Come si chiamano i gatti di Inuyasha? I loro nomi sono Buyo e Kiraka. Scopriamo qualcosa in più su questi due felini del manga e dell’anime.
Inuyasha è un manga shōnen da cui sono state tratte due serie televisive anime; la prima dal 2000 a 2004 composta da 167 episodi divisi in sei stagioni, la seconda dal 2009 al 2010 composta da 26 episodi. Sono stati prodotti anche quattro lungometraggi d’animazione e un OAV (video anime originale).
Racconta la storia del mezzodemone cane Inuyasha che assieme a Kagome Higurashi e al suo gruppo dovrà trovare tutti i frammenti della Sfera dei Quattro Spiriti prima di Naraku, mezzodemone nemico, responsabile di diversi soprusi nei confronti di Inuyasha e di altri personaggi. Ma perché la Sfera dei Quattro Spiriti è così importante? Si tratta di un potente gioiello che rende estremamente potente chi lo possiede.
Cosa sappiamo di Buyo e Kiraka, i gatti di Inuyasha
Cominciamo col parlare di Kirara.
Kirara: il suo nome è pronunciato e occasionalmente scritto Kilala. Si tratta del fedele demone gatto di Sango, ha una pelliccia giallo crema e nera, occhi neri con sclera rossa, orecchie a punta nere, un segno a forma di diamante sulla fronte, zampe nere con una striscia e due soffici code con due strisce su ciascuna. Kiraka si mostra come una graziosa gattina ma può trasformarsi in un feroce demone della taglia di un leone capace di volare. Nella sua forma di demone dai suoi piedi e dalla coda escono fiamme e il suo potere aumenta considerevolmente permettendole di combattere anche i demoni avversari più forti. Quando Kirara entra in acqua il fuoco sulla sua coda e sulle sue gambe non si spegne.
Quando è una gattina si comportata in modo simile ai gatti normali: mangiando cibo per gatti, dolcetti, pesce e gioca con i giocattoli per gatti.
Sango, Miroku e Shippo spesso usano Kirara come trasporto volante per stare al passo con Inuyasha.
Nell’anime viene mostrato che Kirara era nella famiglia di Sango e Kohaku da almeno tre generazioni poiché accompagnava il nonno e il padre.
Potrebbe interessarti anche: Cani anime e manga giapponesi: nomi, storie e curiosità
Buyo: il suo nome significa Moscerino. E’ il gatto di Kagome Higurashi, visibilmente in sovrappeso con la pelliccia marrone, bianca e nera. Ha una macchia marrone sull’orecchio sinistro che si estende fino al centro della schiena, sulla metà inferiore della gamba anteriore sinistra e una sul fondo vicino alla coda. Ha gli artigli ma non sempre li tira fuori. Buyo è un gatto bobtail giapponese molto pigro: lo vediamo spesso sul letto di Kagome mentre dorme o vaga.
Il gatto ha un ruolo chiave nella storia; Kagome Higurashi è una studentessa di scuola media e nel giorno del suo quindicesimo compleanno sta uscendo di casa per andare a scuola quando scopre che il suo fratellino Sota intento nel cercare il suo gatto Buyo nel santuario del tempio. Kagome viene risucchiata all’interno dell’antico pozzo annesso al santuario da un enorme demone, il Millepiedi Joro, e si ritrova trasportata nell’epoca Sengoku.