I felini possono davvero salvarti la vita? Vediamo se i gatti fiutano i tumori nell’uomo e come ci riescono: cosa dice la Scienza sui sensi del nostro micio.
Non sono i padroni di felini domestici ad essersi impressionati: il gatto può davvero salvarci la vita, soprattutto se riesce a percepire dei primi segnali di malattia di cui noi umani ignoriamo l’esistenza. Allora è vero che i gatti fiutano i tumori nell’uomo? Vediamo qual è la posizione della Scienza a riguardo e quali sono le possibili capacità impiegate dai felini per riuscire in questa impresa che può davvero metterci in salvo da un problema di salute tanto grave.
I gatti fiutano i tumori nell’uomo: la parola alla Scienza
Ciò che gli esperti sono certi di poter ‘escludere’ è che i felini abbiano capacità da sensitivi: per ora non esistono studi specifici a riguardo ma si tratta di alcune ‘capacità diagnostiche’ presenti soprattutto nei cani e in minor incidenza anche nei gatti.
E’ tutta una questione di olfatto, quella capacità di percepire con il naso le cellule tumorali che a quanto pare emanano un ‘odore’ per noi assolutamente impercettibile, sebbene in alcuni casi si tratti di tumori non cosi ‘in superficie’ ma nel profondo del corpo. La Scienza riconosce questa incredibile capacità soprattutto ai cani, con il loro olfatto più potente del nostro umano almeno di 100mila volte.
Ad attirare l’attenzione e il fiuto di questi animali è dunque il metabolismo di queste cellule malate: i nostri fedeli animali domestici, sono abituati a starci accanto e non si lasciano sfuggire i cambiamenti che avvengono nel nostro corpo, anche in fatto di odori.
I gatti fiutano i tumori nell’uomo: le storie di Oscar e gli altri
Alla Clinica Steere House di Providence, il nome ‘Oscar’ è stimato tanto quanto un medico che vi lavora all’interno: a quanto pare il parere diagnostico del felino è stato preso in grande considerazione, poiché il micio, a quanto pare, è stato il primo ad accorgersi della malattia della sua padrona.
Ma anche Fidge è riuscito a percepire il male della sua Wendy Humpreys, prima che il suo tumore al seno diventasse cronico, incurabile e la conducesse alla morte quasi certa. E’ stato il micio a percepire che c’era qualcosa che non andava in lei, e ha ‘indirizzato’ la donna anche nel posto giusto del corpo in cui doveva approfondire le sue indagini diagnostiche.
Infine anche la storia di Alberta, in Canada, ha avuto un lieto fine per il suo padrone: a quanto pare il micio ‘premeva’ con insistenza con la zampa sul polmone sinistro dell’uomo, che si è deciso a farsi visitare e ha scoperto la malattia agli esordi.
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E’ solo fiuto? Come ci riescono e perché dovremmo ‘scusarci’ coi gatti
In realtà non è semplice dare una spiegazione scientifica ai racconti che padroni orgogliosi e soddisfatti fanno dei loro felini domestici dalle prodigiose capacità cliniche. Quel che molti esperti tendono ad escludere è che si tratti solo di semplice ‘fiuto’: l’olfatto dei gatti può essere utile per dei tumori alla pelle, più superficiali insomma, ma non per le masse tumorali site in profondità nel corpo.
Allo stesso modo gli scienziati non possono oggettivamente accettare l’idea che si tratti di un ‘sesto senso’ tra i sensi speciali del gatto, ma di certo la loro capacità di riuscire a diagnosticare tumori è ancora un mistero. E noi perché dovremmo chiedere scusa al mondo felino?
Da sempre il gatto è stato considerato un animale solitario, indipendente, poco incline alle coccole ma soprattutto quasi ‘indifferente’ nei confronti del suo amorevole umano: queste storie di ‘salvataggio’ ci fanno capire esattamente il contrario. Non solo hanno salvato la vita ai loro padroni, ma questi gatti hanno dimostrato che si può amare in tanti modi e che si interessano ai loro umani preferiti molto più di quanto possiamo immaginare.
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Francesca Ciardiello