Curiosità sul Bassotto: nome, razze, origini, fatti e cosa assolutamente sapere

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By Francesca Ciardiello

Cani, Curiosita

Questa razza non ha segreti per voi e credete di sapere tutte le curiosità sul Bassotto? Fatti più o meno noti su questo simpatico esemplare canino.

Curiosità sul Bassotto
(Foto Pixabay)

Simpatico e apparentemente goffo nel fisico, questo cane conserva uno spirito agile ed avventuriero, ma le novità non sono finite qui: quali sono tutte le curiosità sul Bassotto da conoscere? Tutto ciò che c’è da sapere sulla storia, il nome e le particolarità più o meno note di questo esemplare canino, a partire dalla varietà di razze in circolazione e delle loro differenze.

Curiosità sul Bassotto: un nome per più razze

Se è noto anche con il nome esterofilo ‘Dachshund’ o ‘Teckel’, in realtà esistono in natura diversi tipi di Bassotto, che si differenziano in base a tre categorie: dimensioni, colore e tipologia del pelo.

Adottare un Bassotto
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Per dimensioni non si intenda l’altezza al garrese, bensì della circonferenza del torace che caratterizza il Bassotto Standard (35 cm), Nano (poco più di 30 cm) e Kaninchen (non oltre i 30 cm).

Per quanto riguarda il colore del manto la scelta è piuttosto ampia tra: colore unico (tra fulvo, giallo, rosso scuro e altri colori più scuri), bicolore (su un fondo scuro si stagliano macchie di diverso colore), tigrato (o arlecchino, con un fondo scuro e macchie più chiare), a ‘foglia secca’ (per via delle varie tonalità di marrone) e infine ‘cinghiale’ (grigio nero o altre sfumature di due colori simili).

Infine anche la composizione stessa del suo manto può costituire una importante variante nella scelta del tipo preferito di questa razza, infatti ne abbiamo: a pelo lungo, corto e duro (o ruvido). Questi diversi tipi di manto infatti prevedono una differente cura del pelo del Bassotto: facciamoci consigliare dall’esperto prima di iniziare le operazioni di toelettatura e stripping per il nostro cagnolone.

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Curiosità sul Bassotto: la storia e le origini

Riuscireste mai a credere che uno dei cani più famosi al mondo e dei film di animazione Disney è in realtà frutto di una mutazione genetica nota come ‘Bassettismo’? Detto così, potrebbe anche sembrare una sorta di ‘errore’ di laboratorio: invece pare che questa razza (probabilmente nata in Germania) abbia riscosso enorme successo fin dalle origini.

Curiosità sul Bassotto
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Dal nome di Bassotto Tedesco si possono dedurre le sue origini, ma il primo club ufficiale di questa razza fu fondato solo nel 1888, quando anche in Inghilterra si iniziarono ad apprezzare le doti di questo cane particolare dalle zampe piccole rispetto al resto del corpo.

Pare che proprio in Gran Bretagna si clonò il primo esemplare, ad opera dell’azienda Sooam Biotech e che la stessa regina Vittoria fosse davvero innamorata di questa razza. E’ probabilmente che ai ranghi alti se ne apprezzavano l’intelligenza e le doti come animale da compagnia. Il suo nome divenne tanto popolare da essere scelta come mascotte olimpica nei giochi del 1972: una vera soddisfazione per questo piccoletto!

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Le attenzioni particolari per un Bassotto

Oltre ad essere un gran giocherellone questo cane ha proprio l’esigenza di uno stile di vita molto attivo, per evitare che possa ingrassare e il peso gravare sulle estremità già così ‘sproporzionate’ rispetto al resto del corpo.

Alimentazione del Bassotto
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Questa razza infatti dovrà seguire una dieta molto equilibrata, con un’alimentazione del Bassotto ragionata sia nella scelta degli alimenti sia nelle porzioni: un aumento eccessivo del peso infatti comporterebbe problemi di obesità e articolari.

Non è un cane fragile in realtà, tanto è vero che è tra i più longevi al mondo, tuttavia ci sono alcune malattie comuni nel Bassotto che sono ereditarie o a cui pare facilmente soggetto.

Infine per completare il discorso sul suo tempo libero, non può mancare un accenno ai suoi giochi preferiti: il momento ludico infatti è molto importante per fargli fare del movimento e per un’attività fisica costante.

Tra i suoi giochi prediletti vi è sicuramente: la pallina, ma anche il freesbe o altri giocattoli che emettono suoni; quando invece sta in casa e non ha bisogno di correre e saltare andranno benissimo anche il Kong (cos’ come altri giochi di intelligenza) o un semplice peluche da spupazzare, magari quando non ci siamo per tenerlo impegnato durante la nostra assenza.

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Francesca Ciardiello

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