Tutte le curiosità sul Bracco d’Auvergne: dove inizia la sua storia, il suo nome e tutti i segreti di questa affascinante razza canina.
Non si conosce davvero bene una razza se prima non si è ‘scavato’ nella sua storia, alla ricerca delle sue origini, del nome e di tutte le altre informazioni utili che possono aiutarci a capire com’è fatto un esemplare canino. Queste sono le curiosità sul Bracco d’Auvergne che andremo a raccontare: tutto ciò che vorresti sapere su questa razza di cane.
Noto anche come ‘Blu d’Alvernia’ (o ‘Bracco blu’), questo esemplare prende il nome, come spesso accade, dalla regione di appartenenza. Siamo in Francia, nella storia sezione dell’Alvernia, nella zona montuosa della nazione.
Altro nome con cui è noto, specialmente nella sua regione e in America, è ‘Auvergne Pointer’, che ne mette in risalto soprattutto le doti di cane da ferma. Non a caso è stato inserito nel Gruppo 7 della classificazione FCI ma solo nel 2004.
Come previsto nel nome, la sua storia inizia probabilmente sotto il dominio francese, il Bracco d’Auvergne è stato forse importato dai cavalieri di Malta al ritorno in patria, dopo lo scioglimento dell’ordine stesso, deciso da Napoleone Bonaparte.
Ha una storia di almeno 200 anni dunque e i suoi avi sono stati sicuramente dei cacciatori, dei bracchi. I Cavalieri di Malta avevano il quasi totale monopolio della regione dell’Alvernia e ‘si servivano’ dei cani cacciatori per le loro operazioni in quelle regioni montuose. Si pensa che fossero dunque originari di quel luogo ma che alcune femmine della specie siano state fatte accoppiare con dei Pointer inglesi successivamente.
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Averne uno non sarà affatto semplice: infatti è un esemplare poco diffuso in Europa e molto di più in Canada, USA e Libano. Quindi è ovvio che il suo prezzo non sia proprio ‘a buon mercato’: si parla infatti di una cifra che oscilla dai 600 euro ai 1200 euro.
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Il segreto del successo di questo cane, soprattutto nelle operazioni di caccia, è dovuto alla sua vista e alla sua velocità: per fortuna la sua indole da cacciatore non lo porta però ad essere distaccato dal suo padrone e dal resto della famiglia. Il fatto di essere anche un ottimo cane da compagnia è uno dei tanti motivi per cui si pensa di adottare un Bracco d’Auvergne come animale domestico.
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