Conoscete davvero tutto di questi simpatici animali? Ecco a voi alcune curiosità sui pinguini, gli uccelli marini buffi e simpatici.
I pinguini si presentano agli occhi dell’uomo, simpatici e buffi nel loro modo di camminare, ma sapevate che sono invece ottimi nuotatori? E non solo!
Esistono molte altre cose che forse non conoscevate di questi splendidi uccelli marini. Qui di seguito vi proponiamo alcune delle tante curiosità sui pinguini, che forse conoscerete per la prima volta.
I pinguini sono uccelli marini che nonostante le ali non sono capaci di volare ma sono ottimi nuotatori. Esistono molte specie di pinguini, il più famoso è il pinguino imperatore protagonista anche di molti film. Ma vediamo quali altre sorprese ci riservano questi simpatici animali.
Il loro vero nome
Tutti noi li conosciamo con il nome di pinguini, ma in realtà questo non è il loro vero nome. Il nome corretto di questi uccelli marini è Sfeniscidi. Quest’ultimo deriva dal nome della loro unica famiglia dell’ordine degli Sphenisciformes. Il nome pinguino probabilmente gli è stato dato per la sua somiglianza ad un altro uccello estinto, il Pinguinus impennis, insediatosi nell’oceano Atlantico.
Due giornate dedicate ai pinguini
Esiste la giornata Mondiale del gatto e la giornata Internazonale del cane, ma esistono ben due giorni dedicati ai nostri amici pinguini. Il primo si festeggia il 20 Gennaio ed è la Giornata di sensibilizzazione sui pinguini ed il secondo giorno dedicato all’uccello marino è il 25 Aprile la Giornata Mondiale dei pinguini.
La specie più grande e quella più piccola
Tra le tante specie di pinguini c’è il pinguino imperatore che è considerato il pinguino più grande e può raggiungere un’altezza di 115 cm e pesare anche 40 kg. Esiste però anche una specie di pinguino più piccolo, chiamato pinguino minore blu che è alto solo 33 cm e può pesare fino a 1 kg.
A 40 km orari sott’acqua
Come abbiamo specificato in precedenza i pinguini sono uccelli marini che non volano ma che nuotano benissimo. Infatti sono capaci, grazie alle loro ali che con l’evoluzione sono diventate pinne, di raggiungere addirittura 40 km/h. Inoltre il loro stile di nuoto somiglia molto a quello dei delfini.
Non tutti i pinguini vivono nei ghiacci
Quando si parla di pinguini pensiamo tutti che vivono solo nei ghiacci dell’Antartide, ma invece non è così. Esistono pinguini che vivono in un ambiente tropicale come le isole Snares, a sud della Nuova Zelanda. Questa specie di pinguini fa il nido sotto gli alberi, scavando delle buche nel terreno e mettendo come fondo foglie ed erba.
I maschi tengono le uova
I maschi devono tenere l’uovo tra le gambe per 65 giorni, il tempo che ci mette la femmina per tornare e sfamare il cucciolo che nascerà. Durante questo tempo il maschio deve camminare faticosamente con l’uovo tra i piedi senza nemmeno nutrirsi, per evitare che esso cada sul suolo gelido e si ghiacci.
Il loro corpo
I pinguini presentano un corpo tozzo avvolto da uno strato di grasso che viene utilizzato dall’animale sia per proteggersi dal freddo sia come riserva per il cibo. Infatti il pinguino imperatore può restare a digiuno persino per 120 giorni.
Il colore del pinguino
Vi siete mai chiesti perché i pinguini sono bianchi e neri? Possiamo dirvi che il loro piumaggio bianco e nero è utile per mimetizzarsi mentre nuotano. Infatti il nero sulla schiena dall’alto è difficile da vedere in quanto si fonde con le oscure profondità dell’oceano. Mentre il bianco sulla parte anteriore vista dal basso sembra il riflesso del sole sulla superficie dell’acqua.
I pinguini starnutiscono
Mentre cercano il cibo in acqua questi uccelli marini ingeriscono molta acqua di mare. Ma grazie alla ghiandola sopraorbitale, che è posta dietro agli occhi, si ha un filtraggio dell’acqua salata dal flusso sanguigno in modo tale da essere espulsa attraverso il becco o gli starnuti del pinguino.
Cambiano le piume
Come tutti gli uccelli anche i pinguini sostituiscono le loro piume. Ma a differenza degli essi che cambiano solo alcune piume alla volta, i pinguini le sostituiscono tutti in una volta, trascorrendo 2-3 settimane a terra subendo la cosiddetta catastrofe moltitudine.
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M.D.
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