Curiosità sul Bichon a poil frisé: storia, origini e particolari di questa razza

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By Antonio D

Cani, Curiosita

Credete di sapere proprio tutto su questo batuffolo bianco, noto col nome di Bichon a poil frisé? Tutto quello che c’è da scoprire su questo esemplare.

Curiosità sul Bichon a poil frisé
(Foto Pixabay)

Non è di certo un cane che passa inosservato, forse anche perché se ne vedono ancora pochi in giro: da dove viene, qual è la sua storia e che particolarità ha questa razza? Queste sono solo alcune delle curiosità sul Bichon a poil frisé, dalle origini molto antiche e nobiliari, che ancora oggi fa ‘girare la testa’ a molti padroni: vediamo perché è così speciale.

Bichon a poil frisé: un po’ della sua storia

A vederlo giocherellone e spensierato non si direbbe forse che è stato uno dei cani più apprezzati negli ambienti altolocati, eppure è proprio così. Pare infatti che le dame francesi del 700 e dell’800 amassero circondarsi di questi batuffoli bianchi, più simili a peluche che a cani.

Adottare un Bichon a poil frisé
(Foto Pinterest- Bichon Maltes)

Sulle sue origini però vi sono ancora tante ombre: c’è chi sostiene che discenda dall’italiano Bolognese, chi lo vuole natio della Francia e chi invece pensa che abbia un passato spagnolo. Fatto sta che pare non ci si discosti mai molto dal territorio attorno al Mar Mediterraneo, dove avvenivano scambi commerciali… anche di cani appunto.

Infatti già nel 600-300 a.C. pare che questi cani fossero ‘barattato’ dai commercianti, fino a raggiungere ambienti ben più raffinati ed altolocati. La sua storia però non è stata solo un’ascesa: infatti nell’Ottocento pare avesse perso prestigio, per poi tornare in auge negli anni ’30 del Novecento.

Bichon a Poil frisé: curiosità e segreti

Ha in comune col Barboncino non solo un passato aristocratico ma anche il nome: ‘Bichon’ infatti è un’abbreviazione di ‘Barbichon’ ovvero ‘Barbone’.

Alimentazione del Bichon à poil frisé
(Foto Google Images)

Ed è proprio nel nome che forse era scritto il suo destino: come un senzatetto infatti si è ritrovato in mezzo a una strada, proprio dopo aver vissuto lustri e popolarità. Pare fosse diventato un cane da strada e utilizzato dagli artisti di strada per i loro spettacoli circensi. Ma come una fenice che risorge dalle sue ceneri, eccolo riapparire negli anni ’30 del Novecento di nuovo tra i nobili.

E’ un cane molto bello e dunque spesso lo si fa gareggiare anche nei saloni di bellezza canini: nelle esposizioni infatti può presentarsi sia toelettato sia col pelo al naturale. Una delle sue particolarità è appunto il manto, e il suo padrone sa bene quanto è impegnativa la cura del pelo del Bichon à poil frisé.

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I particolari su questa razza

Appartenente ufficialmente al gruppo 9 della classificazione FCI, quello dei ‘cani da compagnia’, questa razza è particolarmente adatta alla vita d’appartamento e agli esseri umani sia grandi che piccoli.

Della stessa famiglia fanno parte: il Bichon Havanais, il Maltese, il Bolognese e il Coton de Tulear. Quest’ultimo, proprio come il Bichon a poil frisé, probabilmente viene dalle Canarie ed è lui quello che potrebbe essere il ‘padre’ di questa razza.

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Curiosità sul Bichon a poil frisé: abilità e prezzo

Di certo non basa tutto il suo fascino sulla bellezza esteriore, ma ama mettersi in mostra anche per le sue abilità fisiche (merito del suo passato circense?). Sarà in grado di imparare una serie di esercizi anche molto complicati, sia per mettersi al centro dell’attenzione sia per compiacere il suo amato padrone.

Malattie più comuni del Bichon a poil frisé
(Foto Google Images)

Da una parte però le sue dimensioni ridotte e con una struttura fisica esile, non gli è permesso fare chissà quali acrobazie. Inoltre sono proprio le sue dimensioni a farlo sentire spesso insicuro, soprattutto nei confronti dei cani di stazza maggiore.

Se vuoi accoglierne uno in casa affinché diventi un componente della tua famiglia, il suo prezzo si aggira intorno ai 700 euro: facciamo attenzione a fidarci solo di allevatori seri e responsabili, che sapranno dirci tutto sulla sua storia genetica.

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Antonio D’Agostino

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