Per circa un anno, l’artista australiano Stephen Gallagher ha dipinto ad olio i ritratti di un centinaio di cani ospitati nei canili, nel Queensland. Un amore per i quattro zampe che lo ha portato a fare qualcosa per loro. Ovvero aiutarli a trovare un padrone.
“Non ho mai avuto la possibilità di adottare un cane, quindi questa è la mia occasione per contraccambiare il loro affetto”, ha dichiarato l’artista, spiegando di essersi recato presso dei rifugi per trovare i suoi modelli: “Vedendo tutti questi cani nei canili, le loro espressioni, viene voglia di portarli tutti a casa”.
Per sostenere l’attività della Animal Welfare League rehoming centre, situata nel sud-est del Queensland, Gallagher ha così deciso di avviare un’impresa al quanto faraonica che lo ha impegnato per ben dodici mesi: “L’intento dell’opera è stato mostrare alle persone la scintilla che questi cani hanno nei loro occhi; una scintilla che possono portare nella loro vita”.
Approcciandosi a questa realtà , l’artista si è reso conto di quanti cani hanno bisogno di una casa. Alcuni cani avevano lo sguardo confuso e depresso e lo stesso Gallagher ha voluto raccontare quelle espressioni. La cosa più importante erano gli occhi: “Ci sono tanti elementi per cogliere il carattere di ogni singolo cane, ma gli occhi sono le finestre dell’anima”.
Una vera e propria sfida per l’autore che, al ventesimo dipinto, pensava di non farcela. Ma poi la passione è cresciuta e ogni cane era una sfida, ogni esemplare era unico e aveva la propria storia e per questo per Callegher valeva la pena proseguire.
L’annuncio dell’inaugurazione della mostra ha già riscosso un notevole successo di critiche e di attenzione.
“La più bella ricompensa sarà di vedere la reazione del pubblico davanti ai ritratti, soprattutto quella dei volontari che lavorano ogni giorno con quei cani. Sarò ancor più felice quando saprò che saranno adottati”, ha poi aggiunto l’artista.
La mostra è stata organizzata dalla Stephen Gallagher Art e la Animal Welfare League Qld al Reload Espresso Bar di Salisbury e il 60% delle vendite sarà donato ai centri di recupero AWLQ, per poter continuare a dare a tutti i pelosi una seconda opportunità .
Altri artisti hanno promosso delle iniziative simili per sostenere i cani presenti nei rifugi e nei canili. Uno dei più noti, è il fotografo John Hwang che, spesso e volentieri, ha regalato dei bellissimi scatti di cani o gatti ospitati nei rifugi. Immagini straordinarie, piene di un’umanità rara.