DPCM e ordinanze sugli animali domestici: tutte le regole aggiornate
Dopo il nuovo DPCM del 3 Novembre, queste sono le ordinanze che interessano i padroni di animali domestici, sempre aggiornate.
Dopo l’entrata in vigore dell’ultimo DPCM per le misure straordinarie per contrastare la seconda ondata di Covid 19, ogni regione è legata a una serie di regole e ordinanze. Ma per i padroni di animali domestici, cosa cambia e come bisogna comportarsi?
Articolo aggiornato a Mercoledì 18/11/2020.
Il DPCM del 3 Novembre
Da venerdì 6 Novembre fino a giovedì 3 Dicembre, l’Italia è divisa in regioni sulla base di tre fasce di rischio (giallo, arancione, rosso), con diverse regole e limitazioni.
Le regioni di ogni fascia hanno il dovere di rispettare limitazioni orarie e territoriali per gli spostamenti, in base alle condizioni di rischio. E per i padroni di animali domestici?
I proprietari di cani e gatti, infatti, hanno bisogno di conoscere quali sono i comportamenti da adottare in questo momento, per accudire e curare i loro amati animali, anche in caso di emergenze.
L’assistenza sanitaria veterinaria è necessaria e continuerà ad essere obbligatoria per i padroni di animali domestici, in quanto “situazione di necessità” e “motivo di salute”.
I negozi di cibo per animali non chiuderanno. Allo stesso modo, gli studi di veterinari (come quelli dei medici), i canili ed i rifugi. Tranne che, ovviamente, per decisioni dei proprietari.
Il benessere dei nostri animali domestici deve essere assicurato, sia per i padroni che li hanno a casa, che per i rifugi, canili ed allevamenti.
Le nuove regole da seguire
Abbiamo tutti probabilmente già chiaro quali regioni appartengono alle varie fasce. Vediamo quali regole dobbiamo rispettare.
In tutta Italia, dalle ore 22.00 alle ore 5.00, e nelle regioni della fascia rossa, durante lo spostamento tra comuni sarà necessario:
Portare con sé il modulo di autocertificazione;
Indossare la mascherina;
Lavare frequentemente le mani;
Rispettare le regole di distanziamento tra esseri umani;
(Facoltativo, ma molto utile) esibire il certificato medico del nostro veterinario quando una visita del nostro animale è necessaria.
Potete trovare il modulo di autodichiarazione ufficiale a questo link.
Aggiorneremo poi l’elenco delle regole in base alle eventuali modifiche nelle prossime settimane.
Sarà possibile portare fuori il cane negli orari non sottoposti alle limitazioni. Negli orari di lockdown, è necessario avere con sé l’autocertificazione.
I negozi di cibo per animali, in quanto considerati di prima necessità, resteranno aperti.
Le colonie di gatti potranno continuare a essere curate, anche se non registrate. La salute e la sopravvivenza degli animali sono necessarie per la tutela degli stessi. Anche qui, l’autodichiarazione sarà necessaria dove imposto.
In caso di necessità di una visita dal veterinario per il nostro cane o gatto, potremo spostarci tra comuni (nel caso delle regioni “rosse”) avendo con sé l’autocertificazione e – possibilmente – un documento con cui il nostro veterinario attesti la necessità della visita o intervento.
Se siamo ricoverati per Covid 19, non possiamo portare fuori il nostro animale domestico in quanto non dobbiamo assolutamente lasciare la nostra abitazione. Ma i nostri cani e gatti avranno comunque bisogno di cure, per cui affidiamoli a un amico, un parente o un dog / cat sitter con tutte le precauzioni del caso. In questo caso, dovremo incaricarli per iscritto dell’affidamento, lasciando loro tutti i documenti del nostro pelosetto (libretto vaccinazioni, registrazioni anagrafiche, ecc) sempre rispettando le norme sanitarie. Se non abbiamo nessun modo per accudire il nostro animale, dobbiamo avvisare il servizio veterinario pubblico e/o la polizia locale, per segnalare la presenza di animali in questa abitazione.
Se abbiamo bisogno di prodotti specifici per i nostri animali, che non possiamo reperire nel nostro comune di appartenenza, possiamo spostarci con le norme già specificate per l’autocertificazione e di attestazione di necessità.
I volontari possono raggiungere i canili dove lavorano, anche se situati in un altro comune, anche nelle regioni “rosse”. Meglio avere una richiesta scritta del responsabile della struttura, oltre che l’autodichiarazione.
Chi deve portare un cane in un’altra regione per un’adozione, potrà farlo se la classificazione delle regioni di partenza e di arrivo lo permettono. In questo caso, oltre all’autodichiarazione, è meglio avere un’attestazione di necessità della nuova sistemazione da parte di un veterinario.
Le ASL continueranno a provvedere al benessere degli animali, come normalmente avviene già.
In caso di smarrimenti o ritrovamenti di cani e gatti, dobbiamo denunciarlo alla Polizia locale come già avviene regolarmente. In caso di spostamenti, sarà necessaria la documentazione già specificata.
Le attività che hanno animali (zoo, acquari, circhi) sono obbligati a curare i loro animali anche in questo momento di chiusura.
I dog / cat sitter e gli asili per animali, nelle modalità regolate già dalle normative per il Covid, continueranno a lavorare normalmente.
Le toelettature per cani rientrano negli aiuti economici per il cosiddetto Ristori Bis, per cui resteranno chiuse nelle regioni “rosse”.
Per chi possiede un cavallo, è possibile andare ad accudirlo se la persone cui è stato affidato non può o non riesce a garantire tutto quello di cui ha bisogno l’animale. In questo caso, è sempre meglio avere una attestazione del veterinario delle necessità del cavallo.
I controlli di pre-affido sono un nodo delicato: si va in casa di chi vuole adottare un animale, per cui nonostante le precauzioni non possiamo essere sicuri di non trovarci a contatto con un asintomatico di Covid, magari. Per questo, vanno effettuati sotto la responsabilità di chi li è coinvolto, sempre con una dichiarazione del veterinario responsabile dell’associazione o del canile, della necessità. Ovviamente, sono indispensabili tutte le altre normative: mascherina, distanziamento, autocertificazione.
Si può portare il cane al parco, alle ville e ai giardini. Nel DPCM è espressamente consentito su tutto il territorio nazionale, rispettando le solite regole (divieto di assembramento, autocertificazione, distanza di sicurezza di almeno 1 metro, mascherina, ecc). Se ci troviamo in una regione “rossa” anche in orario diurno sarà necessaria l’autocertificazione. Consigliamo di non allontanarci comunque troppo dal nostro domicilio.