All’improvviso il tuo gatto si piega tutto e fa la gobba? C’è una spiegazione a questo suo atteggiamento, che non è sempre negativo.
Il gatto ci ha da sempre abituati a strani atteggiamenti da parte sua, eppure non sempre siamo in grado di interpretarli e, alle volte, può capitare di dare loro un significato sbagliato. Infatti quello di fare la gobba è un atteggiamento tipico del nostro micio, ma da sempre questa posizione è accompagnata da un significato minaccioso e pauroso, tanto da essere utilizzato spesso nelle immagini di Halloween. Vediamo quali sono le spiegazioni di quando un gatto fa la gobba e perché non è sempre da temere.
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Purtroppo a volte gli stereotipi ci condizionano i pensieri, e anche quelli sui nostri amati animali domestici non fanno eccezione. Il gatto che curva la schiena e rizza il pelo, gonfiandolo, è la tipica immagine del gatto cattivo di Halloween che sta per attaccare la sua preda. Ma quante volte le cose non sono quello che sembrano? Spesso il fatto di far parte dello scenario tipico della festa delle streghe ha reso il micio un animale minaccioso, cattivo e spietato nei confronti della povera vittima che capita sotto le sue unghie. Invece non è così, poiché ci sono altri motivi per cui un gatto fa così.
Se ci è capitato di vedere il nostro gatto fin da cucciolo fare la curva con la schiena, potrebbe risultarci molto difficile che lo stia facendo per minacciare o per mettere paura. Il più delle volte, soprattutto in tenera età, il micio lo fa per gioco, per scherzo, soprattutto se saltella contemporaneamente al fare la gobba.
Da adulto il significato di questo atteggiamento potrebbe essere diverso, perché il gatto che rizza il pelo e curva il suo corpo creando una gobba con la schiena potrebbe essere solo intimorito, o comunque a disagio.
Altro motivo che spinge un gatto ad assumere questa posizione è per ‘stiracchiarsi’ meglio dopo un sonnellino o un riposino (Leggi qui: Il gatto si stira spesso: cosa significa questo suo comportamento e come interpretarlo). Infatti sappiamo che il micio ha una schiena (e in generale un corpo) molto flessibile. Di certo dopo aver riposato avrà bisogno di qualche esercizio per rimettersi in sesto.
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Se però non siamo convinti che il gatto abbia intenzioni pacifiche, dovremmo valutare il suo atteggiamento nel complesso. Infatti il corpo del gatto ‘parla’ e può dirci molto di più di quanto la prima impressione possa farci capire.
Se oltre alla gobba e al pelo gonfio (coda compresa) ha anche le orecchie abbassate, e fa anche qualche verso ‘minaccioso’ come ad esempio il soffio (Leggi qui: Perché il gatto soffia? Ecco le varie cause e cosa fare a riguardo), allora forse sta davvero per attaccare.
Se pensiamo che questa posizione non preannunci nulla di buono, facciamo in modo da calmarlo, da stargli accanto e da fargli capire che può rasserenarsi. Infatti magari accarezzandolo e parlandogli in tono dolce e pacato, il gatto capirà che non c’è nulla da temere e soprattutto nulla da ‘combattere’.
Se però vediamo che le ‘buone’ maniere non bastano, dobbiamo intervenire in maniera più decisa. Infatti questo suo atteggiamento potrebbe anche avere conseguenze spiacevoli, come un attacco al padrone ad esempio, quindi bisogna fargli capire con severità che non deve farlo. Non si deve mai usare la violenza! Basterà un fermo: ‘No!’, magari prendendolo per la collottola (Leggi qui: Prendere il gatto per la collottola: sì o no? La parola agli esperti).
Francesca Ciardiello
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