Socializzare con il proprio cucciolo di cane non sempre è facile all’inizio, specialmente se si isola. Scopriamo i motivi e cosa fare.
Decidere di condurre nella nostra vita un dolce e piccolo pelosetto è un’emozione indescrivibile. Vederlo così piccolo e pensare che crescerà con noi ci fa ben sperare di aver trovato davvero il nostro migliore amico.
Crescendo al nostro fianco, imparerà sin dalla sua tenera età, a fidarsi di noi e ad affrontare al meglio, e soprattutto insieme, la nostra nuova vita. Si sentirà al sicuro e protetto nella sua nuova famiglia.
Ma tutto questo accade se il cucciolo che abbiamo appena adottato è incline alla compagnia degli altri. Infatti, ci sono alcuni casi in cui il cucciolo di cane non ama socializzare e tende ad isolarsi.
In queste situazioni dobbiamo essere bravi noi a rapire la sua fiducia, la sua attenzione, e a fargli capire che non deve avere nessun timore, perché con noi è al sicuro, pronti ad amarlo e a proteggerlo sempre.
Dunque, cosa fare? Come fare ad impedire che si isoli? Purtroppo possono essere tante le motivazioni che spingono il cucciolo di cane ad isolarsi. Ed imparare a comprenderle ci aiuterà a capire cosa fare per aiutarlo ad uscire dal suo “isolamento”.
Prima, però, di scoprire le cause scatenanti di questo suo atteggiamento propenso alla “chiusura” e alla “solitudine”, è bene fare una piccola premessa, e cioè scoprire quando avviene la prima socializzazione del cucciolo e cosa dobbiamo fare noi prima di condurlo a casa.
Non appena nato, i primi occhi che incrocia il cucciolo di cane sono senz’altro quelli della sua mamma. Ed è con lei che ha inizio il suo processo di socializzazione.
Si la mamma, è lei che aiuta il piccolo cucciolo a socializzare in tenera età, quasi istintivamente. Con il suo amore, con il contatto, con la condivisione dei giochi, anche con i suoi fratellini, sarà lei ad aiutarlo a fargli capire il senso di compagnia.
Grazie alla sua mamma e ai suoi fratellini, il cucciolo di cane si sentirà protetto e rispettato. Capirà cosa significa “famiglia” sviluppando dolcezza, affetto e condivisione.
Questo “processo di socializzazione” avviene generalmente nei primi due tre mesi di vita del cucciolo. Il quale, superata questa fase iniziale, sarà più indipendente, pronto a “salutare” la sua mamma e a condividere la sua vita con noi “umani”.
Infatti, l’adozione avviene quando il cucciolo di cane ha più di tre mesi, questo per evitare che subisca traumi (dovuti alla separazione con la mamma) e perché si ritiene sia più grande ed indipendente, pronto ad affrontare con il nostro aiuto la sua nuova vita.
Fondamentale però è abituare il cucciolo di cane alla nostra presenza. Come? Facile. Durante i primi mesi di vita del cucciolo, prima di poterlo condurre a casa con noi, è fondamentale avere un contatto con lui, andando a trovarlo e condividendo giochi.
In questo modo non solo imparerà a riconoscere la nostra figura ed il nostro odore, ma imparerà a fidarsi di noi. La separazione dalla mamma non sarà più così traumatica e una volta arrivato a casa si sentirà a proprio agio nella sua nuova famiglia.
Sembra facile, ma purtroppo alcune volte non è così. Infatti ci sono determinate situazioni in cui il cucciolo di cane appena adottato tende comunque ad isolarsi. Vediamo quali possono essere i motivi e cosa fare per aiutarlo a desiderare la nostra compagnia.
Solitamente siamo abituati all’idea che un cucciolo di cane sia amorevole e giocherellone, ma non sempre è così. Infatti, può capitarci di adottare un cucciolo scostante e poco incline a socializzare.
Abbiamo precedentemente analizzato che la prima socializzazione del cucciolo avviene con la mamma e i fratellini. Ma non sempre ciò lo conduce ad essere propenso alla compagnia e alla condivisione.
Infatti può capitare che, vuoi per il carattere che ancora non si è ben sviluppato o perché la mamma non è stata in grado di insegnargli nel modo giusto a socializzare, il cucciolo di cane risulta scostante con l’abitudine ad isolarsi sempre.
Ed ecco che tocca a noi aiutarlo, per evitare che cresca schivo se non addirittura aggressivo. Come? Innanzitutto non forzandolo, specialmente all’inizio, a socializzare con noi a tutti i costi.
E’ fondamentale nella prima fase di “adozione” concedergli il giusto tempo per abituarsi non solo alla sua nuova casa ma anche a noi e alle persone che la condividono con noi.
Successivamente, ma sempre in modo graduale, possiamo avvicinarci a lui proponendogli un gioco, oppure offrendogli un biscottino, ad esempio. In questo modo inizierà a fidarsi di noi e a non avere più timori.
Fatto questo, e notando che tende ad isolarsi meno, possiamo fargli fare conoscenza con gli altri membri della famiglia ed anche con altri cuccioli di cane (portandolo al parco, ad esempio).
In questo modo imparerà pian piano a prendere confidenza con tutti, si sentirà sicuro e tranquillo, e riuscirà a condividere giochi, tempo e l’ambiente che lo circonda, liberamente con tutti senza più isolarsi.
Proprio come accade nei bambini, anche un cucciolo può sentirsi non amato, tendendo ad isolarsi. Vediamo in quale circostanza.
Seppur l’amore che proviamo per il nostro cucciolo è smisurato, può capitare che lui non lo percepisca. Ed isolarsi è l’unico modo che ha per farcelo capire.
Le attenzioni, gli obblighi, le cure, soddisfare i suoi bisogni sono fondamentali per fargli capire che lo amiamo, dunque è bene prendersi il giusto tempo per colmarle tutte.
A volte però questo suo “pensiero negativo” non dipende direttamente da noi, ma subentra nel nostro cucciolo quando decidiamo di condurre nella nostra vita un nuovo pelosetto.
Poiché ancora un cucciolo, il nostro amico guarderà male l’arrivo del nuovo “fratellino”, pensando che non lo amiamo abbastanza e che vogliamo metterlo in secondo piano.
La gelosia, il sentirsi inferiore alla new entry esploderanno in lui, facendolo crollare in uno stato di solitudine profonda, ed inevitabilmente tenderà ad isolarsi.
Questo sentimento negativo, può far nascere nel nostro amico anche atteggiamenti aggressivi. E’ bene dunque, per evitare che il nostro cucciolo diventi non solo poco incline alla socializzazione ma anche aggressivo, adottare delle precauzioni.
Il primo consiglio che possiamo darvi è di condurre nella vostra casa un nuovo cucciolo di cane, quando il primo sarà grande abbastanza e più comprensivo verso questa nuova presenza.
Il secondo consiglio, se proprio ne vogliamo due di piccoli pelosetti, è di adottarli contemporaneamente. Così facendo inizieranno la loro nuova vita insieme, imparando a giocare spensieratamente e a “condividerci”.
Un’ultima raccomandazione: dare sempre lo stesso amore in egual modo ad entrambi.
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Il cucciolo di cane tende ad isolarsi o per carattere o perché si sente non amato, ma anche perché si sente trascurato.
Ebbene si, nonostante le premure della sua mamma (nei suoi primi giorni di vita) e il nostro amore incondizionato, il nostro cucciolo di cane può sentirsi trascurato. Ma come mai?
A volte questo suo atteggiamento è la risposta ad una nostra mancanza. O perché lo lasciamo spesso solo a casa, o perché le nostre attenzioni verso di lui sono sporadiche. Ed ecco che si isola per ripicca e non accetta la nostra compagnia perché non è abbastanza.
Infatti, il cucciolo di cane, proprio per la sua tenerissima età, necessita di attenzioni costanti ed intense. E quando questo non accade comincerà a pensare che lo stiamo trascurando, e di riflesso, per punirci, inizierà ad avere atteggiamenti non solo di chiusura con noi ma anche aggressivi.
Naturalmente non possiamo annullare tutta la nostra vita per badare al nostro cucciolo di cane, ma quel che possiamo fare è abituarlo alla possibilità che in casa starà anche da solo.
Inizialmente, proviamo ad uscire di casa anche solo per mezz’ora, e giorno dopo giorno aumentiamo il tempo della nostra assenza, ricordandoci sempre, una volta rientrati, di dargli attenzioni, un regalo magari.
E’ difficile e complicato, ma solo con costanza lo abitueremo a stare solo in casa e a rispettare le nostre necessità e abitudini. Eliminando le sue paure e i suoi isolamenti.
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Non sempre il cucciolo di cane si isola per le motivazioni che vi abbiamo precedentemente spiegato. Alcune volte può dipendere da un malessere fisico.
Purtroppo, qualche piccolo cucciolo quando sta male tende ad isolarsi, pensando che così facendo il dolore vada via presto, ed anche perché ha paura che la nostra compagnia possa farglielo aumentare (facendolo giocare, ad esempio).
Solitamente, quando proviamo ad avvicinarci, tende anche (istintivamente) ad essere aggressivo. E’ bene dunque comprendere cosa vuole comunicarci e come possiamo aiutarlo.
Come? Studiando il suo comportamento, provando a decifrare la natura del suo “disturbo” e condurlo dal veterinario, specialmente quando notiamo che l’isolamento e la sofferenza persistono.
Come abbiamo notato, sono varie le motivazioni che spingono un cucciolo di cane ad isolarsi, ma tante sono le attenzioni che possiamo dargli, per fargli desiderare la nostra compagnia.
Rossana Buccella
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