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Curiosità

Il micio non sa se entrare o uscire: rapporto tra gatto e porte chiuse

Il micio sembra non decidersi mai se entrare o uscire da una porta? Si tratta di un comportamento comune: ma qual è la relazione tra gatto e porte chiuse?

Il micio non sa se entrare o uscire: rapporto tra gatto e porte chiuse (Foto Flickr)

Un gatto e una porta chiusa: si sa già dove andrà a finire. Un miagolio continuo per farcela aprire, e quando lo facciamo il gatto passa dall’altro lato della porta. Solo per riprendere a miagolare, dopo pochissimo, per voler tornare dall’altra parte della porta. Ma perché lo fa? Questo comportamento si basa sul rapporto tra gatto e porte chiuse: un rapporto ormai diventato quasi un’icona della vita di noi umani con i mici. Quindi, cerchiamo di capire cosa c’è dietro, quali sono le cause che portano il nostro gatto a comportarsi così, e come intervenire per ridurre il problema.

Rapporto tra gatto e porte chiuse: le origini

Gatto e porte chiuse: il micio vuole entrare o uscire? (Foto Flickr)

Quando si tratta di gatti, qual è la prima immagine che ci viene in mente? Magari, dei gatti sdraiati al sole, sui tetti degli edifici alti o fuori un balcone, o dei bellissimi mici che si lavano leccandosi pigramente, o infine dei gatti che amano fornire amore ai loro padroni. O ancora meglio: un gatto che sembra non stancarsi mai di lamentarsi davanti a una porta chiusa, per passare dall’altro lato e fare la stessa cosa anche lì.

Non è possibile che non sia successo a ogni persona che ha avuto un gatto (o ha avuto a che fare con uno di questi pelosetti). Il micio continua ad andare avanti e indietro, e ad uscire dalla porta e rientrare, come se non avesse in realtà una destinazione definita. E se non l’abbiamo ancora notato, dobbiamo fare molta attenzione per capire la psicologia del nostro gatto.

I gatti non ricordano se entrare o uscire?

Il gatto ha scarsa memoria e si distrae facilmente. (Foto Adobe Stock)

I motivi per cui abbiamo questo comportamento tra gatto e porte chiuse, possono essere vari. A seconda del carattere, della storia e del nostro rapporto con il micio, possiamo cercare di individuare le cause scatenanti del miagolio continuo del nostro amichetto a quattro zampe davanti a una porta chiusa.

Prima di tutto, questo fenomeno potrebbe essere correlato alla memoria del gatto. Pensiamo alla nostra memoria: gli umani sono le creature più evolute, e noi possiamo ricordare fatti anche risalenti a molti anni prima di adesso. I cani, ad esempio, hanno una memoria molto più a breve termine: Fido può ricordare dove si trovava un minuto fa. Non è molto, no?

I gatti invece, in questa specie di classifica degli smemorati, sono ai posti più alti: un gatto può dimenticare dove ha deciso di andare in soli 30 secondi. E con questo a mente, immaginiamo una situazione in cui il nostro gatto sta andando a fare i suoi bisognini, ma nota qualcosa che lo distrae per almeno 30 secondi. Subito dopo, avrà dimenticato la sua destinazione e non saprà più se entrare o uscire. Ecco il motivo della sua apparente confusione.

Altre cause: il senso di proprietà, il controllo, la compagnia

Il gatto vuole che apriamo una porta chiusa: perchè? (Foto Unsplash)

Oltre ai motivi legati alla memoria del micio, ci possono essere possibili problemi relativi alla proprietà. Succede a volte che il gatto, in pochissimo tempo, entra ed esce improvvisamente, e più volte. Può sembrare legato ancora al suo non riuscire a prendere una decisione chiara, ma in realtà potrebbe non essere esattamente così.

Una delle ragioni è che non vuole che il suo padrone chiuda quella porta. Per un micio, infatti, l’area che c’è dietro a quella porta può essere il suo territorio, e vuole che venga aperta per essere in grado di pattugliare, sorvegliare, cacciare in qualsiasi momento proprio nel suo territorio.

Il gatto è un predatore, un cacciatore, quindi dove cacciare è fondamentale per il suo istinto. E ovviamente, chiudere una porta significa bloccare l’accesso a una parte di quel territorio. Il gatto farà di tutto per difendere il suo territorio e mostrare che è di sua proprietà. 

Ci sono comunque altri possibili motivi. Ad esempio, controllare il nostro valore come parte della sua famiglia. Se il gatto ci chiede insistentemente di aprire una porta, e una volta che lo facciamo, non esce o esce per pochi minuti e rientra, non necessariamente sta scegliendo se entrare o uscire senza riuscire a prendere una decisione chiara. Vuole solo controllarci: sa verificando se quando ci chiede di fare una cosa, noi la facciamo.

Un’ultima possibile ragione, può essere che c’è un motivo legato alla compagnia. Il gatto esce e poi rientra, miagola alla porta, o continua ad entrare e uscire dalla porta in modo rapido. Questo, perché sta cercando un amico, un compagno con cui passare il tempo: noi umani, o magari il cane, o anche entrambi!

Alcuni padroni di gatti sostengono addirittura che il motivo per cui un gatto subito dopo essere uscito vuole rientrare in casa (e viceversa), è perché non gli piace l’aria. Si trova in un ambiente, passa in un altro e qualcosa nell’aria non lo convince: un odore, la temperatura, il vento. A quel punto, meglio tornare dove eravamo prima, no?

Le soluzioni pratiche

Basta perdere tempo! Apri la porta! (Foto Pixabay)

Uno dei modi per ridurre lo stress che un gatto prova davanti a una porta chiusa, e farlo rimanere calmo quando chiudiamo una porta, è rendere parte della sua routine questo “aprire e chiudere”, piuttosto che farlo quando ce lo chiede. Questo farà capire che non c’è bisogno di preoccuparsi quando vede una porta chiusa: quando dovrà essere aperta, il suo padrone lo farà.

Ad esempio, prima dei pasti del mattino e della sera, apriamo la porta così che possa giocare a cacciare (il suo istinto entrerà subito nel vivo), e sarà soddisfatto, rientrando a mangiare, lavarsi e dormire. Possiamo anche distrarlo quando non vogliamo che esca, giocando con lui/lei. Come sempre, dopo ci sarà il momento di mangiare, lavarsi e dormire.

Da queste brevi spiegazioni si può capire che il rapporto tra gatto e porte aperte è molto confuso. Il nostro micio più che altro sembra avere le idee poco chiare, ma non dobbiamo ignorarlo. Cerchiamo di capire cosa vuole comunicarci, e interessiamoci a lui/lei (facendogli notare che ci teniamo) così che apprezzi la nostra compagnia e si senta amato/a.

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F. B.

Fabrizio B

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