Come si chiama il gatto di Shrek? Il suo nome originale è Puss in Boots, in italiano Gatto con gli stivali o semplicemente Gatto. Scopriamo qualcosa in più su questo personaggio.
Shrek è una serie cinematografica d’animazione prodotta dalla DreamWorks Animation. Consiste in quattro lungometraggi; Shrek (2001), Shrek 2 (2004), Shrek terzo (2007) e Shrek e vissero felici e contenti (2010), due speciali televisivi; lo speciale televisivo natalizio Shrekkati per le feste (2007) e lo speciale televisivo di Halloween Shrekkato da morire (2010) e uno spin-off intitolato Il gatto con gli stivali (2011). Shrek ha avuto anche un adattamento musicale a Broadway nel 2008 e un cortometraggio in 4D, Shrek 3-D, che originariamente era in un parco a tema (2003).
A partire da Shrek 2 nella storia arriva un felino davvero particolare, Gatto! Il suo personaggio è ispirato all’omonimo personaggio della celebre favola.
Chris Miller regista statunitense noto per aver diretto Shrek terzo e Il gatto con gli stivali ha definito e Puss in Boots “un gatto ferocemente leale e onorevole e un personaggio divertente, piccolo, tascabile“.
Lo sceneggiatore Douglas Langdale ha detto che il gatto è un “personaggio con cui chiunque può identificarsi e questo lo rende eccezionale“, Antonio Banderas invece ha descritto Gatto come “un po’ misterioso, dolce che sa come rendere gelose le persone e può essere manipolatore solo con i suoi occhi“.
Di che razza è il gatto di Shrek? Si tratta di un gatto soriano ma antropomorfo nonostante questo però continua a mantenere alcune caratteristiche tipiche dei felini come vomitare palle di pelo o leccarsi il pelo per pulirsi.
Vediamo invece chi ha prestato la voce al gatto di Shrek. La voce originale è di Antonio Banderas, i miagolii sono di Frank Welker, nei videogiochi invece è doppiato da Roger Craig Smith e André Sogliuzzo, nella serie tv da Eric Bauza.
Le voci italiane: Massimo Rossi (Shrek 2, Shrekkato da morire), Antonio Banderas (Shrek terzo, Shrek e vissero felici e contenti e Il gatto con gli stivali), Andrea Lavagnino (Le avventure del gatto con gli stivali).
Per l’aspetto gli ideatori all’inizio aveva tratto ispirazione dalla figura di D’Artagnan, moschettiere francese, poi si sono ispirati a Zorro (tra l’altro interpretato proprio di Banderas in La maschera di Zorro e The Legend of Zorro). Infatti il Gatto con gli stivali esordisce in Shrek 2 marchiando con una P un tronco con una spada ; quella “P” sta per Puss, il nome inglese del personaggio. Questa altro non è che la parodia della “Z” di Zorro.
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Parla con un accento spagnolo, ha un suo senso dell’onore e non uccide mai senza un valido motivo, nonostante la sua piccola statura è uno spadaccino molto abile e fa gli occhi dolci per supplicare qualcuno o per far abbassare la guardia ai nemici infatti molti lo ricordano per i suoi occhioni.
Nel lungometraggio a lui dedicato “Il gatto con gli stivali” uscito in Italia nel 2011 si scopre che questo micio è un orfanello ritrovato da una signora e portato in orfanotrofio. Nel cortometraggio Il gatto con gli stivali: I Tre Diablos del 2012, ambientato poco dopo il film, si scopre che Gatto è diventato il padre adottivo di tre gattini: Perla, Gonzalo e Don Timoteo Montenegro (in originale: Sir Timothy Montengro The Third) spesso chiamato Timmy.
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