Vi siete innamorati del suo aspetto ma non sapete nulla su di lui? Tutte le curiosità sull’Alaskan Malamute dal nome alle origini e tanto altro ancora.
Da dove deriva il suo nome? E sta ad indicare proprio le sue origini? Queste sono alcune delle curiosità sull’Alaskan Malamute che andremo a scoprire in questo articolo. Somiglia molto ad un altro esemplare ma i padroni li descrivono molto diversi caratterialmente. Scopriremo da dove viene e quali sono le sue origini, fino ad informazioni su eventuali allevamenti e prezzi: eccoli tutti!
Per molti sono esattamente identici e in effetti a prima vista sembra così, ma i due si differenziano sia nella struttura del corpo sia nelle dimensioni: l’Alaskan Malamute è infatti molto più grosso e massiccio del Siberian Husky, che però compensa in muscolatura.
La testa di entrambi ricorda quella del lupo primitivo e anche le loro origini nordiche li accomunano: si tratta infatti di due esemplari che provengono da posti gelidi. Uno dalla Alaska e l’altro dalla Russia. Infine anche negli impieghi sono diversi: il primo trasporta carichi pesanti, l’altro invece, potendo contare su un fisico più slanciato e veloce, aiuta nel trasporto di esseri umani.
Non è solo un cane di taglia media, ma anche molto prestante e muscoloso (non a caso viene utilizzato nei trasporti pesanti); ance nelle dimensioni appare piuttosto imponente: circa 60 cm di altezza per un peso di circa 36 kg.
La vera particolarità però è nel manto, strumento indispensabile per il suo effetto ‘a trapunta’, cioè ritto e duro, con un fitto sotto-pelo. Nei colori oscilla tra il grigio e il nero, ma alcuni hanno anche delle sfumature marroncine e rossastre (tranne che per alcuni punti come muso, zampe e ventre, che restano bianche).
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Da dove viene l’Alaskan Malamute? Pare che le prime selezioni di questo esemplare siano state fatte all’interno della tribù eschimese Inuit Mahlemiut. Il luogo di origine era Kotzebue Sound, in Alaska che nel 1867 passò dall’essere un possedimento russo a uno americano.
I primi esemplari venivano utilizzati nelle gare di Sled Dog, ma la vera fama degli Alaskan Malamute si deve all’idea di Eva Seeley, una insegnante del Massachussets, che pensò di usare questa razza come attrazione principale del carnevale della sua città nel 1923.
Affascinati dalle caratteristiche di questo cane, l’esploratore Byrd pensò di portarli in Antartide; in seguito la stessa razza fu impiegata nel secondo conflitto mondiale, lavorando per l’esercito americano, dove rischia di sparire.
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Questa razza, appartenente al gruppo 5 della classificazione FCI, quella degli Spitz, non è per niente diffusa quindi per averne un esemplare bisognerà pagare parecchio.
Pare infatti che il prezzo oscilli tra i 900 e i 1500 euro: conviene sempre affidarsi agli specialisti del settore nella scelta e affidarsi a chi è in grado di fornirvi un pedigree dell’animale.
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Antonio D’Agostino
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