Se vediamo che il gatto è violento con altri felini, non dobbiamo allarmarci subito. Vediamo di capire, nell’articolo, in che modo il felino sviluppa la sua aggressività e come è possibile controllarlo in una simile situazione.
Il gatto, tra gli animali domestici, è forse quello che più ama stare da solo. Crepuscolare e libero, ama i suoi spazi e i suoi ritmi ribelli. Il micio, possiamo dirlo, sa essere anche molto affettuoso quando desidera un po’ di compagnia del suo padrone umano. Quando si tratta di stare a contatto con altri mici, però, può scattare qualcosa in lui che ci fa domandare perché il gatto è violento con altri felini? Vediamo di capirne i motivi.
Il gatto, per sua natura, non è molto socievole e non è abituato a vivere in un gruppo. Per l’animale, essere avvicinato a uno o più gatti può significare un trauma. Vediamo cosa accade in lui e come si comporta a seconda dell’evento in cui si trova.
Trovare un gatto a cui piace condividere il suo padrone o il proprio territorio è abbastanza raro. Quando due o più gatti si ritrovano a convivere nello stesso ambiente e condividere l’amico umano, lo scontro è inevitabile e la tranquillità è perduta. Miagolii, graffi e sguardi cattivi potrebbero non cessare mai. Vediamo meglio come si manifesta il comportamento violento del felino? Ecco quali sono i casi che scatenano questo suo lato oscuro.
Un altro gatto che varca il territorio è il motivo principale che rende un felino violento. Quando l’armonia di un gatto (e della sua probabile famigliola) viene minacciata dalla presenza di un simile, si attiva in lui quella che viene, appunto, chiamata “aggressività territoriale”, nient’altro che l’istinto di protezione per il suo territorio. Sta all’uomo intervenire per placare la tensione, evitando di calmarlo con premi e ricompense.
Un gatto maschio in calore può esprimere la sua aggressività, nei confronti di un simile, per conquistare la femmina. In un caso come questo, si può fare poco perché è uno ‘scontro’ necessario, la sterilizzazione è l’unica soluzione. Può essere violento anche il gatto femmina, perché incinta o per proteggere i suoi piccoli. Anche in questo caso, contro l’istinto materno di un animale si perde in partenza.
Nel caso di una gatta mamma, il padrone uomo può cercare di proteggere il più possibile la felina e i suoi cuccioli da qualsiasi situazione di pericolo, per assicurarle la serenità dei primi mesi dopo il concepimento.
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L’istinto alla caccia del gatto, tratto naturale, può portarlo ad essere aggressivo con gli altri. Per quanto riguarda due gatti conviventi, ci sono motivi anche banali; può succedere, infatti, che se uno dei gatti viene lavato e perde il suo odore, l’altro non lo riconoscerà e questo sarà motivo di attacco e scontro tra i due.
Ancora, una causa di cui tenere conto è lo stress sia da movimento che da trasloco, che può rendere il gatto aggressivo e violento, nel bisogno di sfogare questo disagio. Un’altra causa possibile di violenza tra felini è il dolore fisico di uno dei due dovuto a una malattia.
L’aggressione del gatto nei confronti di altri felini si manifesta su due livelli: lieve e grave. Ogni livello prevede comportamenti diversi. Vediamo meglio nell’articolo.
Aggressione lieve: Si verifica quando il gatto miagola e graffia, di solito questo suo ‘avvertimento’ non porta a ferite particolarmente gravi nell’altro. Anche qui, l’intervento del suo padrone è importante e scontato. Proviamo a distrarre entrambi i gatti con giochi o altri stimoli che piacciono, senza chiuderli in uno spazio chiuso. Se il problema comportamentale nel gatto persiste, si consiglia una cura di feromoni per riportare l’equilibrio.
Aggressione grave: Questo tipo di aggressione si ha quando uno dei gatti domina molto sull’altro, che ha un carattere probabilmente passivo. Ad esempio, se il gatto morde e dà calci per ferire l’altro. L’intervento umano, in questo caso, è un dovere!
Per proteggerli entrambi, la separazione è obbligatoria, magari tramite recinsione per riavvicinarli poco a poco, col tempo e quando si saranno calmati. Per qualsiasi dubbio su eventuali farmaci da somministrare, è sempre consigliabile consultare il veterinario, anche in casi di ansia grave.
Ilaria G
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