Tante sono le curiosità da sapere assolutamente su questa razza di cane. Quali sono le origini, la storia e le particolarità dell’Alano?
Aspetto potente ed elegante, collo lungo ed occhioni dolci sono le caratteristiche che più risaltano nell’Alano dei nostri giorni. Il suo attaccamento al padrone lo rende un ottimo cane da compagnia. Sono tante le curiosità sull’Alano. È interessante conoscere le origini, la storia e le particolarità di questa razza di cane.
L’Alano è un cane tanto grande quanto tenerone, ma le sue antiche origini sono anche quelle di un cane forte e combattente.
Presente già tra gli antichi Egizi come cane di grande taglia dal mantello Arlecchino, ne è stata trovata traccia poi in quei d’Oriente.
Gli orientali, infatti, amavano allevare cani grandi e forti che allo stesso tempo avessero eleganza e proporzioni nel corpo.
Gli avi dei Mastini Europei, infatti, derivarono proprio dall’allevamento di questi enormi cani usati anche come baratto dagli Assiri.
Questi cani dalla forte imponenza giunsero in Europa grazie agli Alani, un popolo nomade arrivato nel nostro continente dopo essersi staccato dagli Unni.
Erano detti Ishkuza (popolo errante), pastori dall’aria bellicosa la cui traccia risale a circa nel 600 a.C. che si accompagnavano a cani enormi: allo stesso tempo erano combattenti e veloci.
Erano dei molossoidi utilizzati sia per la caccia alla selvaggina che per quella alle grandi prede come cinghiali o cervi.
Gli esemplari che approdarono in Germania furono accuratamente adottati nelle sedi reali: alla corte dei principi questo cane veniva trattato da Re, assicurandosi anche un collare d’oro.
Non c’era, però, un nome preciso che potesse identificarlo: Dogo di Ulm, Grande Danese, Deutsche Dogge, e non solo, erano gli appellativi.
I tedeschi volevano ad ogni costo che questa razza di cane fosse identificata come germanica: nel 1877 fu scelto il nome di Deutsche Dogge da un’associazione di Berlino.
Fu nel 1888 che venne fondato il Deutsche Doggen Club, ma negli anni a seguire ci fu la diatriba tra chi riteneva fosse un cane di origine danese e chi tedesca.
In realtà l’appellativo di “Gran Danese” si riferiva semplicemente al fatto che questo cane fosse molto diffuso in Danimarca.
Nel 1920 venne ufficializzato il nome di “Alano” a questa razza di cane: in Italia nel 1970 fu fondata la SIA, Società Italiana Alani e da allora ne fu incrementato l’allevamento.
Dai vari incroci fatti in Germania, quindi, l’Alano di oggi ha sia le caratteristiche di un Mastino Tibetano che di un Levriero gigante.
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Dal colore del manto particolare, l’Alano da lontano appare una statua perfetta: eleganza, forza e nobiltà lo hanno denominato “L’Apollo dei cani”.
Riconosciuto tra i cani protagonisti dei cartoni animati col nome di Scooby-Doo, questo cane riesce ad entrare a pieno nel cuore di chi lo adotti.
Il cane più alto del mondo, riconosciuto dal Guinnes dei primati nel 2017, era proprio un Alano di nome Freddy: 1,75m per 70 chili di peso.
Questo cane arrivava a più di due metri di altezza in piedi sulle zampe posteriori, ma, mangiava circa un chilo e mezzo di cibo al giorno.
È ovvio che un cane di taglia gigante mangi tanto: c’è però bisogno di una dieta corretta per l’Alano, con alimenti che può mangiare ed altri che sarebbe meglio non dargli.
Lui divorerebbe tutto ciò che gli dessimo, ma occorre dargli delle regole per evitare che mangi troppo in fretta ed abbia una torsione allo stomaco.
Non si direbbe, ma ha una salute molto delicata: alla nascita non pesa nemmeno un chilo ma in 2-3 mesi arriva ad acquisirne anche venti.
Questo gli comporta uno sviluppo veloce del corpo, soprattutto di ossa ed articolazioni: la dieta del cane va integrata con della vitamina D e calcio per favorirne la crescita.
Non è un cane che resiste al freddo: anche in passato man mano lo hanno capito e, sia per questo motivo che per la sua bellezza statuaria, da cane da caccia e da combattimento lo hanno reso cane da compagnia.
Possono essere varie le malattie a cui è maggiormente predisposto l’Alano: una corretta prevenzione lo aiuterebbe.
Non è un cane particolarmente furbo, ma intelligentemente caparbio sì: non sarà strano ritrovarcelo a farci quasi le fusa mentre pian piano ci scansa dal divano per prendere il nostro posto.
Adottare un Alano significa adottare tutto il suo mondo, le sue esigenze ed il suo essere giocherellone anche quando potrebbe esagerare senza accorgersene.
Una sua particolarità di certo è quella di saper essere l’ombra del padrone: ritrovarselo a pancia all’aria sul proprio letto mentre finge di dormire è prassi.
Questo potrebbe portarlo a non sopportare che il padrone lo vizi di meno, perché magari si divide anche con altri animali in casa.
Non sarebbe aggressivo ma di certo un gelosone che metterebbe il muso: è socievole con tutti ma l’Alano con alcune razze di cane va più d’accordo che con altre.
Di certo basta tranquillizzarlo e non farlo mai sentire escluso. Una sua peculiarità, poi, è quella di imitare le persone a cui si è legato.
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Non stupiamoci se volesse sedersi a tavola con noi o guardare il nostro film alla televisione: è capace di donandoci amore infinito ma di certo la sua presenza in casa non passa mai inosservata.
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S. A.
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