Sono tante le curiosità sull’Alaskan Klee Kais. È interessante conoscere le origini, la storia e le particolarità di questa razza di cane.
Pensando ad un cane sveglio, vispo, intelligente quanto testardo e di piccola taglia ecco che intendiamo l’Alaskan Klee Kais. Non in ultimo coccolone ma territoriale, l’Alaskan Klee Kais ha davvero tante curiosità. È interessante sapere delle origini, storia e particolarità di questa razza di cane.
Questa razza di cane è relativamente giovane, ma di certo le sue caratteristiche la rendono unica e particolare.
L’Alaskan Klee Kais è un cagnolino tutto pepe e, nonostante la sua razza abbia origini recenti, conserva tutte le caratteristiche dei suoi antenati.
La sua storia nasce da una signora che, negli anni ‘70 in Alaska, adottò un cucciolo di Husky: le sue dimensioni erano più ridotte del normale ma questo non la distolse dall’innamorsene.
La signora Linda Spurli, amante sia della razza Siberian Husky che di quella Alaskan Husky, iniziò a far incrociare proprio questi cani con i piccoli Schipperkee e Spitz Americano.
Ne derivò un cane che risultava un concentrato di forza, testardaggine ed eleganza dell’Husky ed allegria, vitalità ed energia degli altri due.
Fu così che nacque l’Alaskan Klee Kais, riconosciuta come razza canina solo nel 1997 dall’America Kennel Club ma non ancora dall’ENCI o dalla FCI.
All’inizio il nome era solo “Klee Kais” (“cagnolino” nella lingua eschimo aleutina) e poi nel 1995 fu aggiunto “Alaskan”.
Oggi è una di quelle razze di cani rare; gli allevamenti più accreditati si trovano in Giappone e mirano a conservare le caratteristiche miste originali di questo cane.
Sostanzialmente nel suo genoma conserva sia l’istinto predatorio dello Spitz Americano che la bellezza ed i colori tipici dell’Husky.
Ha un temperamento particolare, allegro ma anche diffidente con gli estranei: sarebbe un ottimo antifurto col suo abbaiare.
Non si direbbe, ma ha un bel caratterino: sarebbe capacissimo di mettere i piedi in testa a chiunque in casa se non gli venisse reso chiaro chi comanda.
E molte volte è come se cercasse appositamente la sfida col suo padrone: lo mette alla prova, è intelligentissimo e cerca di capire come misurarsi.
Non è un caso se tendenzialmente è portato a non seguire con piacere le regole che gli venissero date.
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La prima cosa che salta all’occhio dell’Alaskan Klee Kais, oltre ai colori simili all’Husky, è la frequente presenza di eterocromia in questa razza di cane.
I suoi occhioni furbetti e di due colori diversi rendono la sua espressione ancor più birichina, come potremmo dirgli di no?
Nonostante la sua statura è un attaccabrighe soprattutto con animali di piccola taglia: non solo come con i criceti, che vede sue possibili prede, ma anche con altri cani.
In effetti non tutte le razze di cani sarebbero compatibili con l’Alaskan Klee Kais e la cosa si estende anche ai gatti: sarebbe un continuo rincorrersi.
La tanta adrenalina, se non sfogata, potrebbe indurlo in ansia ed accentuare oltremodo la sua restia voglia di socializzare.
Anche con i bambini bisogna far attenzione: preferisce giocare con i più grandi, che abbiano maggior coscienza di come trattare un animale, in modo che non inducano stress nel cane e dunque pericolosi scatti d’ira.
È sempre consigliato supervisionare i momenti in cui dovessero giocare insieme: il cane deve avere in casa un punto fermo che sia anche in grado di prevenire situazioni di sue possibili agitazioni.
Chi volesse adottare un Alaskan Klee Kais deve tener presente che non potrebbe cavarsela portandolo due volte al giorno a fare il giro dell’isolato.
Sebbene sia piccolo di statura ha bisogno di sfogarsi: l’ideale sarebbe in un’attività fisica col proprio padrone o in giochi di Agility Dog.
È un cagnolino che darebbe molte soddisfazioni: quando capisce chi comanda è capace di legarsi fino alla morte a quello che riconosce il suo padrone.
Anche da anziano la sua mente resta sempre attiva: perchè non si trasformi troppo in pantofolaio potremmo usare dei giochini di problem solving per cani per tenerlo attivo.
Non è facile stargli dietro ma nemmeno impossibile: una particolare accortezza va presa per la sua dieta; un Alaskan Klee Kais non può mangiare tutto.
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Ad ogni modo avremmo un cane senza dubbio non facile da educare, ma allo stesso tempo molto affettuoso e fedele.
Solo apparentemente è timido: se ce ne fosse la necessità sarebbe anche pronto a vestire i panni del suo antenato più grande e la tempra dello Schipperkee.
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S. A.
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