Ideale sarebbe iniziare a usare il metodo del controcondizionamento con l’aiuto di un professionista, in modo tale da raggiungere obiettivi reali e nel giusto tempo. Continuiamo la lettura dell’articolo.
Per ogni cagnolino è essenziale associare a qualsivoglia oggetto, persona o contesto una reazione positiva, qualcosa di buono che resta a lui come ricordo di una bella esperienza vissuto. Famoso è l’esempio del guinzaglio: quando Fido sente il rumore del guinzaglio nella mano del padrone, deve essere contento perché l’associa alla sua passeggiata quotidiana.
Se il cane rifiuta il guinzaglio e non vuole camminare significa che per lui si tratta di qualcosa di negativo e forzato da affrontare ogni giorno. Invece, se si tratta di dare il pasto giornaliero a bau e lui si fionda sulla ciotola poco prima dell’orario stabilito, significa che sa che è l’ora di mangiare e ne è ben contento.
Il fattore sensibilità, poi, è molto importante da considerare nel proprio amico peloso. Alcune razze canine sono più paurose e timorose di altre e possono vivere in uno stato perenne di ansia, che può comportare in futuro dei problemi di salute.
Per poter intervenire nella vita del pet, dunque, occorre monitorare il suo comportamento e capire a fondo il motivo reale di un suo specifico comportamento. Per questo, la presenza di un veterinario esperto è necessaria, al fine di risolvere in meglio e fare in modo di eliminare la paura alla radice.
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