Esiste ancora la vendita dei cani in negozio? Se ne vendono ancora come qualsiasi altro prodotto commerciale? Tutto quello che c’è da sapere.
All’estero sappiamo che è pratica alquanto comune acquistare degli animali in negozi specifici per la loro vendita, ma in Italia sappiamo se è ancora consentita la vendita dei cani in negozio? Tutto quello che c’è da sapere su questa faccenda, sulla quale molti storcono il naso perché non sono assolutamente d’accordo a comprare cani e altri animali.
Per quanto possa sembrare superfluo spiegare perché non si dovrebbe equiparare un animale a qualsiasi altro bene commerciale di consumo, c’è ancora qualcosa da chiarire: un cane è un essere vivente che ha dei sentimenti, prova delle emozioni e dei pensieri.
non si tratta solo dell’aspetto etico della questione ma anche di considerazioni pratiche da fare. Infatti avere la possibilità di acquistare cuccioli significa che questi ultimi sono stati forzatamente allontanati dalla loro mamma. Acquistare dei cani di allevamento poi significa spesso aver ‘sfruttato’ la fertilità di mamma cagna, che ha generato dei cuccioli solo per la loro vendita.
Insomma questo nuovo mercato, ovviamente a scopo di lucro, ci ha portati a ‘ordinare’ degli esemplari ‘fatti su misura’, in base alle richieste dei compratori che pretendono sempre di più caratteristiche precise di razza e di pedigree. Ma perché non scegliere uno di quegli esemplari sfortunati, che vive in un canile o è stato abbandonato dalla sua precedente famiglia?
Già molte nazioni nel mondo hanno preso dei provvedimenti contro questo mercato dei cani che sta dilagando: in Canada, in California, in alcune città degli USA e prossimamente in Francia, sarà vietata la vendita dei cani in negozio. Ma cosa accade in Italia? Qui purtroppo la vendita di questo genere è assolutamente legale, ma vi sono delle limitazioni per quanto concerne l’esposizione dei cani in vetrina.
Per fortuna pare che alcuni Comuni stiano sensibilizzando gli abitanti sulla questione, vietando la vendita di cani in negozio. Ma come si fa ad acquistarne uno? Innanzitutto bisogna essere in possesso di una partita IVA e fare la richiesta all’azienda sanitaria locale per ottenere tutti i permessi necessari per ottenere la proprietà di animali vivi.
Insomma il benessere dei nostri amici animali sta diventando una preoccupazione per alcune città italiane, che stanno muovendo i primi passi per sensibilizzare l’opinione pubblica, come ad esempio Roma (è vietata la loro esposizione in vetrina benché sia concessa la vendita in esercizio commerciale) e Milano (non si potranno esporre animali in vetrina e né sulla strada). E’ inoltre vietata la vendita di cani che non hanno il pedigree canino e non sono iscritti nei registri dell’ENCI (quindi privi di documenti che ne attestino la genealogia).
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Così come è legale la vendita di animali e cani in esercizi commerciali, lo è anche tra privati che cedono cuccioli in cambio di soldi ma anche come regalo (dunque gratuitamente). Purtroppo da questo appare evidente che i cani sono da noi in Italia ancora considerati dei beni pari agli oggetti, dei prodotti commerciali appunto con un prezzo.
Nel caso di due soggetti che si mettono d’accordo sulla vendita/cessione gratuita del cane non vi è bisogno neppure di percorrere iter burocratici, basterà un accordo (anche verbale) e metaforicamente di una ‘stretta di mano’. Inoltre purtroppo non vi è alcuna Legge che vieti la vendita dei cani sull’Internet: chiunque può acquistare i cani anche telematicamente, magari con spedizioni e viaggi in trasportino direttamente per raggiungere il compratore a casa.
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