Nel pianeta Terra esistono animali di tutte le forme e dimensioni, ma i cuccioli più piccoli del mondo sono proprio dei minimei del mondo animale.
Cosa c’è nei bambini che li rende così carini? Sono forse i loro occhi, che sono enormi rispetto ai loro volti (quasi come quelli degli alieni, ma molto più languidi e teneri)? O sono le loro teste, che sono troppo grandi per i loro corpi (e questa cosa ci fa tanto ridere)? Magari sono le loro guance rosee e cicciottelle? O i loro piccoli menti che fanno sì che gli adulti si fissino su di loro?
La risposta non la conosciamo. Potrebbe essere, effettivamente, qualsiasi cosa. Magari siamo attirati da loro e istintivamente portati ad amarli e a prenderci cura di loro perché sono i nostri cuccioli, i piccoli della nostra specie.
Se ci pensiamo bene, però, questa spiegazione non può andare bene: noi ci sentiamo attratti quasi allo stesso modo da tutti gli animali microscopici, soprattutto se neonati, indifesi e un poco pelosetti.
Le creature del mondo animale possono avere dimensioni davvero enormi, come essere anche incredibilmente piccine. I cuccioli più piccoli del mondo, come ad esempio il piccolo opossum del miele, alla nascita hanno un peso addirittura inferiore a quello di una piuma.
I neonati della balena azzurra sono un sacco divertenti (letteralmente spassosi). Infatti, hanno proporzioni gigantesche, c’è da non credere quanto pesino: superano di qualche chilo il peso di una jeep. I cuccioli di balena battono facilmente la concorrenza nel grande mondo dei bambini nella varie specie, ma quando si tratta di cuccioli di piccole dimensioni non c’è spesa: la grande maggioranza delle volte, mini batte maxi (come Davide contro Golia, senza fionda e spada, ma con tanto charme).
Peso dopo peso (o oncia dopo oncia, a seconda dei casi), i cuccioli più piccoli del mondo animale lasciano tutti sbigottiti, soprattutto noi esseri umani, talmente catturati e stregati dalle cose microscopiche e carine.
Diamo uno sguardo a quali sono gli undici animali più microscopici quando nascono.
Il momento del parto di un marsupiale è decisamente una cosa folle, ma è anche uno dei più miracolosi nel regno selvaggio.
I piccoli canguri (li conosciamo come delle vere e proprie gioie) si muovono e si agitano per riuscire ad uscire dall’utero della madre per circa un mese.
Dopo questo periodo, riescono finalmente a nascere, ma emergono dal buio del ventre ancora ciechi, senza peli e grandi all’incirca quanto un pollice, prima di strisciare nella tasca sull’addome della madre (chiamato “marsupio”), dove finiscono di svilupparsi e crescere, per un massimo di quattrocento giorni.
Alla fine, quando sono abbastanza grandi, escono fuori dal marsupio e sembrano quello che ci aspetteremmo da un autentico canguro, tutto peloso e carino, anche se la prima volta che hanno messo piede nel mondo avevano più o meno lo stesso aspetto di un pezzo di gomma da masticare.
Spostandoci verso un altro marsupiale, si ritiene che l’opossum del miele sia il mammifero più piccolo alla nascita. Gli opossum del miele da neonati pesano soltanto circa 0,005 grammi (il primo giorno di vita), completando la loro gestazione all’interno della sacca della loro mamma, per raggiungere il peso di 2,5 grammi. Quando succede, sono già pronti ad affrontare da soli il mondo.
Il cavalluccio marino pigmeo ha una gravidanza che dura per circa undici giorni, dopodiché la prole nasce. Il modo è piuttosto bizzarro: il maschio (sì, il maschio) contorce il suo corpo per espellere i piccoli bambini, ciascuno di dimensioni comprese tra i sette e i dodici millimetri, dal suo marsupio, mandandoli subito ad affrontare la vita per conto loro.
Ma il povero papà non ha molto tempo per riprendersi dalla sua depressione postpartum; non è raro per la femmina regalare al maschio un’altra mazzetta di uova non appena trenta minuti dopo aver espulso una covata.
È davvero dura la vita di un mammo.
Un altro cucciolo pigmeo, il lemure pigmeo a malapena si accorge di partorire. In effetti, si possono considerare in tutti i sensi i primati più piccoli del mondo. I lemuri pigmei crescono per pesare circa un’oncia quando sono adulti, quindi non dovrebbe sorprendere che nascano con un peso di circa quarantacinque grammi.
L’Uistitì pigmeo è la più piccola specie di scimmia del mondo, quindi anche i loro piccoli non sono da meno.
Alla nascita, i cuccioli di uistitì pigmei pesano circa quindici grammi ciascuno, e in genere nascono in coppia (anche se è possibile che si verifichino triplette o una nascita singola).
Detto anche mustiolo, il toporagno etrusco ha la particolarità di essere il mammifero più piccolo del mondo per quanto riguarda il peso (se misuriamo in base alle dimensioni del corpo, il pipistrello calabrone lo batte di certo). I mustioli adulti crescono solo fino a circa quattro centimetri di lunghezza (senza includere le loro code minuscole, che possono arrivare da sole a tre centimetri).
I toporagni si muovono e si agitano per circa quattro settimane, prima di lasciare l’utero della loro mamma, e nascono in cucciolate che possono essere piccole quanto due cuccioli e grandi quanto sei.
Quando entrano nel mondo, pesano solo circa 0,2 grammi e possono crescere fino a 2,5 grammi (peso che raggiungono una volta diventati maturi).
Il colibrì di Elena è l’uccello più piccolo del mondo, quindi i suoi piccoli sono oltremodo minuscoli. Da adulti pesano all’incirca due grammi (quasi quanto pesa una moneta da un centesimo), e i loro neonati fuoriescono dalle uova schiuse con le dimensioni di un chicco di caffè.
La rana dorata brasiliana è la seconda rana più piccola nell’emisfero australe, con gli adulti che si avvicinano ai 9,8 millimetri di lunghezza del corpo (senza considerare le gambe allargate).
Alla schiusa, le piccole rane d’oro pesano una frazione delle loro controparti adulte, sebbene la quantità precisa sia attualmente sconosciuta.
Sebbene il pudu meridionale sia il più particolare e noto tra tutti i pudu, è il pudu settentrionale che detiene il primato come la specie di cervo più piccola del mondo. Da adulti, sono alti circa tredici pollici e raramente pesano più di tredici libbre.
Il neonato del pudu nordico di solito pesa tra le ventitrè e le trentacinque once ed è estremamente raro che il piccolo del pudu pesi meno di ventuno once.
Ritenuta la specie ittica più piccola del mondo, la carpa Paedocypris cresce solo fino a circa 7,9 millimetri. Proprio come la piccola rana d’oro, è quasi impossibile indovinare quanto siano grandi le piccole carpe quando si liberano dalle loro uova, ma si crede che siano anche i più piccoli pesciolini del pianeta.
Il clamidoforo troncato, nativo dell’Argentina, il più piccolo tipo di armadillo, è speciale non soltanto per le sue piccole dimensioni ma anche per la sua pelliccia gonfia. Gli adulti di questa specie sono grandi circa 4,5 pollici (esclusa la coda) e sono tutti escavatori prodigiosi.
I neonati di clamidoforo troncato nascono con un peso di circa tre grammi prima di crescere e acquisire delle dimensioni molto simili a quelle di uno scoiattolo.
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S.S.
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