Straordinari e indispensabili, questi insetti sono tanto utili quanto affascinanti. Scopriamo insieme tante fantastiche curiosità sull’incredibile mondo delle api
Sono note per la loro straordinaria organizzazione, per l’impeccabile collaborazione e pianificazioni del loro lavoro e, infine, per essere degli favolosi l’impollinatori e produttori di miele.
Come sappiamo le api sono fondamentali per la nostra sopravvivenza perché provvedono ad impollinare la maggior parte delle colture utili al sostentamento degli umani.
Ma quali peculiarità presenta il mondo di questi insetti? Scopriamolo insieme!
Sveliamo qualche aspetto curioso su questi laboriosi insetti giallo-neri e sulle loro capacità.
Dal 2018 le Nazioni Unite hanno riconosciuto il 20 maggio come il World Bee Day. L’evento ovviamente nasce per omaggiare l’insetto per il fondamentale ruolo che ricopre per la nostra sopravvivenza. La data non è stata scelta a caso ma concilia due particolari.
Il primo, il giorno del World Bee Day coincide con la nascita dello sloveno, Anton Jansa, che è stato un pioniere delle tecniche moderne di apicoltura. La prima cerimonia ufficiale della giornata mondiale delle api si è tenuta a Breznica, luogo nativo di Jansa.
L’altro è caratteristico della famiglia delle api. Ciascuna di queste, come sappiamo, è composta da un’ape regina, un centinaio di fuchi, ovvero i maschi, e da migliaia di api operaie, le femmine. Il loro numero varia da un migliaio di esemplari nei periodi freddi a diverse decine di migliaia di insetti, tale numero viene raggiunto nei mesi di aprile/maggio. Per questo il World Bee Day viene festeggiato nel periodo di maggior prosperità della specie.
Questi insetti sono noti anche per la loro danza. Ma per delle instancabili lavoratrici come le api, la danza non rappresenta un momento di svago ma bensì un segnale. Le api ad esempio quando trovano del cibo, danzano per segnalare il punto in cui è situato.
Inoltre questi animali danzano anche per segnalare un pericolo, per chiedere aiuto o mettere in guardia le altre api, ad esempio se nell’alveare è stato introdotto del cibo nocivo.
Infine danzano per motivi di igiene. Le api infatti si puliscono da sole, ma se dovessero riscontare qualche difficoltà nell’eseguire l’operazione, allora iniziano ad oscillare su una zampa e poi sull’altra e nel compiere questo gesto fanno ondeggiare l’addome dando vita alla danza della pulizia.
Un’altra curiosità delle api e che possono vantarsi di essere tra le specie più longeve della terra. Le api, infatti, abitano il nostro pianeta da più di cento milioni di anni e a testimoniarlo è un blocco di ambra fossile ritrovato in Birmania, risalente a cento milioni di anni fa, in cui il nostro insetto giallo-neri era rimasto imprigionato.
Il cervello di questi insetti contiene 960 mila neuroni e gli consente di fare cose incredibili. Le api sanno comunicare tra di loro, organizzarsi per risolvere eventuali problemi e sanno imparare cose nuove, attraverso l’imitazione.Uno studio eseguito alla Queen Mary University di Londra ha scoperto che un’ape può apprendere da una sua compagna attraverso l’osservazione.
Se ad esempio una di loro vede la compagna condurre una pallina fino ad un determinato bersaglio e dopo riscuotere un premio, ovvero dello zucchero di cui sono golose, per il lavoro eseguito; l’ape osservatrice riuscirà a riprodurre lo stesso compito, con una velocità di apprendimento sorprendente, per ottenere la stessa ricompensa.
Sappiamo che le api hanno il fondamentale ruolo di impollinare i fiori.
Questa loro peculiarità è nota anche alle stesse piante. Alcuni ricercatori hanno svelato che piante come l’oenothera dai fiori gialli, quando avvertono la presenza delle api mediante il loro ronzio, producono un nettare più dolce con lo scopo di attrarre i desiderati impollinatori e lasciarsi inseminare.
Da canto suo, l’insetto svolge questo ruolo senza particolari sforzi. Quando infatti si posa su di una pianta, per fare uno spuntino, il polline del fiore maschio si attacca alla sua peluria. Nel momento in cui l’ape si adagia sul fiore successivo, trasporterà con sé il polline che giungerà così al fiore femmina. E così l’insetto si può cibare, le piante vengono impollinate e il cerchio della vita riprende.
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M. L.
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