Dobermann: qualche cenno sul suo addestramento
Trattandosi di un cane molto dinamico, agile e per niente pantofolaio, non è adatto a padroni che amano stare in casa a godersi il ‘dolce far niente’. Ciò non significa che non riesca ad adattarsi alla vita da appartamento, ma di certo non disdegnerà una corsa all’aria aperta, sempre in compagnia del suo umano preferito, è ovvio.
Addestrarlo non sarà un gioco da ragazzi, ma è fondamentale non utilizzare mai la forza o la violenza: questo potrebbe aizzare il cane, indispettirlo e anche scatenare in lui reazioni furibonde. Non a caso infatti determinati addestramenti lo hanno fatto diventare uno dei cani più scelti per la lotta.
Meglio insegnargli ad obbedire ma attraverso la formula del gioco, come se anche il rispettare ed eseguire i comandi facesse parte di un momento ludico da vivere insieme al suo padrone. Come già detto, bisogna abituarlo a stare a contatto con gli altri animali e con gli esseri umani.
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Curiosità sul Dobermann: falsi miti e leggende
E’ probabile che la cattiva (e immeritata) fama di cui gode questa razza, sia frutto delle impressioni che ne ebbero i primi uomini che ne entrarono a contatto: quando il guardiano doveva costringere qualcuno a pagare le tasse, è probabile che utilizzasse il Dobermann non solo per difesa personale ma anche per i suoi modi ‘convincenti’. Insomma è probabile che questi ultimi, sentendosi minacciati dal cane, ne abbiano fatto una pessima descrizione fin da subito.
Col tempo poi le leggende sulla razza sono arrivate a sfiorare quasi il fantascientifico: si diceva che questo cane avesse il cervello di dimensioni abnormi e che, crescendo, avrebbe premuto sulla calotta cranica, fino a far impazzire lo stesso animale.
Fin dal principio dunque le leggende e i falsi miti su di lui si sono moltiplicati, alimentati anche da padroni senza scrupoli che addestrano questi esemplari per combattere contro altri cani e non solo. Il Dobermann non è assolutamente un cane aggressivo o che cerca la lotta: è un cane da difesa e si sentirà sempre in dovere di proteggere i suoi cari, quando se ne presenterà la necessità. Ma non fatevi ingannare sulle storie che si raccontano su di lui: provare per credere!
Francesca Ciardiello