Insegniamo al nostro gatto a nuotare
Per molte persone, un gatto che ama l’acqua è semplicemente inconcepibile. Complice anche l’immaginario di film, cartoni animati e fumetti, questo animale viene visto come se fosse totalmente terrorizzato dall’acqua. Ma non è sempre così.
Certo, per molti gatti la proposta di un bagno è qualcosa da rifiutare seccamente, ma non tutti i felini sono uguali, e potremmo anche pensare di insegnare al nostro gatto a nuotare. Non tanto per tentare di farlo nuotare in piscina con noi (probabilmente lo vedrebbe comunque come qualcosa di poco interessante), ma per la sua sicurezza in caso cadesse in acqua, magari scivolando.
Per farlo, dobbiamo introdurre il gatto all’elemento dell’acqua, rispettando i suoi tempi. Presentiamolo all’acqua con tanta calma, cercando di tenerlo saldamente all’inizio e lasciando lentamente la presa (ma sempre senza mai lasciarlo del tutto), man mano che vediamo che si abitua a stare in piscina. Alla fine, sarà semplicemente qualcosa di istintivo che prenderà il sopravvento.
Certo, il fatto che sia in acqua non significa che inizierà a nuotare da solo. Dobbiamo restare vicino a lui/lei, rassicurarlo e far sì che capisca che siamo presenti e li teniamo al sicuro proteggendoli dall’acqua. Questo renderà l’esperienza più facile (sia per il gatto che per noi).
Sarà importante che non lasciamo mai il gatto solo in acqua: anche quando sarà totalmente a suo agio nel nuotare, dobbiamo sempre essere in piscina con lui/lei per evitare ogni tipo di problema.
Rischi dell’annegamento e dei prodotti chimici
Una volta che il nostro gatto è sicuro di sé e si sente a suo agio a stare in piscina, possiamo sentirci più tranquilli finché continuiamo a sorvegliarlo. Ma non basta, perché ci sono comunque dei pericoli che possono essere in agguato e che dobbiamo conoscere.
Innanzitutto, una volta che esce dall’acqua è fondamentale asciugare per bene le sue orecchie. Proprio come in noi umani quando nuotiamo e non asciughiamo bene le nostre orecchie, i batteri possono crescere facilmente e causare infezioni anche gravi all’orecchio. Per evitarlo, teniamo pronto un asciugamano per il nostro gatto nuotatore.
Se invece il nostro gatto cade in piscina e resta sotto la superficie dell’acqua per un po’ di tempo, potrebbe essere un problema anche se lo traiamo in salvo velocemente. I gatti infatti, possono sperimentare il semiannegamento (una sorta di asfissia), fino anche a 24 ore dopo essere stati in acqua.
Alcuni sintomi che possiamo notare sono salivazione rossa e schiumosa, suono gorgogliante che proviene dal petto, gengive blu. Se abbiamo un sospetto che il nostro micio stia sperimentando il semiannegamento o se sta annegando, dobbiamo portarlo immediatamente dal veterinario per verificare che non ci sia acqua nei polmoni, o questi organi potrebbero anche collassare.
Oltre a questi problemi, anche le sostanze chimiche contenute nei prodotti per la pulizia e la manutenzione delle piscine possono essere dannose per il nostro gatto. E anche se molte sostanze non saranno pericolose solo a causa di un breve tuffo, è l’esposizione prolungata ad essere più pericolosa.
Sostanze come il cloro, infatti, a lungo andare possono irritare la pelle del nostro micio. Se invece dovesse bere l’acqua della piscina, potrebbero essere velenose e fargli male dall’interno. Assicuriamoci quindi di avere sempre una ciotola di acqua fresca e pulita a bordo piscina, così che possa bere quella senza problemi. Anche una piccola fontanella montata nella zona piscina sarebbe un’ottima idea.
Potrebbe interessarti anche: Consigli per l’estate con il gatto: pensiamo alla sua sicurezza e felicità
Dispositivi di allarme
In commercio ci sono molti tipi di allarmi per piscine, che possono avvisarci se il nostro amico a quattro zampe cade in acqua. Potremmo pensare di investire in uno di questi sistemi per passare un’estate più tranquilla con il nostro gatto.
Molti funzionano sulla base del movimento della superficie. Vengono montati vicino a lato della piscina, e suonano quando qualcosa disturba l’acqua, creando delle onde. Sono pensati per i bambini, ma alcuni sono abbastanza sensibili da poter essere usati anche per gli animali domestici.
Un’opzione ancora più interessante potrebbe essere un allarme da agganciare al suo collare, che possa rilevare il contatto con l’acqua e quindi avvisarci suonando. Se il nostro gatto trova il modo di scappare spesso, magari perché è particolarmente furbo, potrebbe essere la soluzione migliore: magari scappando cade in acqua, e l’allarme appena bagnato sarà in gradi di avvisarci suonando.
F. B.