Un gatto di razza Scottish Fold diventa protagonista di un film di spionaggio: la decisione suscita la preoccupazione dei veterinari e degli animalisti.
Sono numerose le persone interessate al benessere degli animali e impegnate affinché i diritti di questi ultimi vengano rispettati in ogni momento della loro vita. Quando negli spettacoli televisivi o nelle occasioni pubbliche ciò non accade, spesso si creano polemiche. Proprio questo è stato il motivo che ha portato centinaia di persone, attente alla salute degli animali, a esprimere il loro dissenso nei confronti di un film da poco uscito nelle sale cinematografiche: Argylle.
Le reazioni di animalisti e veterinari alla scelta di utilizzare in un film un felino di razza Scottish Fold
La protagonista del film di spionaggio Argylle – La super spia, ha un gatto di razza Scottish Fold, di nome Alfie. La scelta di utilizzare questa razza felina ha suscitato, però, le reazioni degli animalisti e dei veterinari.
Un vasto numero di associazioni del Regno Unito impegnate nella difesa degli animali hanno mostrato il proprio disappunto verso tale scelta. In particolare Cats Protection, International Cat Care, People’s Dispensary for Sick Animals (PDSA). Battersea, Woodgreen, Blue Cross, Royal Society for the Prevention of Cruelty to Animals (RSPCA), Animal Beahavior and Training Council (ABTC), Governing Council of the Cat Fancy (GCCF), la British Small Animal Vterinary Association (BSAVA) e la Pet Industry Federation (PIF) si sono mostrate preoccupate riguardo alla possibilità che un maggior numero di persone scelga di acquistare gatti di razza Scottish Fold.
I gatti di razza Scottish Fold soffrono di dolorose malattie degenerative delle articolazioni, con conseguenze gravi sulla loro salute fisica. Come ha dichiarato la veterinaria di Cats Protection, Alison Richard, «l’impatto dell’impiego di questa razza felina in un film di Hollywood non può essere sottovalutato».
Gli esemplari di questa razza felina, il cui nome fa riferimento alle origini e alle caratteristiche fisiche (“Scottish” indica la provenienza scozzese e “Fold” significa “piegato” in riferimento alla forma delle orecchie), sono affetti da una patologia chiamata osteocondrodisplasia. L‘osteocondrodisplasia è la causa di dolori più o meno acuti, oltre che di possibili malformazioni articolari e ossee, tra cui la caratteristica piega delle orecchie del micio che sono proprio frutto di una mutazione genetica naturale. Questi gatti sono colpiti dall’artrite, tanto che vengono studiati per comprendere il gene responsabile dell’artrite nell’essere umano.
Per il loro carattere dolce e per il loro bellissimo aspetto, questi gatti sono molto amati dalle persone e sono già numerosi gli influencer che sui social network mostrano questi esemplari. I veterinari e gli animalisti hanno manifestato la loro preoccupazione riguardo al fatto che il film Argylle possa ulteriormente incrementare l’acquisto di questi gatti.
Se vuoi saperne di più su questa razza di gatti, leggi un nostro approfondimento sul tema >>> Scottish Fold: cuccioli, prezzo, carattere, alimentazione, salute, curiosità
Nel trailer del film Argylle viene mostrato di gatto Alfie mentre viaggia in uno zaino a forma di missile con un oblò. Nella sequenza del trailer, il quattro zampe viene poi afferrato per la collottola e gettato da un edificio. Nonostante per girare le scene sia stata utilizzata l’animazione digitale, le associazioni di animalisti temono che molti spettatori possano lasciarsi influenzare dal film e ritenere che far viaggiare un animale in uno zaino o afferrarlo dalla collottola sia accettabile o divertente.
La responsabile del settore benessere mentale e comportamento del gatto dell’Internal Cat Center, Sarah Ellis, ha evidenziato a tal proposito che «sollevare un gatto per la collottola è una forma di contenzione inaccettabile che può causare disagio, paura e persino dolore». La dottoressa ha poi ricordato come gli zaini non siano «un mezzo di trasporto adatto ai gatti. Senza ventilazione sufficiente, possono causare difficoltà a controllare la temperatura corporea e disagio dei movimenti, esponendolo al rischio di sofferenza psicologica e fisica». Si può sperare che gli spettatori si rendano conto che i comportamenti degli attori del film non siano rispettosi dei diritti degli animali. Soprattutto è auspicabile poi che le campagne di educazione da parte delle associazioni di animalisti abbiano il loro effetto e che non si moltiplichino i proprietari di gatti di razza Scottish Fold. (di Elisabetta Guglielmi)