Che differenza c’è tra una farfalla e una falena? Sapresti distinguere l’una dall’altra? Ecco come riuscirci in poche mosse.
No, non sono tutte uguali e non hanno tutte e due la stessa importanza in natura- E’ interessante scoprire come e perché questi due insetti volanti hanno delle caratteristiche così diverse e qual è la posizione della Scienza in merito. Per riconoscere una farfalla e una falena basterà basarsi su alcune caratteristiche o c’è altro da considerare? Tutto quello che c’è da sapere su questi due insetti che, il più delle volte, affascinano e non ci fanno scappare a gambe levate.
Ai più basterà ‘classificarle’ tutte come farfalle, ma per i più attenti non ci si potrà fermare alla prima impressione. Iniziamo col termine scientifico che ne identifica la famiglia, quella appunto dei Lepidotteri. Ma anche all’interno dello stesso gruppo familiare, è opportuno fare delle distinzioni: farfalle o Ropaloceri e falene o Eteroceri.
Allora non sono la stessa cosa? Assolutamente no! Si distinguono per la forma delle ali, delle antenne ma anche per la loro longevità. Solitamente si usa utilizzare anche due aggettivi che ne caratterizzano una specie o l’altra: per ‘farfalle diurne’ si intendono le farfalle appunto, mentre le falene sono dette anche ‘farfalle notturne’. Quindi non pensiamo che ci basti soffermarci sui colori per distinguerle.
Entrambe purtroppo, secondo la legge che vige in natura, hanno una triste caratteristica comune: sono cibo per altri animali. Ma la loro funzione non si limita ad essere ‘pasto’ di coloro che le cacciano, bensì spostano il polline di fiore in fiore. Quindi la loro presenza è sempre benevola? Non proprio: alcuni alberi si ammalano quando sono ‘attaccati’ dai bruchi di falene e le loro infestazioni di massa possono creare gravi danni ai raccolti.
Trattandosi di animali a sangue freddo, entrambe hanno bisogno di assorbire calore dall’ambiente in cui si trovano. E se proprio la temperatura all’esterno non lo consente, dovranno provvedere da sole muovendo le ali e generando calore.
Per comunicare entrambe possono utilizzare i suoni, seppur diversi, ed entrambe possono trovare fonte di ristoro in pozzanghere e fango. Infine si nutrono entrambe di ragni, uccelli e vespe: in pratica non si lasciano scoraggiare dalle dimensioni e si basano sul fatto che i predatori, a loro volta, si allontanino dai loro colori sgargianti.
Come già detto, meglio non soffermarsi sulla varietà di colori: alcune farfalle (ad eccezione di quelle coloratissime come la farfalla blu) possono avere colori tenui, utili a questi insetti per mimetizzarsi, e allo stesso tempo anche le falene possono avere colori vivaci e brillanti. Ma allora come fare la differenza tra farfalla e falena?
Per quanto riguarda le ali il discorso appare più complesso, perché non è semplice distinguerle se non si è esperti, Entrambi i tipi di ali sono ricche di squame e di nervature, ma quelle delle farfalle sono collegate appunto da nervi mentre le falene hanno il frenulum (che nelle prime manca), che funge da aggancio.
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Francesca Ciardiello
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