Come si chiama il gatto di Nichijou? Il suo nome è Sakamoto. Scopriamo qualcosa in più su di lui e sul manga noto con il titolo internazionale My Ordinary Life.
Nichijou, noto con il titolo internazionale My Ordinary Life, è un manga comico uscito a partire dal dicembre 2006 sulla rivista Shōnen Ace. Un adattamento animato è stato prodotto e trasmesso in Giappone fra aprile e settembre 2011.
Il manga racconta le vicende di un gruppo di studentesse di un istituto superiore giapponese. Queste vivono situazioni assolutamente normali legate alla loro età (come lo studio e la preoccupazione di un compito in classe) e situazioni assurde, al limite del reale, come la presenza di una ragazza robot, un ragazzo che arriva a scuola cavalcando una capra o il preside dell’Istituto che fa wrestling con un cervo.
Chi è Sakamoto, il gatto di Nichijou
Le protagoniste del manga sono quattro ragazze (Mai, Yuko, Nano e Mio), il professore (Hakase), una bambina prodigio di otto anni, un gatto e vari insegnati.
Ma concentriamoci sul gatto. Sakamoto è un gatto nero di mezza età che è stato trovato da Nano e Hakase, preferisce essere chiamato “Sakamoto-san” per sottolineare la sua autorità ed era il gatto della professoressa Nakamura che lo avevo chiamato Taisho.
Il gatto, scappato a causa delle cattive capacità di Nakamura di possedere un animale domestico, fu trovato per strada da Hakase e presto adottato da Hakase e Nano. Ma perché Hakase scelse proprio quel nome per il gatto? Il motivo è semplice e buffo; sulla scatola in cui era stato trovato c’era un’etichetta che riportava appunto “Sakamoto“.
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Fisicamente Sakamoto è un gatto nero, ha l’iride degli occhi stretta e verticale e indossa sempre una sciarpa rossa annodata al collo. Questa è stata creata dal professore e con questa è in grado di esprimersi nel linguaggio umano. Il gatto tenta di comportarsi da adulto e di essere responsabile, ma spesso prevalgono le sue attitudini feline come giocare con giocattoli o piccoli oggetti. Sakamoto cerca in tutti i modi di nasconderlo a Hakase e Nano per non essere visto come immaturo.
Nano, a differenza di Hakase, si prende cura del gatto nero; gli dà da mangiare e lo chiama “Sakamoto-san” rispettandolo come un anziano.
Yuuko è consapevole della capacità di parlare di Sakamoto, ma rimane meravigliata e stupita del fatto che possa parlare da solo.