La dog dance, ballare con il cane, è una vera e propria disciplina. Scopriamone un po’ di più insieme, e scateniamoci con Fido in un ballo divertentissimo!
Divertirsi e giocare con il proprio cane è una cosa meravigliosa e molto utile per il benessere fisico e mentale del nostro cucciolone. Ma ogni tanto questi giochi diventano delle vere e proprie attività sportive organizzate. La dog dance, la pratica di ballare con il cane, è ormai una disciplina per i pelosetti e i loro padroni. In Italia è ancora poco conosciuto e praticato, ma all’estero è una solida realtà ormai dagli anni ‘80. Il suo scopo primario è divertirsi e divertire, ma l’obiettivo primario è quello di rafforzare il legame tra cane e proprietario.
Le prime notizie della dog dance, come vera e propria disciplina cinofila, risalgono agli anni ‘80 in Canada (secondo alcuni invece in Inghilterra negli anni ‘90, ma è più probabile che sia originaria del nuovo continente). In Europa inizia a svilupparsi quando, nel Novembre 2009, nasce l’associazione “Dogdance International” (o DDI) in Germania, formata da chi ama e pratica questa disciplina.
Questo sodalizio nasce con lo scopo di fornire a tutti i dogdancer (i ballerini con i cani, appunto) una struttura organizzativa mondiale senza discriminazioni né barriere, in grado di consentire a tutti i cani, di ogni razza ed età, di esprimersi ballando, con particolare riguardo al loro benessere e alla loro salute.
La Dog Dance consiste nell’unione della disciplina dell’Obedience con un sottofondo musicale. Il cane è quindi chiamato ad eseguire degli esercizi a ritmo di musica insieme al suo conduttore, portando in scena quindi un programma musicale fantasioso ed originale. È però necessario ricordarsi sempre che il cane è il protagonista della performance!
La dog dance è una disciplina cinofila che concilia creatività e lavoro di squadra; è uno sport cinofilo che riesce a conciliare passione, complicità, musica ma anche tanto duro lavoro. È proprio per questo che noi ne andiamo pazzi!
La danza del cane è una disciplina che si è diffusa in Italia ormai da alcuni anni, rivolta ai cani e ai loro proprietari, il cui scopo è quello di allenarsi attraverso l’uso della musica. In particolare, questa disciplina a livello professionale è divisa in due tipi: Freestyle e Heelwork to Music (HTM).
La differenza sta nel fatto che: nel Freestyle, lo schema di gara è totalmente libero, originale e creativo, lasciando quindi più spazio alla fantasia. Nella tipologia HTM, invece, é obbligatorio eseguire per il 75% della coreografia le condotte (ne esistono ben 18 tipi diversi) e per il restante 25% freestyle. In questo senso, è molto più tecnico e complesso.
Il cane non viene mai ridicolizzato con tutù o vestiti strani ma l’unico che si può vestire con costumi da scena, per interpretare al meglio la coreografia, è il conduttore! Anzi, addirittura, la dog dance ha come regola fondamentale la preservazione della salute fisica e psichica del cane; proprio per questo alcuni esercizi più “pericolosi” come la capriola all’indietro o la camminata sulle zampe anteriori sono vietati, e il conduttore umano deve rivolgersi al cane ballerino sempre in maniera gentile e positiva.
Questa disciplina porta molti benefici sia per il cane che per il proprietario. I benefici fisici sono principalmente legati alla coordinazione motoria e al movimento (di entrambi) mentre, a livello psicologico, aiuta a rafforzare il legame tra cane e padrone, tanto che a lungo andare saranno in grado di capirsi solo con uno sguardo. Non è richiesta alcuna attrezzatura specifica per praticare questo tipo di addestramento; un semplice collare è sufficiente per il cane.
Tutti i cani possono praticare la dog dance, purché siano sani e di almeno 8 mesi, l’unica differenza è che a seconda della razza e del carattere dell’animale, possono cambiare il tipo di allenamento e di esercizi. La dog dance è uno sport adatto proprio a tutti; ogni razza o meticcio, di qualsiasi dimensione e qualsiasi età può divertirsi! Dopo aver seguito un breve percorso di educazione di base, può essere perfetto anche per i cuccioli dai 3/4 mesi in poi. In questo caso però, vengono solitamente insegnati solo esercizi molto semplici, e senza salti per evitare problemi alla crescita ossea in corso.
Dal punto di vista caratteriale, invece, la dog dance può risultare molto utile per i cani paurosi e/o insicuri, in quanto permette di lavorare molto sulla propriocezione, cioè il modo con cui il cane può acquisire sempre più sicurezza in se stesso. Anche il lavoro a stretto contatto con il proprio padrone può risultare un grande stimolo positivo, in quanto fa instaurare un rapporto di fiducia reciproca, dove il cane impara ad interpretare al meglio i gesti del suo padrone umano. Questa tipologia di gioco/sport è anche adatta per cani tendenzialmente iperattivi, e per cani con una forte propensione al lavoro e al gioco.
La dog dance non è uno sport stressante per i cani, o almeno non per tutti. Se il cane non è pronto ad eseguire lunghe sequenze di esercizi, infatti, potrebbe dare segnali di stress. Ed è per questo motivo che gli allenamenti sono per la maggior parte finalizzati a divertire il cucciolone (e il suo padrone). Il lavoro va impostato nel modo corretto, quindi, in modo che la sequenza di esercizi diventi qualcosa di gratificante per il cane, così da motivarlo a partecipare.
Durante le competizioni, in ogni caso, va tenuto presente che il cane deve essere monitorato per assicuraci che non sia in difficoltà fisica o psicologica. E proprio per questo motivo i segnali stress sono severamente penalizzati durante le gare. Il consiglio è quindi quello di farsi seguire, oltre che dall’istruttore di dog dance, anche da un istruttore cinofilo o da un educatore, che possa riconoscere i segnali di stress del cane e che conosca le motivazioni di ogni razza. Queste informazioni, combinate, ci permetteranno di impostare il lavoro nel modo migliore.
Il primo obiettivo della gara di dog dance è mettere in risalto in modo positivo la squadra uomo/cane, rispettando il più possibile lo stile e le caratteristiche dell’animale. Un’attenzione particolare viene data all’intesa e al divertimento che entrambi esprimono nell’eseguire gli esercizi della routine.
In Europa, dove esistono vari circuiti nazionali con regolamenti propri, il DDI ha coinvolto i dogdancer in gare che fungono anche da occasioni di confronto e condivisione. Questo ha permesso a questa disciplina di avere un carattere internazionale e ha consentito ai praticanti appartenenti a tante scuole cinofile – ognuna con stile e caratteristiche specifiche e diverse in ogni paese – di avere un’occasione di confronto e ovviamente crescita.
In Italia, lo sviluppo di questa disciplina ha preso piede in modo concreto solo negli ultimi anni (anche se esistevano delle piccole gare per appassionati, già negli anni precedenti). Ormai esiste una squadra nazionale che partecipa al Campionato Europeo e Campionato Mondiale. Ciò ovviamente in aggiunta allo svolgimento del Campionato Italiano, e dei vari corsi di formazione per tecnici dog dance.
Va chiarito in ogni caso che non si tratta di “far ballare il cane”, semplicemente, ma di mettere in sequenza una serie di esercizi – simulando una danza, o raccontando una storia, o una sorta di scenetta – con movimenti liberi sia da vicino che a distanza, dove il conduttore umano deve lavorare assieme al suo cane per far esprimere e mettere in risalto le caratteristiche fisiche e mentali proprie del suo amico a quattro zampe. La capacità di un buon conduttore infatti sta proprio nel riuscire ad insegnare e rendere fluida la sequenza degli esercizi, tanto da dare l’impressione che i movimenti del cane seguano il ritmo della musica.
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