La gatta ha partorito dei meravigliosi gattini, ma come possiamo accudirli appena nati? Una pratica guida per i primi giorni di vita.
Niente panico: madre natura ha già pensato a tutto. Mamma gatta sa esattamente come prendersi cura dei suoi piccoli nel migliore dei modi. Il nostro compito? Verificare la salute della micia e dei gattini appena nati, monitorare la loro crescita e assicurarci che si trovino in un ambiente sicuro e protetto. Per il resto, affidiamoci all’istinto materno della gatta e lasciamo che la nostra presenza sia discreta.
Come maneggiare i gattini appena nati
A vederli così minuscoli e indifesi, ci fanno tanta tenerezza e avremmo una gran voglia di coccolarli.
Attenzione, però: i cuccioli non vanno mai toccati. Accarezzandoli, infatti, rischieremmo di modificare il loro odore con le nostre mani.
Questo potrebbe fare in modo che la gatta non riconosca più i suoi piccoli e si rifiuti di allattarli.
Ci sono situazioni in cui potremmo dover essere obbligati a toccarli. Ad esempio, nel caso di mici senza mamma.
Per allattarli con la siringa o con il biberon, è consigliato non prenderli direttamente con le mani, ma avvolgerli in un panno pulito o usare dei guanti. In caso contrario, infatti, rischieremmo di irritare la pelle delicatissima dei neonati.
Si tratta di un’operazione molto complessa, che va effettuata ogni quattro ore circa durante le prime due settimane di vita del gattino. Lo svezzamento dei gattini sarà completo dopo circa 3 mesi.
L’ambiente ideale per mamma gatta e i cuccioli
Prima del parto della gatta, la micia sceglie il posto in cui si sente più al sicuro per dare alla luce i suoi gattini. Frequentemente, si tratta della confortevole cuccetta preparata dai proprietari in occasione dell’evento.
Altre volte, però, può capitare che la gatta scelga di partorire in un ambiente differente. Se questo si verifica, rispettate la decisione della mamma, senza forzarla.
Del resto, chi più di lei sa bene cosa è meglio per i suoi piccoli?
Tendenzialmente, comunque, assicuratevi che l’ambiente in cui i gattini appena nati trascorreranno le loro prime settimane di vita sia a una temperatura confortevole, non inferiore ai 22 gradi.
Altrettanto importante è che la zona non sia esposta a correnti d’aria o alla presenza di gatti maschi non castrati.
Cosa fare se i gattini appena nati hanno le pulci?
La presenza di pulci e zecche potrebbe compromettere gravemente il sistema immunitario del gattino.
Infatti, questi pericolosi parassiti, succhiando il sangue dei piccoli potrebbero provocare l’insorgenza di anemia e malattie come quella di Lyme. Cosa fare in questo caso?
Prima di tutto, è fondamentale considerare che i normali prodotti contro pulci e zecche risulterebbero troppo aggressivi nei confronti dei gattini appena nati.
Quindi, cerca di utilizzare metodi delicati e naturali, come un pettine antipulci. Abbiamo già parlato in passato delle più comuni malattie dei gattini.
Nella scelta del medicamento adatto, rivolgiti sempre al tuo veterinario, che saprà consigliarti la migliore soluzione.
Inoltre, assicurati di prevenire la possibile ricomparsa di parassiti, ricorrendo a una disinfestazione.
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Cosa fare se troviamo un gattino senza mamma
Prendersi cura di un trovatello appena nato può essere molto impegnativo. In questo caso, bisognerà assumere in toto il ruolo di mamma gatta.
Prima di tutto, dovremo rivolgerci al veterinario che controllerà lo stato di salute del piccolo e saprà consigliarci su come procedere.
Per quanto riguarda l’alimentazione, è importante assicurare l’assunzione delle sostanze nutritive indispensabili per il gattino.
Attenzione a non utilizzare mai latte vaccino, ma scegliere latte apposito per gattini appena nati e somministrarlo più volte nel corso della giornata.
Per un primo tempo, dovremo anche stimolare i mici a fare i loro bisogni. Successivamente, insegneremo loro ad usare correttamente la lettiera.
Uno dei modi più comuni per farlo è mostrando l’atto di scavare nella sabbietta con la mano. Vista la loro predisposizione, i gattini impareranno in fretta.
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Antonio Scaramozza