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Curiosità

Cosa spaventa il gatto anziano: cosa teme il nostro micione?

Cosa spaventa il gatto anziano: tutti i timori e le insicurezze del nostro micio che diventa vecchio con il passare degli anni.

(Foto AdobeStock)

Tutti noi conosciamo come il gatto sia un animale curioso e molto spesso appare ai nostri occhi anche molto impavido. Ci lasciamo ammaliare dai suoi salti e dalle sue acrobazie da funambolo, quante volte ci capita di vederlo in bilico su cornicioni o muretti o magari arrampicarsi su un albero al quanto alto.

Ecco non lasciamoci ingannare da queste sue avventure perché anche il nostro mitico tigrotto domestico ai suoi scheletri nell’armadio. Dietro questo suo spirito avventuriero si nasconde anche un lato fifone per alcune cose che neanche sospetteresti. Le paure con il passare degli anni, si trasformano in vere e proprie insicurezze nel gatto anziano. Queste possono essere diverse e non per forza legate ad altri animali. Nei prossimi paragrafi scopriremo cosa spaventa il gatto anziano.

Cosa spaventa il gatto anziano

(Foto AdobeStock)

Il gatto è un animale che vive in un incessante stato di allerta, anche se molto spesso può sembrare del tutto rilassato e in uno stato di profonda rilassatezza e serenità, si tratta in ogni caso di un animale sempre vigile a sé stesso e a ciò che lo circonda.

Questo animale è in grado di passare in pochi secondi da questo stato di relax a quello sull’attenti e non perché abbia paure immaginarie. Il gatto vive il presente, non ha ricordi, percepisce solo uno stato di pericolo imminente per cui abbandona il suo stato di quiete e riposo per tornare ad essere vigile.

È sempre pronto a difendersi e a provvedere da solo alla sua sicurezza, in quanto non è nella sua indole rifugiarsi nel branco. Tutto questo con il passare del tempo subisce un drastico cambiamento. Come succede anche per gli esseri umani, anche il gatto invecchiando perdono un po’ di fiducia in se stessi e realizza di non essere più tanto agile e scattante e avverte fortemente il cambiamento del corpo.

Molto spesso finiscono per spaventarsi davvero per molto poco, forse a causa della sordità o del calo della vista e assumono un atteggiamento che sembra essere regredito allo stato di cucciolo. Ma cosa spaventa il gatto anziano quali sono le cose che maggiormente possono incidere sulla sua tranquillità? Di seguito un elenco di cose e situazioni che questo animale apparentemente intrepido teme:

  • molto spesso di andare dal veterinario, quindi teme un luogo specifico che dall’odore riesce ad individuare di quale posto si tratta;
  • un cetriolo, o una zucchina, viene scambiato dal gatto per un pericolo, ad esempio un serpente che è per il gatto un predatore mortale da temere;
  • qualche volta tra le insicurezze del gatto, possono esserci altri animali, come l’arrivo di un altro gatto in casa o un cane;
  • una delle paure del gatto ancor più strana è il rumore dell’aspirapolvere o della lavatrice che viene percepito come qualcosa di sgradevole, quasi mostruoso all’orecchio fino del gatto;
  • in alcuni casi, teme la presenza degli estranei e tende a rifugiarsi in nascondigli sicuri;
  • e tuti gli oggetti che non riesce a identificare, magari legati ad esperienze passate negative, come: forbici, se collegate al taglio delle unghie, scatole di medicinali, phon ecc..;

Potrebbe interessarti anche: Il gatto ha paura delle forbici: perché e come aiutarlo

Come capire che il gatto anziano ha paura

(Foto AdobeStock)

Anche se il gatto non è un animale molto decifrabile, per cui tante volte è difficile capire il suo comportamento, ci sono diversi atteggiamenti che lasciano intuire che sta attraversando un momento di spavento ed è possibile percepire cosa spaventa il gatto anziano, attraverso dei segnali ben chiari, come:

  • il dorso è arcuato;
  • pelo dritto;
  • gli occhi sono sbarrati e le pupille sono dilatate;
  • la coda del gatto è bassa o ripiegata;
  • le orecchie sono abbassate all’indietro, quasi appiattite;
  • può sbadigliare e leccarsi le labbra;
  • in alcuni casi trema;
  • può accucciarsi in posizione quasi fetale.

In questi casi è importante non alzare la voce e non rimproverarlo, altrimenti si potrà ottenere l’effetto contrario e la paura tenderà ad aumentare. Molto meglio provare ad avvicinarsi con toco dolce, calmo e basso, evitando di fissarlo dritto negli occhi perché percepirebbe lo sguardo come una ulteriore minaccia.

Tutto ciò che occorre fare è tranquillizzare l’animale, magari gratificandolo con i suoi bocconcini preferiti e senza mai obbligare il gatto a far qualcosa contro la sua volontà e mai spaventarlo solo per divertimento.

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Raffaella Lauretta

Raffaella Lauretta

Sono una giornalista pubblicista, con una passione profonda per gli animali. Sono regolarmente iscritta all'Ordine dei Giornalisti. Scrivo articoli su problematiche di salute degli animali, curiosità e argomenti legati alla promozione dell'adozione responsabile degli animali domestici. Nel tempo libero amo fare volontariato nelle strutture e rifugi per animali meno fortunati.

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