Quali sono le curiosità sul Komondor che ancora non conosci? Tutto quello che c’è da sapere su questa razza canina così poco nota.
Talvolta conoscere la storia di un cane può aiutarci a scoprire di più sul suo carattere e le sue inclinazioni, informazioni fondamentali per chi ha intenzione di adottarne uno, specie se si tratta di un esemplare così poco diffuso nelle nostre zone. Ecco dunque una serie di curiosità sul Komondor che dovresti conoscere dal nome alle origini alle info pratiche per averne uno.
Mai come in questo caso potremmo affermare che nome fu più ‘azzeccato’: infatti è proprio nel nome di questa razza che si evidenzia la sua caratteristica principale, che riguarda ovviamente il suo pelo. Il nome infatti sta a significare ‘cane mocio’, come lo strumento a corde adatto alla pulizia dei pavimenti, che è piuttosto frequente nelle nostre case.
Naturalmente non ha alcuna accezione offensiva o negativa, fin dalle origini, quando i primi esemplari furono avvistati nelle pianure dei Carpazi come fedeli compagni di lavoro dei pastori magiari. Altri soprannomi che si è guadagnato, sempre grazie al suo pelo, sono: ‘cane rasta’ e ‘cane pecora’.
Per quanto simpatico nell’aspetto, si tratta di un cane che preferisce quasi sempre il lavoro al gioco, probabilmente perché abituato fin dal principio ad essere impiegato come cane da pastore, che dai Paesi asiatici giunse in Ungheria sul finire dell’XI secolo.
Sebbene lì fosse molto popolare, ebbe un periodi di declino che mise in crisi le razza Komondor nel corso della Seconda Guerra Mondiale. Fu proprio la dedizione degli appassionati sia in Ungheria sia all’estero a salvare i pochi esemplari rimasti e a far rinascere la razza, fino al riconoscimento ufficiale nel 1954.
Pare che sotto gli Unni fosse già un cane da pastore, ma anche utilizzato come cane da combattimento; nel 1500 invece iniziò ad essere impiegato per badare a bovini e ovini. Inoltre sembra che da questa razza discenda quella dei cani del Tibet.
Potrebbe interessarti anche: Scopri perché adottare un Komondor: pro, contro e padrone ideale per questa razza
Sebbene il primo consiglio sia sempre quello di fare prima una ‘passeggiata’ in un canile della zona per adottare un esemplare abbandonato, per chi volesse comprare un esemplare di questa razza la somma potrebbe aggirarsi intorno ai 1200 euro fino a un massimo di 1600 euro.
Potrebbe interessarti anche: Scopri le malattie più comuni del Komondor: quali sono e come si curano
Il mantenimento mensile tra alimentazione del Komondor e la cura del suo pelo si aggira intorno ai 70 euro di spesa. Non si hanno informazioni dettagliate su dove si potrebbero trovare esemplari disponibili ma di certo in patria saranno più che frequenti rispetto alle nostre zone.
Prima di lasciarsi trasportare dalla voglia di prendere il tuo amico felino in braccio, ci…
Chiunque abbia mai avuto un cane o un gatto sa benissimo quanto solo il pensiero…
Il chiurlottello rischia l'estinzione a causa dell'attività antropica: ecco le informazioni su questo volatile particolare.…