Non si placano le polemiche su Green Hill, l’azienda-lager di Montichiari (Brescia) che “produceva” beagle per la vivisezione, che è stata poi “liberata” dall’attivismo degli animalisti. Nella foto che vi proponiamo c’è uno dei dipendenti che posa con fare provocatorio, sorriso a tutta bocca e il dito medio alzato. Nelle sue mani c’è un beagle appena ucciso e con il cervello bene in vista, a vantarsi della barbarie che ha appena perpetrato. Il cagnolino ha ancora il cordone ombelicale, il che vuol dire che era appena nato. La fotografia è stata diffusa dalla Lega Anti Vivisezione proprio per sensibilizzare l’opinione pubblica su quello che accadeva in quel posto infernale, per fortuna chiuso già diversi anni fa. L’obiettivo è quello di chiedere pene più severe per i responsabili dei maltrattamenti e delle uccisioni a sangue freddo dei cuccioli per la sperimentazione. Dopo immagini così crude siamo sicuri che più di una persona si passerà una mano sulla coscienza e che forse ci sarà finalmente un po’ di giustizia, con il processo ai responsabili delle barbarie che prende il via il prossimo 23 febbraio.