Quella che a prima vista sembrerebbe una formica in realtà ha solo il nome di “formica di velluto”, ma si tratta di un altro insetto ben diverso.
La natura è così ricca di specie diverse di animali che riconoscere ogni esemplare è impossibile. Soprattutto quando esemplari appartenenti a specie differenti si assomigliano. È questo il caso di un insetto noto come “formica di velluto“, ma che in realtà è una vespa senza ali. In cosa si differenzia questa specie di vespa dalle vespe comuni e quali sono le caratteristiche che la rendono assimilabile a una formica? Gli entomologi fanno chiarezza sulla questione.
La Dasymutilla occidentalis (questo il nome scientifico secondo la classificazione tassonomica di Linneo del 1758) è un insetto velenoso appartenente alla famiglia delle Mutillidae. Chiamata comunemente “formica di velluto rosso”, questo insetto è in realtà una vespa parassitoide priva di ali.
Ad essere sprovvisti di ali sono gli esemplari femmina. Proprio la mancanza di ali conferisce a questi insetti un aspetto più simile a quello di una formica rossa con una striscia nera sull’addome. I maschi di questo insetto gigante si differenziano dalle femmine per la presenza delle ali e per l’assenza del pungiglione.
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Simili alle formiche con cui condividono l’appartenenza all’ordine degli imenotteri, queste vespe senza ali possono essere riconosciute proprio per la presenza di una striscia nera che attraversa l’addome. Le Dasymutilla occidentalis, dopo l’accoppiamento, depositano le loro uova sulle larve di altre specie di vespe, scarafaggi e calabroni. Una volta che le uova si sono schiuse, i neonati si nutrono dell’ospite. Per questo loro comportamento parassitario possono influenzare la popolazione di altri insetti e hanno implicazioni importanti sull’ecosistema locale.
L’ecosistema è un insieme naturale formato da una comunità di organismi e dall’ambiente fisico nel quale vivono. In un ecosistema ogni singola forma di vita, da quella più piccola a quella più grande, ha un suo ruolo fondamentale. A dimostrarlo ancora una volta è uno studio scientifico pubblicato sulla rivista «Science» e avente per oggetto l’ecosistema della savana. Le ultime ricerche scientifiche hanno infatti dimostrato come una specie di formica di piccolissime dimensioni, la formica “testa grossa”, sia stata in grado di determinare un cambiamento negli alberi dell’Africa, necessari ai leoni per cacciare.
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L’areale di diffusione delle vespe senza ali è molto ampio e comprende diverse regioni degli Stati Uniti d’America, dove vivono in spazi aperti e in aree ricche di vegetazione. Le femmine di questo insetto pungono solo in caso di attacco o di minaccia diretta. Nonostante il loro veleno possa causare dolore intenso, non rappresentano un pericolo per gli esseri umani. (di Elisabetta Guglielmi)
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