Vorresti conoscere tutte le curiosità sul Laika russo-europeo? Tutti i segreti di questa razza così lontana dalle nostre zone.
Non si potrà mai dire di conoscere bene una razza se non se ne conoscono i segreti: ecco perché è interessante scoprire la curiosità sul Laika russo-europeo, un esemplare tanto lontano dalle nostre zone e con caratteristiche davvero particolari. Uno sguardo d’insieme sulla sua storia, il suo nome e tutti i segreti su questi esemplare.
In patria è famoso come ‘Russko-Evropeĭskaya Láĭka’ e indica sempre lo stesso cane da caccia originario delle due zone, Europa e Russia, contenute appunto nel suo nome. Come due razze che hanno nomi molto simili ma appartenenti a due zone diverse, questo esemplare appartiene al gruppo degli Spitz.
Infatti pare che il suo numero di razza corrisponda al 304, seguito dal 305 del Laika della Siberia orientale e il 306 del Laika della Siberia occidentale. Il nome attuale ha racchiuso tutte le linee degli esemplari tipici delle zone: Udmurtia, Moscow, Arkhangelsk, Komi, Tver, Yaroslavl.
Da dove inizia la storia del Laika russo-europeo? Sicuramente in un paesaggio innevato, con boschi e larghe aree verdi con rigide temperature. Infatti il folto sottopelo di questo cane lo rende perfetto a sopportare le basse temperature, tanto che quelle calde gli risultano intollerabili.
La sua storia è una storia di caccia: il primo allevamento infatti fu opera dell’Istituto di ricerca sindacale per l’industria della caccia, che si trova nella provincia di Kalinin. Dai suoi probabili genitori, il Cane da Pastore del Caucaso e un Laika finlandese, ha inizio la sua storia.
Nella prima registrazione di cani nordici con le orecchie a punta, pubblicata da A.A.Shirinsky-Shikhmatov in ‘Album di cani-Laika nordici da slitta’ del 1895, si nominavano i due primi cani della razza, Cheremis e Zyriansky Laika. L’esemplare odierno è stato ottenuto però con un allevamento altamente selettivo.
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Come fare se ne volessimo adottare uno? Lo diciamo subito: è praticamente impossibile stabilire un costo per questo esemplare, poiché si tratta di un cane rarissimo nelle nostre zone (d’altra parte il clima non sarebbe favorevole alla sua sopravvivenza).
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Non ve ne sono abbastanza di esemplari per poterne fare una stima né si conoscono allevamenti specializzati in questa razza. L’unica soluzione sarebbe quella di recarsi in patria, dove è di certo più frequente avvistarne uno.
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