Come si chiamava il gatto di Dickens? In realtà lo scrittore ha avuto diversi gatti; i più famosi sono William e Bob, ma in casa c’erano altri felini, alcuni dalle storie davvero particolari.
Hemingway, T.S. Eliot, William S. Burroughs, William Butler Yeats, Patricia Highsmith, Raymond Chandler, Charles Bukowski e Charles Dickens, ma anche gli italiani Francesco Petrarca e Elsa Morante. Cosa hanno in comune questi grandi scrittori del passato? Ve lo sveliamo subito: l’amore per i gatti.
Charles John Huffam Dickens è stato uno scrittore, giornalista e reporter di viaggio britannico famoso per i suoi romanzi sociali Oliver Twist, David Copperfield, Tempi difficili, Grandi speranze, Canto di Natale.
Quello che forse molti non conoscono è l’amore incondizionato dello scrittore dell’età vittoriana per i felini: ne ha avuti davvero tanti. Scopriamo le loro storie.
Come anticipato Dickens aveva deciso di chiamare uno dei suoi gatti William in onore di Shakespeare.
Quando in casa arrivo una cucciolata di gattini lo scrittore notò che tra loro c’era anche una femmina e decise di chiamarla Wilhelmina.
Nel 1826 il famoso scrittore inglese era così triste per la morte del suo gatto preferito, Bob, che usò la zampa per decorare un tagliacarte d’avorio e su questo fece incidere l’iscrizione “C.D., in memoria di Bob, 1862” per tenere il suo vecchio amico sempre vicino a sé. Potete vedere il tagliacarte nella foto qui sopra.
Ma gli aneddoti legati ai gatti e allo scrittore gattofilo Dickens non finiscono qui. Eleanor Poe Barlow nel suo libro “The Master’s Cat” racconta che di tutti i micetti di casa Dickens uno era diventato amico inseparabile del grande scrittore soprattutto nel suo ultimo anno di vita. Tutti lo chiamavano Master’s Cat (Gatto del Padrone) ed era un gatto dispettoso.
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Aveva l’abitudine di saltare sulla scrivania di Dickens e di spegnere con le zampette la candela che lo scritture utilizzava per leggere. Per questo l’amico umano era costretto a chiuderlo fuori dal suo studio altrimenti non avrebbe potuto lavorare.
Nessuna informazione invece è arrivata a noi sulla razza dei gatti dello scrittore.
Tra le tante frasi dedicate ai gatti, una è diventata celebre e icona dell’amore che Charles Dickens aveva per i felini. “Quale regalo più grande dell’amore di un gatto?“… beh, come dargli torto!?
Lo scrittore aveva anche un cane di nome Turk che morì tragicamente in un incidente ferroviario.
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