Una tecnica tanto estrema quanto efficace: le femmine di libellula si fingono morte per evitare il corteggiamento indesiderato dei maschi
Il mondo degli animali sa sempre come sorprenderci e stavolta la compagine femminile di un particolare insetto ci insegna come gestire le avance da parte dei membri dell’altro sesso quando non sono apprezzate.
La tecnica utilizzata risulta estrema ma praticamente infallibile, in quanto non permette in alcun modo al malcapitato pretendente di avere una seconda chance per tornare all’attacco.
La soluzione arriva dagli esemplari femmina di dragone alpino, una specie di libellula molto diffusa, ed è semplice quanto drastica: fingersi morte per evitare il corteggiamento di un maschio indesiderato.
Allora andiamo nel merito della suddetta pratica e vediamo come questi insetti mettono in atto questa ineccepibile strategia.
Come accennato, le femmine di dragone alpino (scientificamente noto come Aeshna juncea) fingono di essere morte per evitare le attenzioni di partner non desiderati. Ma nello specifico come funziona la loro tattica?
In parole pavore, quando le femmine di libellula ricevono le avance di un pretendente sgradito, simulano una caduta letale. Una volta al suolo questi insetti giacciono immobili, inscenando la propria dipartita, fino a che il maschio non rinuncia alla conquista, allontanandosi.
Ad osservare questo particolare comportamento delle femmine di libellula è stato il biologo dell’università di Zurigo, Rassim Khelifa. Lo studioso stava effettuando delle ricerche sulle larve di dragone alpino sulle Alpi Svizzere, quando ha assistito ad una scena che lo ha incuriosito.
Il biologo ha notato una libellula che ne seguiva un’altra. D’improvviso la libellula inseguita si è tuffata, quasi in modo teatrale, a terra. In seguito alla plateale schianto, l’insetto è rimasto inerte, disteso sul dorso.
L’inseguitore, dopo aver atteso alcuni istanti accanto alla libellula apparentemente morta, si è poi allontanato.
Il ricercatore si è così avvicinato all’animaletto immobile a terra, che sembrava privo di vita, scoprendo che si trattava di un esemplare femmina. Poco dopo è accaduto qualcosa che lo ha sorpreso: non appena rimasta sola, la libellula si è voltata e ha ripreso a volare come se nulla fosse accaduto.
Ipotizzando che si trattasse di un comportamento intenzionale, Rassim Khelifa ha così studiato un campione di 31 esemplari per scoprire maggiori dettagli su questa singolare tattica. La strategia di “fingersi morta per evitare l’accoppiamento con partner indesiderati” è stata utilizzata da ben 27 delle 31 femmine. Inoltre è stata documentata una percentuale di successo considerevole: in 21 casi la tecnica ha dato esito positivo.
Le libellule ricorrono a questo stratagemma per proteggersi. Nello specifico, quando depongono uova, le femmine di dragone alpino sono più vulnerabili e non possono contare sull’ausilio di un esemplare maschio per vegliare sui piccoli.
Se la femmina di questa specie si accoppiasse dopo aver deposto le uova, il rapporto potrebbe danneggiare il suo tratto riproduttivo.
Per evitare i maschi, in genere, le femmine si nascondono tra la vegetazione per cui ricorrono all’estrema strategia “kamikaze” come ultima risorsa.
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