Il gatto soffia al bambino, un comportamento molto pericoloso nei confronti del nostro piccolo di casa. Vediamo quali sono i motivi che spingono il felino a farlo e come possiamo impedire che si verifichino episodi preoccupanti come questo.
Il gatto è un animale, a volte, enigmatico ed è una delle caratteristiche per cui lo amiamo tanto. Il felino è anche un animale domestico che piace a tutta la famiglia; chi ha bambini in casa sa quanto adorino stuzzicarlo e giocare con lui in nelle attività di svago più bizzarre e divertenti. Al micio basta poco per stare bene con noi e con i nostri piccoli, sa adattarsi e non annoiarsi mai. Ma ci sono dei suoi comportamenti abbastanza pericolosi a cui bisogna stare attenti, quando lo lasciamo giocare con il nostro bambino. Oggi, ad esempio, vediamo perché il gatto soffia al bambino, scopriamo che cosa significa il suo gesto.
Un atteggiamento felino considerato molto pericoloso è quello di soffiare al bambino. Ma come mai il nostro peloso tende a fare così con il piccolo? Vediamo di scoprire le ragioni del gesto e come poterlo controllare.
Il gatto, così come gli altri animali da compagnia, usa il corpo e i suoi movimenti per comunicare con noi: per dirci che ha fame, che non sta bene e anche se ha paura di qualcosa. In effetti, il micio utilizza la pratica di soffiare quando avverte una minaccia intorno a lui. Ma cosa significa quando il felino “soffia”? Quando il gatto soffia emette un suono che somiglia molto a quello di un serpente. Se il peloso pensa di essere in pericolo o se fiuta l’arrivo di una minaccia, l’animale si innervosisce subito, spalanca la sua bocca ed emette quel suono. Possiamo interpretarlo come una sua richiesta di aiuto.
La particolarità di questa pratica è che il felino può soffiare in qualsiasi situazione e verso chiunque: quando viene infastidito, se è particolarmente nervoso, se viene distratto da quello che stava facendo, il peloso può iniziare a soffiare contro persone, oggetti e, purtroppo, anche contro il bambino. Questo suo gesto istintivo, però, non deve subito allarmarci per la sicurezza dei nostri piccoli in casa. Si può convivere con un micio tranquillamente, anche in presenza di un bambino. Soltanto, è necessario capire perché l’animale lo fa contro di lui e prendere le giuste precauzioni.
La sicurezza e la protezione di un bambino piccolo, in presenza di un animale domestico, devono essere alla base di una sana e tranquilla convivenza in una famiglia così allargata. In particolar modo, se ci capita di assistere a questo atteggiamento da parte del felino. Il gatto, essendo una creatura anche complessa e sempre attenta a ciò che lo circonda, può spaventarsi facilmente, anche per delle sciocchezze: urla improvvise, movimenti sospetti, atteggiamenti che non comprende, anche da parte di amici umani che conosce e con cui vive tutti i giorni, anche se si tratta della sua famiglia.
Sappiamo bene che un bambino ha dei modi naturali e non ragionati di esprimersi, camminando e muovendosi in maniera anche incosciente, gridando senza motivo, buttandosi a terra all’improvviso. Tutti questi atteggiamenti istintivi del bambino possono causare confusione e paura nel nostro peloso che, interpretando come una situazione di pericolo per lui, reagirà al caos soffiando al bambino. Il felino è un animale fortemente legato alle sue abitudini, raramente apprezza essere toccato se non lo desidera ed essere disturbato se si sente un solitario. Il gatto graffia e attacca se sente la minaccia.
Trattandosi di un rapporto delicato tra gatto e bambino, bisogna conoscere quelle semplici regole per una buona convivenza tra le due creature. Al bambino, soprattutto, deve essere insegnato fin da subito a rispettare lo spazio e le abitudini del suo amico peloso. Vediamo, insieme, quali sono i consigli utili per evitare brutte situazioni tra il felino e il piccolo di casa.
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Una buona e tranquilla convivenza tra micio e il bambino va costruita nel tempo ma fin da subito, seguendo delle semplici regole di comportamento e con l’aiuto del piccolo di casa. Ecco qual è il modo migliore per evitare che il gatto soffi al nostro bambino.
É molto importante creare sin dall’arrivo in casa del gatto (o del bambino) una situazione ideale di armonia e rispetto per entrambi. Anche se il bambino è molto piccolo, gli si può mostrare, ad esempio, come avvicinarsi all’animale di casa, come e dove non accarezzare il gatto, sempre con la massima delicatezza, soprattutto se si tratta delle prime volte. Il bambino deve imparare a capire che non si tratta di un giocattolo da strapazzare e disturbare ogni volta che vuole ma che è un componente della sua famiglia, con cui può comunicare solo attraverso i gesti e che deve rispettare ogni giorno.
Il gioco è uno strumento utilissimo per insegnare questo concetto al bambino: tramite un semplice peluche, possiamo educare il piccolo a trattare bene e con dolcezza il suo micio, dopo. Il piccolo di casa imparerà, col tempo, che il gatto è una creatura dotata di caratteristiche proprie e di esigenze come le sue, come mangiare, bere, dormire e giocare. Lo stesso discorso vale per il nostro peloso. Il felino, animale amante della propria indipendenza e dei suoi momenti di solitudine, dovrà abituarsi piano piano alla presenza impegnativa e ingombrante di un bambino.
L’ingenuo e incontrollabile entusiasmo di quell’età è un motivo valido per cui il gatto soffia al bambino, ragion per cui la presenza di un genitore o, comunque, di una figura adulta durante i loro incontri è fondamentale e obbligatoria. Se durante il loro avvicinamento, il gatto gioca in modo aggressivo con il piccolo o graffia il bambino, l’adulto potrà immediatamente intervenire e fermare il micio, facendogli capire che il suo comportamento aggressivo è sbagliato e che non deve verificarsi più contro un membro della famiglia.
Una strategia comoda per rendere l’incontro tra gatto e bambino piacevole e divertente, è quella di offrire un croccantino o un bocconcino premio per l’animale e fare sì che venga aiutato dal suo piccolo amico nella ricerca divertente per ottenerlo. Ci sono tanti giochi per gatti fatti in casa da poter proporre per farli diventare amici. In questo modo, il gatto non vorrà soffiare al bambino, instaurerà una fiducia verso di lui e si abituerà presto alla sua presenza amica.
Ilaria G
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