Certo, alcuni insetti non sono proprio amati da noi umani, specie per paura. Ma quale sia la differenza tra api e vespe, è importante conoscerle e salvaguardarle.
Gli insetti non piacciono a tutti: alcuni in particolar modo ci fanno veramente paura. Diciamo che nonostante abbiano una grande importanza nell’ecologia e nell’ambiente, non riusciamo a non avere paura di essere punti da un’ape o una vespa. Quando un’ape ci si avvicina in volo, o notiamo una vespa appoggiata su un muro vicino a noi, la prima reazione è di certo un grande spavento e – spesso – la fuga. In realtà, sono animali molto diversi tra loro, ma è facile confondere questi insetti se non si conosce davvero la differenza tra api e vespe, o se semplicemente siamo troppo occupati a temere una puntura.
Partiamo subito da alcuni aspetti fondamentali che distinguono le api dalle vespe, che approfondiremo in questo articolo. Per quanto riguarda l’aspetto, le vespe sono gialle e nere, mentre le api sono di colore dorato e marrone. Già quindi da questa lieve differenza di coloritura, è facile capire che senza un occhio attento, è abbastanza facile confonderle.
Anche il loro pungiglione ha molte differenze: innanzitutto, per le api è uno strumento di difesa, e dopo averlo usato questi insetti muoiono; le vespe invece usano il pungiglione per riprodursi, e dopo averlo usato non hanno problemi a continuare a vivere. Inoltre, le api si nutrono di nettare e sono impollinatrici. Le vespe, invece, sono carnivore e sono insetti predatori. Infine, le api sono animali sociali e vivono in gruppo, mentre le vespe possono anche vivere in solitaria.
Esistono molte specie di api, e molte specie di vespe. Ma alcune caratteristiche comuni ci danno un’idea su come distinguerle in generale. Innanzitutto, il loro colore. Le vespe sono nere, o marrone scuro, e gialle. A seconda delle specie però, possono anche essere di colore marrone scuro in tutto il corpo, come nel caso della vespa velutina, detta anche calabrone asiatico. Le api invece, sono marroni (di tonalità più o meno scura) e dorate, ma non di colore giallo acceso.
Un altro punto del loro corpo che ci fa capire la differenza tra ape e vespa è quella zona che separa tra il torace e l’addome. Nelle vespe questa zona è molto stretta, nelle api invece non è così evidente. Le api però hanno un aspetto peloso, mentre le vespe sono “glabre”. Questo perché le api hanno dei peli di cheratina sul loro corpo, diffusi su viso, addome, zampe e torace. Anche le ali possono darci un’idea: alcune vespe possono non avere le ali, mentre non esistono api che ne sono sprovviste.
Completiamo la parte riguardante il loro aspetto parlando del famigerato pungiglione. Le api lo usano solo una volta, per poi morire. Questo perché il pungiglione delle api è dotato di alcune spine, che “strappano” l’addome rompendolo, quando questi insetti cercano di ritirarsi dall’oggetto che hanno infilzato. Le vespe invece hanno un pungiglione liscio, che è parte del loro sistema riproduttivo, con cui possono pungere più volte senza pericolo per la loro vita.
Api e vespe, abbiamo detto all’inizio, si nutrono in modo diverso e di sostanze diverse. Le vespe, essendo predatori, hanno delle potenti mandibole. Le api, invece, devono solo succhiare il nettare dai fiori, e lo fanno grazie a una sorta di proboscide, la ligula. Ma non è solo il tipo di dieta che varia tra questi due animaletti.
Le api si nutrono – come abbiamo detto – di nettare, ma non tutte: l’ape regina preferisce la pappa reale. Le vespe invece, da larve sono carnivore, per poi passare a nutrirsi anche di vegetali quando sono adulte. Le api restano invece erbivore per tutta la vita, mentre le vespe mangiano anche parassiti.
Questo significa che le vespe sono da ritenersi onnivore (mangiano vegetali, cadaveri di altri animali, e addirittura possono mangiare altre vespe morte). Ma alcune specie di vespe fanno anche di più: possono attaccare gli alveari delle api per mangiare a sbafo il miele e il nettare, se non anche le larve delle loro “cugine”.
Si parla spesso del ruolo fondamentale che hanno le api nella natura, in quanto impollinatrici che aiutano le piante a diffondere il loro polline: addirittura, a volte sono l’unico modo in cui una pianta si riproduce. Ma altre specie di piante hanno imparato a gestire la loro impollinazione collaborando con altri animali, tra cui alcune razze di colibrì e alcune vespe. Per questo, alcune vespe sono impollinatrici, ma solo di piante molto specifiche.
E se le api sono le impollinatrici dell’ambiente, le vespe sono molto più brutali. Si occupano di cacciare altri insetti, sia per cibarsene, che per darle in pasto ad altre vespe o alle proprie larve, ma anche per depositare le uova all’interno dei cadaveri delle loro prede. Gli uomini hanno imparato infatti a introdurre le vespe nelle coltivazioni come antiparassitari naturali.
Le api sono notoriamente animali sociali, e vivono in gruppo. Le vespe invece, possono essere sia sociali che solitarie, a seconda dei casi. E anche i loro nidi sono diversi. L’alveare delle api (il cosiddetto favo) è fatto in cera, che producono questi insetti tramite delle ghiandole. Il favo ha la forma di un calice rovesciato, e viene costruito partendo da un punto d’appoggio che può essere un cornicione, un tetto, una tegola, o una ringhiera. Il favo è composto da piccole celle a forma esagonale, costruite in modo regolare e preciso per essere la casa di migliaia di api.
Le vespe, quando sono sociali, costruiscono i loro nidi assieme al loro sciame. Il nido è composto di fango e fibre secche, impastati con la loro salive. Ha una forma sferica, con l’entrata solitamente posta nel fondo. Tali nidi vengono costruiti con l’idea di essere provvisori, quindi vengono messi in piedi in modo veloce senza badare a quanto dureranno (a differenza degli alveari delle api, creati per essere definitivi). Solitamente vengono abitati da una decina di vespe.
Le vespe hanno una società che viene fondata in primavera e si dissolve in autunno, in pratica dura un anno. Può anche avere più regine contemporaneamente. La società delle api invece non ha un termine già deciso, ma ogni anno viene cambiata la regina.
L’ape regina è l’unica di questi animali a deporre le uova: infatti, è l’unica femmina fertile della colonia. Le larve delle api si nutrono di nettare. Le vespe sociali come abbiamo detto possono avere anche più regine allo stesso tempo. Le vespe solitarie invece hanno maggiore scelta perché tutte le femmine sono fertili. Le larve delle vespe sono carnivore: solitamente, il primo pasto di una larva di vespa è l’insetto su cui la femmina madre ha deposto le sue uova, tramite il suo pungiglione.
Il pungiglione, come abbiamo detto, nelle vespe è un organo riproduttivo. Le femmine depositano le uova attraverso questo organo, e non sempre iniettano veleno quando pungono la loro preda. Le api invece usano il loro pungiglione come difesa, e per questo pungono sempre iniettando veleno.
Ma in generale, le api sono pacifiche, e solo se minacciate attaccano. Le vespe risultano più aggressive.
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Fabrizio Burriello
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