Conosci tutte le curiosità sull’Alpenlaendische dachsbracke? Scopri tutto quello che c’è da sapere su questa razza, dal nome alla storia.
Il suo carattere dinamico e vitale vi ha conquistati? Certo, ma credete di conoscere proprio tutte le curiosità sull’Alpenlaendische dachsbracke? Ecco tutto quello che c’è da sapere su questa razza dal nome che le è stato assegnato, la sua storia e le sue origini, oltre a informazioni utili come prezzo e allevamento.
Il suo nome forse può sicuramente darci qualche indicazione in più sulle sue origini: un luogo ricco di spazi verdi e aria pulita, posti ideali per far correre e ‘allenare’ un cane da caccia come lui.
Non è sicuramente semplice da pronunciare (e neppure da scrivere): ‘Alpenlaendische‘ significa ‘delle zone alpine’, la sua zona di origine. E la parola ‘Dachsbracke’? Due possono essere le possibili spiegazioni.
La prima prevede l’unione delle parole ‘Dachs’ e ‘Bracke’, ovvero un segugio tasso, per la somiglianza con gli appiombi del mustelide. La seconda spiegazione plausibile si fonda sulla parola ‘Dachshund’, che significa ‘Bassotto‘ proprio a sottolineare la somiglianza tra le due razze canine.
Tracce della sua presenza sono state addirittura ritrovate nei graffiti di epoca romano-gallica, che lo mostrano impegnato nella sua attività preferita, quella della caccia al cinghiale appunto.
Così infatti pare sia diventato famoso: nonostante le sue dimensioni contenute, questo esemplare non si è mai fermato davanti a prede più grosse come appunto cinghiali o cervi.
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Con un salto temporale notevole, pare che l’Alpenlaendische dachsbracke nella prima metà del 1800 sia stato selezionato dai cacciatori, che cercavano appunto di coniugare abilità e velocità nella caccia di animali sia grandi sia più piccoli.
Tra il 1881 e il 1885 fu proprio il principe Rodolphe di Habsbourg (d’Asburgo) a concedere la presenza di questa razza nelle battute di caccia in Turchia e in Egitto. Solo nel 1975 il nome ‘Alpenlaendische dachsbracke’ entrò ufficialmente nella classificazione canina FCI.
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Al giorno d’oggi però non si apprezzano solo le sue doti da cacciatore ma anche quelle come ‘animale’ da compagnia. Molto affettuoso con tutti i membri della famiglia, soprattutto i più piccoli che hanno sempre tanta energia e voglia di giocare, l’Alpenlaendische dachsbracke si dimostra anche molto affettuoso.
Ovviamente ha delle esigenze (dall’alimentazione ideale alla cura del pelo) di spazio e di attività fisica, che un padrone anziano non è in grado di soddisfare.
Infine il prezzo di un esemplare del genere si aggira intorno ai 500 euro: è un cane molto richiesto, quindi non sarà così facile averne uno.
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Antonio D’Agostino
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