Molti artisti si sono cimentati nella difesa degli animali, tra muralisti, fotografi e noti street artisti, si è venuto a creare un front con il quale accendere i riflettori sulla difesa di queste creature che popolano il nostro pianeta, minacciate continuamente da numerosi pericoli provocati dall’uomo.
Tra le specie a rischio estinzione, vi sono anche quelle che subiscono i cambiamenti climatici, non a caso, recentemente uno studio ha dimostrato che molti animali stanno immigrando al nord e molti animali costretti a vivere in degli habitat sempre più ristretti a causa dell’estensione delle città.
Tra i vari fattori che incidono sulla loro sopravvivenza, l’inquinamento è forze l’arma più letale: da quello ambientale, a quello dei mari e della plastica.
Scenari apocalittici e catastrofisti che sono purtroppo più reali che mai e all’ordine del giorno. La natura incontaminata con la presenza umana si trasforma in una discarica en plein air con la quale viene tolta la dignità agli esseri viventi. Chi non ha mai visto una volpe con il muso incastrato in un vaso di vetro oppure cinghiali e animai selvatici che rovistano nei bidoni della spazzatura come i derelitti e gli emarginati, banchettando nella sporcizia?
Una dignità calpestata che, a differenza di chi lamenta l’assenza del servizio degli operatori ecologici, mette in primo piano il degrado della società di cui sono vittime gli animali che cercano solo di sopravvivere e che abbiamo condannato a priori a vivere in mezzo ai nostri scarti, derivati da una società del consumo di massa, irresponsabile e inconsapevole.
Una premessa con la quale introdurre l’opera dello street artista portoghese Bordalo II che, per denunciare le ripercussioni dell’inquinamento, ha riutilizzato gli scarti per realizzare animali giganti, ricordandoci la grandezza e la bellezza della natura e degli esseri viventi che popolano il nostro pianeta, portando l’attenzione alla loro difesa e tutela.
Ecco un piccolo assaggio delle opere monumentali create da Bordalo II
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