Anche il gatto piange lacrime, un comportamento che può sembrare strano agli occhi del suo padrone, abituato a sentirlo miagolare di giorno e di notte. Ma esistono dei motivi per cui il felino lo fa e cosa fare, quindi, se capita anche a noi? Vediamo di scoprirlo insieme!
Il gatto, uno dei nostri più affezionati amici domestici, è conosciuto per essere un animale forte e indipendente, a volte aggressivo. In realtà, anche il felino ha il suo lato dolce e le sue fragilità e può anche piangere per tanti motivi, non solo quando è cucciolo. Vediamo, qui, di capire perché il gatto piange lacrime, cosa sente e come bisogna agire in tale situazione.
Perché piange il felino: le situazioni tipiche
Le situazioni e i motivi per cui il gatto può piangere, da quando è cucciolo all’età anziana. Può trattarsi di una malattia, di un malessere generale o di una richiesta di aiuto per il padrone. Vediamo di saperne di più!
Sono tanti i motivi per cui il nostro micio può piangere, ma come piange un gatto? In realtà, il pianto del felino è un miagolio prolungato e leggero, una specie di lamento costante. Quando il miagolio è ad un volume più alto, però, significa che il gatto si trova in un particolare stato d’animo, come paura o rabbia e, se si parla di una femmina, questa è probabilmente in calore. Vediamo quali sono i motivi per cui un gatto può piangere.
Uno dei motivi ovvi per cui il nostro pelosetto può piangere è perché è un cucciolo, ad esempio. La separazione dalla mamma o l’allontanamento dagli altri gattini non sono facili e il tutto avviene in maniera veloce. In questo caso, bisogna avere molta pazienza con lui per la sua mancanza, essere molto presenti e coccolarlo sempre, in un ambiente il più accogliente possibile.
Se il gatto è anziano e stanco, invece, è probabile che inizi a soffrire di insonnia, a sentirsi più sofferente soprattutto di notte, momento in cui avverte di più l’ansia e i lamenti sulla sua condizione di vita diventano più frequenti. É sempre buono consultare il veterinario per andare più a fondo nella sua sofferenza. Per non farlo sentire solo di notte, si può lasciare accesa una piccola lucina o la tv a basso volume per compagnia.
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Altri motivi curiosi per cui il micio piange
Uno degli episodi più comuni è il pianto del gatto sulla porta. A tutti sarà capitato almeno una volta di vederlo lì mentre fissa disperato il suo padrone. Questo succede quando si instaura un forte legame tra il felino e il suo umano. La lontananza fisica è una cosa che lui proprio non riesce a sopportare. Aiutarlo a distrarsi, in questo caso, è fondamentale. Senza annoiarsi, riuscirà ad abituarsi alla lontananza del padrone.
Non dimentichiamo quei motivi ‘naturali’ per cui piange è perché il gatto ha fame. Il primo segnale della sua necessità di nutrirsi è proprio il pianto. Ancora, il freddo o il desiderio di attenzioni. Il suo piangere per un dolore o un fastidio, non solo durante la notte, associato ad altri sintomi, come inappetenza o atteggiamenti strani, può significare la presenza di una malattia. In questo caso, bisogna immediatamente sentirsi con il medico.
Il pelosetto, inoltre, non sopporta muoversi e gli spostamenti lunghi. I movimenti nel trasportino gli provocano un pianto di disagio, anche se trasportato a mano. Per aiutarlo, proviamo a inserirci un cuscino, per comunicargli che anche quella è “casa sua”.
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Quando il gatto piange lacrime: cosa significa?
Le lacrime nel gatto sono un evento abbastanza raro, considerando che il felino non lacrima durante il pianto. Come interpretarle, quindi? Sono legate alle emozioni oppure no? Scopriamolo insieme.
Come detto sopra, il gatto non emette lacrime. Quando prova delle emozioni, felicità o tristezza che sia, il felino lo manifesta con il miagolio di cui abbiamo parlato. Cosa succede, allora, quando ci capita di vedere chiaramente delle lacrime uscirgli dagli occhi lucidi? La risposta è questa: si tratta di un problema al sistema oculare o di una patologia che produce la lacrimazione come sintomo.
Potrebbe trattarsi sia di una semplice irritazione o di una reazione allergica a polveri o corpi estranei nell’occhio. Se l’occhio del micio non è arrossato e le lacrime sono chiare, può trattarsi di polvere entrata nel bulbo oculare. Se vi è un eccesso di lacrime, invece, il dotto lacrimale è ostruito (epifora). Il felino può avere infezioni o irritazione del pelo. In presenza di lacrime colorate e dense, il gatto ha un’infezione in corso e necessiterà delle cure immediate del suo veterinario.
É importante sapere che, in tutti e tre i casi, la lacrimazione del gatto non va mai sottovalutata e non bisogna mai risolvere con metodi casalinghi improvvisati. Si consiglia sempre di rivolgersi al proprio veterinario per qualsiasi consiglio e per le cure migliori.
Ilaria G