Non lo avevate mai visto prima e volete saperne qualcosa in più? Tutte le curiosità sul Billy dal nome alle sue origini.
E’ un cane davvero molto particolare e si sa poco su di lui, forse perché se ne vedono davvero pochi in giro. Ma allora da dove viene? Da dove deriva il suo nome? Queste sono solo alcune delle curiosità sul Billy che andremo a scoprire. Alla fine dell’articolo potrebbe esserne conquistati e andare alla ricerca di questo prezioso (e quasi introvabile) segugio.
In effetti se ne vedessimo un giro potremmo riconoscerlo poiché è abbastanza raro: si tratta di un cane alto ed elegante, con un fisico lungo e slanciato.
Il suo pelo duro e corto, spesso bianco o macchiato con un leggero color limone, ricopre un dorso arcuato e un fisico longilineo.
Magro ma non troppo! La sua muscolatura è ben definita, soprattutto nelle zampe: quelle anteriori sono più forti di quelle posteriori.
Chi sono i ‘genitori’ del Billy? Potremmo dire che in pratica le razze che si sono incrociate per dare alla luce il Billy non esistono più: si tratta del Céris e probabilmente del Montaimboeuf e il Larye.
Il fautore di questa razza, il cinofilo Hublot du Rivault, aveva come obiettivo quello di proseguire la razza dei chiens blanc du Roy, i cani appunto di Luigi XIV e Francesco I.
Originario del comune di Poitou in Francia è un cane da caccia, in particolare specializzato nella caccia al capriolo, che cerca di catturare allertando il padrone col suo continuo abbaiare.
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Dato che si tratta di un cane tuttora molto difficile da reperire, il suo costo sale rispetto a molti altri esemplari. Infatti il prezzo di partenza solitamente si aggira intorno ai 1000 euro di base fino ad arrivare anche a cifre ben più alte.
Per mantenerlo le spese sono comunque notevoli, se consideriamo l’alimentazione del Billy e anche per le visite mediche: il costo si aggira intorno ai 40 euro mensili.
Se c’è una cosa su cui si va a risparmiare però è la cura del pelo del Billy che, dato il manto corto e duro, non avrà bisogno di trattamenti particolari. Stesso discorso per il suo stato di salute, che tutto sommato è regolare e stabile, poiché non soffre di particolari malattie ereditarie.
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Non è adatto come cane da guardia, poiché molto socievole: ma questa voglia di stare insieme a grandi e soprattutto ai bambini, lo rende un perfetto compagno di giochi.
Cosa non dovreste mai chiedergli? Di stare fermo o ‘costretto’ tra le quattro mura domestiche: ha bisogno di uscire e di fare attività all’aria aperta, in particolare la campagna.
Inoltre sebbene non abbia particolari patologie genetiche, il fatto che i suoi antenati siano ormai praticamente scomparsi, rende molto più difficile ‘ricostruire’ una sorta di storia dei suoi problemi di salute.
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Antonio D’Agostino
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